Le regole per la riapertura delle attività di balneazione secondo l’Inail
Il documento tecnico Inail per assicurare il corretto distanziamento sulle spiagge nella fase post-emergenza COVID-19
L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione; per consentire la ripresa di tali attività, l’Inail ha pubblicato il Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia.
Il documento, redatto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, è stato approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile nella seduta del 10 maggio 2020, insieme a quello per la ristorazione e parrucchieri ed estetisti.
I documenti dell’Inail e dell’Iss contengono raccomandazioni non vincolanti, rappresentando essenzialmente un elenco di criteri guida di cui tener conto nelle singole situazioni. L’obiettivo è di garantire la salute e sicurezza sia degli operatori che dell’utenza.
Documento tecnico Inail per la balneazione
Il settore della gestione degli stabilimenti balneari (codice ATECO 93.29.2) è tra quelli a rischio di aggregazione medio-alto secondo la classificazione Inail.
La complessità della gestione del rischio legato alle attività di balneazione è confermata dalla fruizione da parte di un elevato numero di persone soprattutto nei weekend e nei mesi di alta stagione, nonché dalla molteplicità di attività che si possono svolgere sull’arenile (elioterapia, balneazione, ristorazione, attività ludiche e sportive, etc.).
Tra le misure principali da adottare:
- specifici piani da parte delle autorità locali che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative;
- l’accesso a spiagge libere di grande attrazione organizzato adottando un piano integrato che tenga conto della determinazione del numero di accoglienza massima possibile e che preveda un accesso regolamentato tramite prenotazione online.
Il documento sulla balneazione è articolato in:
- una prima parte di analisi di scenario;
- una seconda focalizzata sulle ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, nonché semplici regole per l’utenza per il contenimento della diffusione del contagio nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia.
In particolare, nella seconda parte si fa riferimento a misure per:
- stabilimenti balneari o spiagge attrezzate;
- spiagge libere;
- misure specifiche per i lavoratori.
Misure organizzative per stabilimenti balneari o spiagge attrezzate
Accoglienza
Per le zone di accoglienza si consiglia:
- la prenotazione, anche per fasce orarie, preferibilmente obbligatoria;
- di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso portali/app web in fase di prenotazione;
- che i percorsi di entrata e uscita dovrebbero, ove possibile, essere differenziati prevedendo chiara segnaletica nell’orientamento dell’utenza.
Zona ombreggio e solarium
La zona ombreggio andrà organizzata garantendo adeguati spazi per la battigia in modo da garantire agevole passaggio e distanziamento fra i bagnanti e i passanti e prevedendo percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione e minimizzando gli incontri fra gli utenti.
La distribuzione delle postazioni da assegnare ai bagnanti dovrà essere chiaramente organizzata prevedendo:
- la numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili;
- l’assegnazione degli ombrelloni e dell’attrezzatura a corredo dovrebbe privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni;
- l’individuazione di modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia;
- l’accompagnamento alla zona ombreggio da parte di personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare;
- le zone dedicate ai servizi dovranno essere facilmente identificabili come anche le misure da seguire;
- le procedure da seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli utenti presenti nei locali dello stabilimento;
- aree delimitate per gli assistenti alla balneazione che garantiscano l’adeguato distanziamento.
Distanze da rispettare
Nella ridefinizione del layout degli spazi, bisogna rispettare le seguenti distanze:
- il distanziamento interpersonale di almeno un metro;
- le distanze interpersonali possono essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante;
- la distanza minima tra le file degli ombrelloni pari a 5 metri;
- la distanza minima tra gli ombrelloni della stessa fila pari a 4,5 metri;
- le attrezzature complementari assegnate in dotazione all’ombrellone (ad es. lettino, sdraio, sedia) dovranno essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 2 metri;
- tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraie, etc.) ove non allocate nel posto ombrellone, dovrà essere garantita la distanza minima di 2 metri l’una dall’altra.
Seguono, poi, le indicazioni circa i servizi e spazi complementari e le misure igienico-sanitarie.
Clicca qui per scaricare il documento Inail

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