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Aggiornamento Def 2018: il testo ufficiale con tante novità per l’edilizia, dal BIM al sismabonus

Aggiornamento Def 2018: ecco il programma e la strategia del Governo, contenenti tante novità per tutto il settore delle costruzioni, dal BIM al sismabonus, passando per il Codice Appalti

Il Ministero dell’Economia ha pubblicato il testo della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018, documento che contiene il programma di politica economica e finanziaria del Governo apportando delle modifiche al Def 2018 approvato il 19 giugno scorso.

Di seguito riportiamo il testo ufficiale pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia.

Il comunicato ufficiale del Governo

I punti principali elencati nel comunicato di Palazzo Chigi n.21 del 27 settembre sono:

  • la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019
  • l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego
  • l’introduzione della pensione di cittadinanza
  • l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero)
  • la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani
  • il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi
  • il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato
  • un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio
  • politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni
  • lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie

La nota di aggiornamento del Def 2018

La nota di aggiornamento al Def 2018 costituisce la prima occasione per il Governo in carica di presentare i propri orientamenti di riforma e l’avvio del proprio programma, una trattazione più ampia ed approfondita sarà presentata fra sei mesi nel Documento di Economia e Finanza (Def) 2019.

Il Governo vuole rilanciare gli investimenti pubblici che quest’anno probabilmente toccheranno un nuovo minimo dell’1,9% in rapporto al PIL; la riduzione dei cantieri di opere pubbliche infatti ha avuto un forte effetto depressivo sull’economia nazionale.

Di seguito riportiamo i punti principali della nota di aggiornamento al Def che riguardano il settore dell’edilizia e dei lavori pubblici.

Investimenti pubblici

Sul fronte degli investimenti pubblici è necessario invertire la tendenza negativa in atto da molti anni e precipitata ulteriormente dall’inizio della crisi.

Il livello totale delle risorse finanziarie stanziate in un arco temporale che raggiunge i quindici anni per investimenti ancora da avviare, ma già scontati ai fini dell’indebitamento netto tendenziale, ammonta a circa 150 miliardi.

Di questi, circa 118 miliardi possono essere considerati immediatamente attivabili, ed è quindi necessaria una forte spinta al processo di avvio e realizzazione degli investimenti sottesi.

Il quadro programmatico di finanza pubblica prevede un significativo aumento degli investimenti pubblici rispetto al loro andamento tendenziale, in modo tale da raggiungere almeno il 3 %  in rapporto al PIL. L’esperienza di questi anni mostra, secondo il Governo, che stanziare i fondi non basta per la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica secondo tempi e modalità che rispettino gli standard di efficienza. L’efficienza della spesa per la formazione di capitale pubblico, l’impatto sulla crescita e la qualità della vita dipendono anche dalla capacità della PA di selezionare, avviare e completare entro tempi ragionevoli progetti ad alta redditività economica e sociale .

Le carenze nella selezione e valutazione dei progetti e gli ostacoli all’efficacia della spesa pubblica per investimenti risiedono non solo in vincoli di bilancio, ma anche in una serie di fattori di natura legale, burocratica e organizzativa che si sono accumulati nel corso degli anni.

Fra di essi vanno menzionate la perdita di competenze tecniche e progettuali delle amministrazioni pubbliche (in particolare di quelle locali anche a causa del protrarsi del blocco del turn over), le carenze nella valutazione economica e finanziaria e nel monitoraggio dei progetti, la complessità dell’interazione tra le amministrazioni centrali e territoriali, nonché la complessità del recente Codice degli Appalti. Diventa quindi strategico potenziare le autonomie locali quali motore dello sviluppo territoriale.

Contratto standard Pubblico-Privato

Il Governo intende, inoltre, valorizzare il Partenariato Pubblico-Privato (PPP). La definizione di un contratto standard PPP è già ad uno stadio avanzato di elaborazione. Unitamente alla matrice dei rischi e al capitolato di gestione, essa fornirà una guida alle amministrazioni pubbliche per la strutturazione in dettaglio delle operazioni di PPP e la redazione dei relativi atti e documenti negoziali.

