La richiesta di condono può sospendere la demolizione?
Il Tar Lazio afferma che la presentazione tempestiva di una domanda di condono può sospendere un’ordinanza di demolizione
Con la sentenza n. 5226/2020 del Tar Lazio si chiarisce la possibilità di bloccare temporaneamente un’ordinanza di demolizione di opere eseguite senza titolo edilizio attraverso la presentazione tempestiva della relativa domanda di condono.
L’ordinanza di demolizione rimane così sospesa fino a quando l’Amministrazione competente non si sia pronunciata in merito.
Il caso
Un Comune intimava alla usufruttuaria di un immobile la demolizione di alcune opere realizzate diversi anni prima senza il necessario permesso di costruire.
L’usufruttuaria presentava tempestivamente al Comune una domanda di condono dei manufatti realizzati in abuso.
La domanda di condono rimaneva senza alcuna risposta da parte della PA, cosicché l’usufruttuaria delle opere contestate faceva ricorso al Tar.
La sentenza del Tar Lazio
I giudici convengono che sussiste una domanda di condono sulle opere realizzate senza permesso di costruire per la quale il Comune ancora non si è pronunciato:
la tempestiva presentazione della domanda di condono fa sorgere in capo all’amministrazione il contestuale obbligo di sospendere il procedimento repressivo in atto e di pronunciarsi espressamente sulla domanda medesima
Per i giudici, il fatto che l’amministrazione non si sia espressa su quella domanda di condono, reca un effetto pregiudizievole sull’esecuzione delle misure sanzionatorie; queste restano attuabili solo nel caso di un rigetto della domanda di applicazione dei benefici del condono.
Per tale motivo il ricorso è parzialmente accolto.
Clicca qui per scaricare la sentenza del Tar Lazio

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