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Il decreto Assunzioni è in Gazzetta, ecco cosa prevede

Nuove modalità di assunzione nella PA: un elenco al quale Regioni ed enti locali potranno attingere per affidare contratti di collaborazione ai professionisti

Nuove assunzioni in arrivo con il decreto n. 80/2021 (il cosiddetto “decreto Assunzioni”) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 giugno.

Il decreto, in vigore dal 10 giugno 2021, contiene “misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l’efficienza della giustizia“.

In pratica, il provvedimento introduce misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle PA, grazie all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine anche di aumentare l’efficienza della giustizia.

Per l’affidamento di incarichi a professionisti, volti a supportare Regioni e enti locali nella gestione di procedure complesse connesse all’attuazione del PNRR, sono stanziati:

  • 20 milioni di euro per l’anno 2021;
  • 55 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023;
  • 35 milioni di euro per il 2024.

Tali risorse vanno ripartite tramite un Dpcm e trovano copertura nel Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia.

Il Piano prevede, inoltre, una serie di riforme atte a facilitare la modernizzazione del Paese; tra queste: la riforma della Pubblica Amministrazione per risolvere i problemi dell’assenza di ricambio generazionale, di scarso investimento sul capitale umano e di bassa digitalizzazione.

E’ prevista una piattaforma unica di reclutamento, in corsi di formazione per il personale e nel rafforzamento e monitoraggio della capacità amministrativa.

Decreto Assunzioni

Il decreto n. 80/2021, costituito da 19 articoli, si compone di 2 parti:

  1. la prima regola i concorsi e le modalità di arruolamento del personale pubblico;
  2. la seconda dispone le assunzioni, tutte a termine e legate al Recovery plan, quindi con durata di 36 mesi e non oltre il 2026.

In particolare, il provvedimento (art. 1) definisce le “nuove modalità per il reclutamento del personale e il conferimento di incarichi professionali per l’attuazione del PNRR da parte delle Pubbliche Amministrazioni“.

Le iniziative previste sono rivolte al rafforzamento della capacità amministrativa e alla realizzazione del PNRR e contribuiranno anche a portare a termine la riforma della Pubblica Amministrazione e della Giustizia.

Ecco le principali misure contenute.

Concorsi e contratti

Istituiti concorsi semplificati per le assunzioni a tempo determinato: per reclutare il personale da assumere con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato da impiegare per l’attuazione del PNRR, le amministrazioni possono ricorrere alla valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e all’espletamento di una sola prova scritta digitale, secondo quanto previsto dalla riforma dei concorsi pubblici approvata dal Governo.

I contratti di lavoro a tempo determinato e i contratti di collaborazione possono essere stipulati per un periodo complessivo anche superiore a 36 mesi, ma non oltre il 31 dicembre 2026.

Esiste inoltre una riserva fino al 40% dei posti nei concorsi delle Pubbliche Amministrazioni per chi ha svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al PNRR, in ottemperanza alla richiesta della Commissione europea di non disperdere le competenze acquisite dalle PA dopo il 2026.

Nuovo portale di reclutamento

Viene inoltre istituito un apposito portale della PA, per reclutare:

  • figure ad alta specializzazione, quali dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea, da reclutare tramite un concorso pubblico per titoli ed esame scritto, e iscrivere in un apposito elenco a cui le PA possono attingere per effettuare le assunzioni, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali;
  • professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, in possesso di determinati titoli di qualificazione professionale, inseriti in un apposito elenco da cui le Amministrazioni devono chiamare almeno 3 professionisti in ordine di graduatoria per scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio.

Elenco di professionisti

Il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il portale del reclutamento, istituisce due distinti elenchi ai quali possono iscriversi, rispettivamente:

  • professionisti ed esperti per il conferimento incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo;
  • personale in possesso di un’alta specializzazione per l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato.

Ciascun elenco è suddiviso in sezioni corrispondenti alle diverse professioni e specializzazioni ed agli eventuali ambiti territoriali e prevede l’indicazione, da parte dell’iscritto, dell’ambito territoriale di disponibilità all’impiego.

Le modalità per l’istituzione dell’elenco e la relativa gestione, l’individuazione dei profili professionali e delle specializzazioni, il limite al cumulo degli incarichi, le modalità di aggiornamento dell’elenco e le modalità semplificate di selezione comparativa e pubblica sono definite con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Tuttavia, per il conferimento degli incarichi, tra i requisiti per l’iscrizione nell’elenco si ha:

  • almeno cinque anni di permanenza nel relativo albo, collegio o ordine professionale comunque denominato;
  • essere iscritto al rispettivo albo, collegio o ordine professionale comunque denominato;
  • non essere in quiescenza.

Il decreto attuativo dovrà, inoltre, valorizzare le documentate esperienze professionali maturate, il possesso di titoli di specializzazione ulteriori rispetto a quelli abilitanti all’esercizio della professione, purché strettamente attinenti alla professione esercitata.

Le amministrazioni, sulla base delle professionalità da acquisire, invitano, rispettando l’ordine di graduatoria, almeno tre professionisti o esperti, e comunque in numero tale da assicurare la parità di genere, tra quelli iscritti nel relativo elenco e li sottopongono ad un colloquio selettivo per il conferimento degli incarichi di collaborazione legati al PNRR.

L’iscrizione negli elenchi avviene previo svolgimento di procedure idoneative, con previsione della sola prova scritta, alle quali consegue esclusivamente il diritto all’inserimento nei predetti elenchi in ordine di graduatoria, sulla base della quale le amministrazioni attingono ai fini della stipula dei contratti.

 

Clicca qui per scaricar il dl n. 80/2021

 

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