Direttore dei lavori: dimissioni
Dimissioni direttore dei lavori: quando puoi farlo, come devi farlo e un modulo pdf da scaricare gratis
Hai necessità di dare le tue dimissioni dall’incarico di direttore dei lavori? Vuoi sapere quali sono i moduli da compilare? Scopriamo quando è possibile rassegnare le dimissioni e in che modo comunicarlo correttamente alla committenza.
Dimissioni direttore lavori: quali sono le possibili motivazioni?
Il direttore dei lavori è una figura professionale fondamentale scelta dal committente (privato o pubblico) che ha il compito di coordinare e sorvegliare i lavori, in modo da assicurare la regolare esecuzione secondo quanto previsto dal progetto e dalle norme.
Qualche volta, però, il rapporto tra direttore dei lavori e committente può concludersi anticipatamente rispetto al termine previsto.
Le dimissioni da direttore dei lavori, per la normativa, possono essere assimilate alle condizioni di recesso da un contratto espresse dall’art. 2237 c.c.
In linea di principio, il direttore dei lavori può rassegnare le proprie dimissioni al committente qualora riscontri validi motivi, come ad esempio:
- mancato pagamento degli onorari professionali: per giustificare il recesso si deve trattare di somme rilevanti, tenuto conto del valore dell’incarico;
- inosservanza delle indicazioni e delle istruzioni assegnate dal direttore dei lavori: spesso il committente vuole sostituirsi al tecnico (direttore dei lavori) con indicazioni che si allontanano dal progetto approvato. Questo comporta sia una chiara frattura nei rapporti e sia una violazione di legge. In tal caso, il direttore dei lavori è autorizzato a richiamare all’ordine il committente e l’impresa. Se l’inosservanza persiste, egli è legittimato a dimettersi dall’incarico;
- mancata attuazione delle regole relative all’esecuzione dei lavori e degli ordini di servizio. In questa circostanza, il direttore dei lavori deve coinvolgere anche il committente per far sì che vengano rispettate dall’impresa le indicazioni fissate. Nel caso in cui il committente rimanga indifferente alla risoluzione del problema, il direttore dei lavori può dimettersi dall’incarico.

Scarica la lettera di dimissioni direttore dei lavori fac-simile editabile
Lettera dimissioni direttore lavori: fac-simile da scaricare e come redigerla?
Per dimettersi dall’incarico di direttore dei lavori è necessario compilare la lettera dimissione direttore dei lavori (download) e consegnarla mediante raccomandata A/R o inviarla via PEC, in modo da avere una prova dell’avvenuta ricezione da parte del destinatario.
Un modo per compilare facilmente il modello dimissione direttore dei lavori (ma anche altri modelli o capitolati) è quello di sfruttare le potenzialità del software capitolati speciali PriMus-C, che puoi scaricare gratuitamente ed usare per 30 giorni.
I problemi a cui deve trovare soluzione un direttore dei lavori sono tanti, come quello delle dimissioni appena trattato, ed è indispensabile che sia affiancato da strumenti sempre aggiornati e rispondenti alle normative che lo supportino in tutte le attività che deve svolgere. Potrebbero esserti utili, quindi, anche il software di contabilità lavori PriMus e il software per il Giornale dei lavori e la Direzione Lavori usBIM.gdl. che puoi scaricare sempre gratuitamente.
Dimissioni del direttore dei lavori: come evitare di incorrere in conseguenze spiacevoli
Per evitare di incorrere in conseguenze, altro aspetto fondamentale delle dimissioni è la modalità procedurale con la quale vengono rassegnate.
Il professionista, salvo documentato impedimento, deve comunicare al committente le proprie dimissioni con adeguato preavviso e metterlo in condizione di non subire pregiudizio per il prosieguo dell’opera e passare adeguatamente le consegne.
In particolare occorre:
- dare comunicazione all’Ente Locale interessato e in generale al Committente;
- stilare un verbale sullo Stato dei Lavori, firmato dal D.L. uscente e controfirmato dal subentrante, per definire inequivocabilmente le relative responsabilità;
- verificare che il subentro del nuovo D.L. avvenga nel rispetto delle norme di Deontologia Professionale, con verifica che l’incarico precedente sia stato formalmente revocato e, prima dell’accettazione, verificare le prestazioni già svolte, al fine di salvaguardare i compensi maturati.
In questo modo, il professionista non subirà alcuna conseguenza e avrà diritto a percepire il rimborso delle spese fatte e il compenso per l’opera svolta (art. 2237 c.c.).
Le dimissioni del direttore dei lavori, in caso di abuso edilizio, non sono sufficienti a sollevarlo dalle responsabilità ma deve spiegare le cause di tali dimissioni e denunciare il committente. Questo importante principio è stato chiarito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 46477/2017 del 10 ottobre 2017, che ha confermato la condanna di due direttori dei lavori in concorso di colpa con il committente.
Secondo la Cassazione, infatti, “la giurisprudenza di legittimità è ferma nel ritenere che il direttore dei lavori non risponde degli illeciti edilizi solo se presenta denuncia di detti illeciti ai competenti uffici dell’Amministrazione comunale e se rinuncia all’incarico osservando per entrambi gli adempimenti l’obbligo della forma scritta.”
Clicca qui per scaricare il modello tratto da PriMus-C

Salve… innanzi tutto volevo complimentarmi e ringraziarvi per l’aiuto che ogni giorno ci date. Non ricordo di averlo già fatto, eventualmente rinnovo la mia richiesta. E’ possibile inserire un comando per fare in modo di SALVARE gli articoli che ci condividete, magari in un formato PDF, così da poter conservare le informazioni in una cartella personale?
Grazie mille e di nuovo COMPLIMENTI!!!!
Saluti Antonio
Ciao Antonio,
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Un saluto e grazie