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Decreto Rinnovabili: le ultime novità dopo le osservazioni presentate dalle associazioni

Le modifiche del decreto Rinnovabili: dal mini eolico alla sostituzione di coperture in amianto o eternit col fotovoltaico. Ecco cosa cambia

Continua il lavoro di emanazione del decreto Rinnovabili: il Ministero dello Sviluppo Economico ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare lo schema definitivo del decreto che disciplinerà i nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico compreso), per il previsto parere di concerto.

Le modifiche

Il MiSE ha recepito molte delle osservazioni presentate dalle associazioni durante il confronto tenutosi il 25 settembre scorso ed ha apportato, quindi, una serie di modifiche rispetto allo schema iniziale del decreto, in particolare:

  • l’aumento del 10% della tariffa incentivante prevista per impianti mini idroelettrici e mini eolici
  • incentivata tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit: non solo quella immessa in rete, ma anche l’energia destinata all’ autoconsumo. Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh, erogato con le stesse modalità e tempistiche degli incentivi sull’energia elettrica. L’amianto dovrà essere rimosso e smaltito secondo le modalità indicate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questo incentivo non potrà essere cumulato con altri bonus per la rimozione dell’amianto.
  • la priorità, in Aste e Registri, a impianti realizzati su discariche, cave e miniere esaurite, o aree di pertinenza di discariche e siti contaminati per le quali risulta rilasciata la certificazione di avvenuta bonifica
  • l’inserimento di un ulteriore procedura di asta e registro nel corso del 2021 per aumentare l’arco temporale di vigenza del decreto
  • un meccanismo di premialità che riguarda la predisposizione delle colonnine elettriche
  • l’introduzione di un criterio di salvaguardia tecnologica per assicurare la neutralità delle gare, prevedendo l’attivazione di un contingente dedicato in caso di condizioni particolarmente sfavorevoli per determinata tecnologia rispetto alle altre all’interno dello stesso contingente
  • la richiesta di cauzioni a garanzia della concreta realizzazione dei progetti iscritti al registro, in misura comunque adeguatamente inferiore alle cauzioni previste per le aste
  • la possibilità, per impianti idroelettrici ed eolici, di usare componenti rigenerati seppur con una aumentata riduzione della tariffa incentivante

Ricevuta l’approvazione formale dai ministeri competenti, il decreto giungerà presso la Conferenza Regioni, poi sul tavolo della Corte dei Conti e per ultimo a Bruxelles per l’ok definitivo.

 

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