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Decreto Rilancio: dall’Ance il punto sulle misure fiscali in edilizia

Le principali misure fiscali in edilizia: superbonus, versamento IRAP, adeguamento e sanificazione ambienti di lavoro, clausole di salvaguardia e altro

L’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, ha pubblicato un interessante dossier in cui illustra le misure fiscali d’interesse per il settore edile, contenute nel dl n.34/2020 (decreto Rilancio) e connesse all’emergenza epidemiolgica da Covid-19.

Di seguito una sintesi delle principali misure analizzate nel documento.

Versamento IRAP

Le imprese e gli esercenti arti o professioni che, nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del decreto, abbiano conseguito ricavi o compensi non superiori a 250 mln di euro non sono tenuti al versamento:

  • del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 (resta fermo comunque l’obbligo di versamento degli acconti relativi al 2019);
  • della prima rata dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020.

Agevolazioni per gli affitti

Previsto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’importo mensile del canone di locazione, leasing o concessione, riferito a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 e relativo a immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Superammortamento

Viene posticipato dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2020 il termine per effettuare l’acquisto di beni strumentali per i quali, entro il 31 dicembre 2019, è stato effettuato l’ordine e pagato un acconto pari almeno al 20% del costo d’acquisizione.

Superbonus, sismabonus e fotovoltaico

E’ previsto l’aumento al 110% delle detrazioni riconosciute per alcuni interventi di risparmio energetico, sicurezza antisismica e installazione di impianti fotovoltaici.

Il potenziamento dei bonus riguarderà le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 sino al 31 dicembre 2021, a prescindere dalla data di stipula del contratto; tra le spese agevolabili anche quelle sostenute per il rilascio di attestazioni, asseverazioni, nonché del visto di conformità, ove richiesti.

Tutti i bonus al 110% sono ripartiti in 5 quote annuali; sono ammessi, in alternativa alla fruizione diretta del beneficio, lo sconto in fattura e la trasformazione della detrazione in credito d’imposta, con facoltà di cessione dello stesso a terzi, ivi comprese le banche e gli altri intermediari finanziari.

Adeguamento degli ambienti di lavoro

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo del settore, un credito d’imposta in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19.

Sono compresi gli interventi edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, per l’acquisto di arredi di sicurezza, nonché in relazione agli investimenti in attività innovative, ivi compresi quelli necessari ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.

Sanificazione degli ambienti di lavoro

A favore degli esercenti attività d’impresa, arte o professione, nonché in favore di tutti gli altri enti di natura privata, viene riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 % delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti.

Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2020.

Cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da misure anti emergenza

Con effetto dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2021, viene introdotto un principio di cedibilità dei crediti d’imposta riconosciuti per far fronte all’emergenza epidemiologica.

In particolare, possono essere ceduti, anche parzialmente, ad altri soggetti, compresi gli Istituti di credito e gli Intermediari finanziari:

  • credito d’imposta per botteghe e negozi;
  • credito d’imposta per locazione di immobili ad uso non abitativo;
  • credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro;
  • credito d’imposta per sanificazione degli ambienti di lavoro.

Soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di Iva e accisa

Vengono soppresse definitivamente, a partire dal 1° gennaio del 2021, le cosiddette “clausole di salvaguardia“, che prevedono automatiche variazioni, in aumento, delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto e di quelle in materia di accisa su taluni prodotti carburanti.

Riduzione aliquota IVA per le cessioni di beni da Covid-19

La disposizione prevede l’inserimento di mascherine e di altri dispositivi medici e di protezione individuale nella tabella A, parte II-bis, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (nuovo n.1-ter.1.), al fine di ottenere che la relativa cessione sconti l’aliquota IVA del 5%. Viene inoltre previsto, in via transitoria, che le cessioni di tali beni, effettuate fino al 31 dicembre 2020, siano esenti da IVA con diritto alla detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti e sulle importazioni di beni e servizi afferenti dette operazioni esenti.

Ripresa dei versamenti di ritenute, IVA e contributi sospesi

Vengono prorogati al 16 settembre i termini di ripresa della riscossione previsti dagli artt. 18 e 19 del dl 23/2020 e dagli artt. 61 e 62 del dl 18/2020.

Lavoro dipendente

Viene previsto che il credito di 80 euro (bonus Renzi) e il trattamento integrativo di 100 euro (taglio del cuneo fiscale), spettanti rispettivamente fino al 30 giugno 2020 e dal 1° luglio 2020 ai dipendenti in possesso dei requisiti previsti, sono riconosciuti anche nel caso in cui il lavoratore risulti incapiente per effetto del minor reddito di lavoro dipendente prodotto nell’anno 2020 a causa delle conseguenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Rivalutazione delle aree agricole ed edificabili

Viene riammessa la rivalutazione del valore delle partecipazioni non negoziate e dei terreni (sia agricoli sia edificabili), per i beni posseduti al 1° luglio 2020 da persone fisiche e società semplici.

Termini di approvazione di tariffe ed aliquote TARI e IMU

Viene uniformato al 31 luglio 2020 il termine per l’approvazione degli atti deliberativi in materia di TARI e IMU rispetto al termine concernente il bilancio di previsione. Attualmente il termine per l’approvazione delle tariffe della TARI è fissato al 30 giugno mentre per l’IMU l’approvazione degli atti deliberativi dei comuni è stata prorogata fino a giugno.

Inoltre:

  • rinvio della decorrenza del servizio di elaborazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle bozze precompilate dei documenti IVA
  • rimessione in termini e sospensione avvisi bonari;
  • compensazione tra credito d’imposta e debito iscritto a ruolo Incremento del limite annuo dei crediti compensabili tramite modello F24;
  • modifiche alla disciplina degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
  • sospensione dei versamenti delle somme dovute a seguito di atti di accertamento con adesione, conciliazione, rettifica e liquidazione e di recupero dei crediti d’imposta;
  • pagamenti PA – Sospensione delle verifiche ex art. 48-bis DPR 602/1973;
  • proroga della sospensione del versamento di somme affidate agli agenti della riscossione;
  • proroga dei termini per la notifica degli atti di accertamento;
  • sospensione dei termini processuali e dell’accertamento con adesione.

 

Clicca qui per scaricare il dossier Ance

 

factus

 

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