Modifica al Codice appalti

Per ridare slancio agli appalti pubblici e superare le incertezze interpretative che sono emerse, si rende necessario modificare il Codice dei contratti pubblici. Il principio sarà quello di semplificare le procedure e, in tal modo, promuovere una maggiore trasparenza dell’amministrazione. La semplificazione riguarderà anche la fase di programmazione relativa alle delibere CIPE, con un collegamento più stretto con il lavoro progettuale delle stazioni appaltanti.

Infrastrutture

La strategia del Governo in ambito infrastrutturale è rivolta a dare priorità ad una rete di piccole opere diffuse per riparare, dove possibile, o sostituire, dove necessario, le opere esistenti con particolare attenzione a viabilità e sicurezza di ponti, gallerie e strade interne. Questo potrebbe avere effetti positivi sul rilancio dell’economia e sul miglioramento della qualità della vita dei residenti nelle aree interne. In tale ambito, sarà potenziata la struttura tecnica di missione che ha il compito di analizzare tutti i progetti già in essere e quelli ancora da finanziare secondo un’attenta analisi costi-benefici.

Grandi opere in corso

Il Governo inoltre ribadisce la sua intenzione di portare a compimento gli investimenti strategici seguendo standard rigorosi di efficienza e, a questo scopo, intende sottoporre ad una rigorosa analisi costi-benefici e a un attento monitoraggio le grandi opere in corso (i.e. la Gronda autostradale di Genova, la Pedemontana lombarda, il terzo valico, il collegamento tra Brescia e Padova e la tratta Torino-Lione). L’analisi sarà elaborata dalla Struttura Tecnica di Missione del MIT che svolge funzioni di alta sorveglianza, promuove le attività tecniche ed amministrative non solo per l’adeguata e sollecita progettazione e approvazione delle infrastrutture, ma anche per la vigilanza sulla realizzazione delle infrastrutture stesse.

Alta velocità

Nel trasporto ferroviario il completamento dell’alta velocità può essere coerente con la manutenzione delle infrastrutture esistenti attraverso innovazioni tecnologiche che consentano di diminuire i tempi di percorrenza sulle medie distanze prevedendo anche la possibilità di affidare a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) alcuni tratti oggi gestiti dalle Regioni.

 Formazione tecnica

Saranno adottate misure per aumentare le conoscenze specialistiche in tema infrastrutturale, con l’attivazione di nuovi percorsi professionali negli istituti superiori, di corsi di laurea triennale e magistrale, di master e corsi di formazione professionale post laurea e corsi di dottorato per le attività scientifiche accademiche legati alla ricerca e alla formazione nel campo della logistica marittima, dell’intermodalità e dell’autotrasporto.

Building Information Modeling (BIM)

Con riferimento all’edilizia pubblica, si guarda al Building Information Modeling (BIM) per ottenere una più efficiente ed innovativa pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni con un risparmio potenziale fino a 30 miliardi negli appalti pubblici.

Il Governo intende rendere operativa tale piattaforma digitale in tutta l’attività di progettazione e monitoraggio realizzata dal Ministero dei Trasporti e dalle stazioni appaltanti.

Rigenerazione urbana

Il Governo opererà per una gestione sostenibile del suolo occupato attraverso un’adeguata politica che promuova la rigenerazione urbana, attraverso la promozione di regole semplici e cogenti contro il consumo del suolo, controlli efficaci e sanzioni.

Detrazioni fiscali

Verranno stabilizzati l'”ecobonus” e il “sisma bonus” con l’introduzione di tipologie di certificazioni capaci di garantire i crediti e la predisposizione di contratti differenziati per tipologie d’intervento, in grado di semplificare le attività delle amministrazioni locali.

Rischio sismico

Proseguiranno le azioni di mitigazione del rischio sismico attraverso interventi e misure di messa in sicurezza del patrimonio abitativo e di miglioramento delle prestazioni energetiche, promuovendo anche  le verifiche di vulnerabilità ed i progetti di adeguamento delle scuole.

 

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