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Parapetti di sommità dei ponteggi, la nuova guida Inail

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Parapetti di sommità dei ponteggi utilizzati come protezione collettiva per i lavori in copertura: i requisiti, i test e i risultati delle prove sperimentali su alcuni campioni di ponteggio

Nei cantieri mobili e temporanei le attività che si svolgono sulle copertura degli edifici espongono i lavoratori al rischio di caduta dall’alto; elevata è infatti la percentuale di infortuni mortali dovuti a cadute oltre il bordo non protetto della copertura.

Pertanto, tali lavori devono essere eseguiti in condizioni di sicurezza rispettando le misure generali di tutela previste dal dlgs 81/2008. In particolare, è indispensabile:

  • la determinazione preliminare della natura e della entità dei rischi
  • la pianificazione delle attività
  • l’adozione di idonee attrezzature, opere provvisionali e dispositivi di protezione collettiva ed individuale

L’utilizzo di sistemi di protezione collettiva DPC in via preferenziale rispetto ai DPI, quale misura per l’annullamento o la mitigazione del rischio, consente un elevato standard di sicurezza e relativa diminuzione dei rischi per i lavoratori che effettuano lavori in quota.

Al riguardo segnaliamo la pubblicazione della guida Inail sui parapetti di sommità dei ponteggi, utilizzati come dispositivo di protezione collettiva (DPC) per i lavoratori che svolgono la loro attività in copertura.

Contenuti della guida

Il documento ha lo scopo di individuare le precauzioni da adottare nei lavori di copertura, finalizzate ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose. In particolare analizza la possibilità di utilizzo dei parapetti del ponteggio come protezione collettiva al fine di mitigare il rischio per i lavoratori in quota: i parapetti di sommità dei ponteggi che soddisfano determinati requisiti prestazionali e geometrici possono essere utilizzati a questo scopo.

La guida si apre con la definizione di una serie di parametri tecnici per passare poi alle prove ed ai risultati di uno studio condotto sui ponteggi impiegati.

Nel dettaglio, per parapetto di sommità si intende il parapetto di sommità con funzione di sistema di protezione dei bordi.

Sulla base della UNI EN 13374, norma tecnica che riguarda i sistemi temporanei di protezione dei bordi, sono stati definiti i requisiti prestazionali e quelli geometrici dei parapetti di sommità dei ponteggi.

Inoltre, vengono eseguite prove sperimentali su alcuni campioni di ponteggio per verificarne la capacità di assorbimento di diversi livelli di energia cinetica. In pratica, vengono eseguiti dei test di impatto su campioni di ponteggio ad altezza ridotta per la valutazione della loro efficacia nei confronti dell’arresto di cose e/o persone che cadano o scivolino lungo una superficie inclinata.

L’esecuzione di tali prove sperimentali ha anche lo scopo di misurare le azioni sui montanti e sugli ancoraggi del ponteggio durante l’impatto, utili per una successiva valutazione dell’intero ponteggio da realizzare.

Per quanto riguarda i risultati, in generale, si ha che i parapetti di sommità, comunemente presenti sul mercato, possano superare i test con il sacco sferoconico solo nel caso di configurazioni con protezione continua.

Nel caso di utilizzo di parapetti realizzati con correnti e tavola fermapiede metallica, oltre all’infittimento dei correnti sarebbe necessario migliorare la connessione tra montante e tavola fermapiede per evitarne lo sganciamento.

 

Clicca qui per scaricare la guida Inail

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