Home » Notizie » Varie e brevi » Decreto Asset piccoli Comuni: 50 milioni per sicurezza strade, ponti e viadotti

Decreto asset comuni

Decreto Asset piccoli Comuni: 50 milioni per sicurezza strade, ponti e viadotti

Decreto asset piccoli Comuni: 50 milioni per la sicurezza di strade, ponti e viadotti nei piccoli Comuni. Scopriamo tutti i dettagli

Con l’inizio dell’iter parlamentare per la conversione in legge del dl 104/2023 (meglio conosciuto come decreto “Asset e Investimenti”), il mondo delle costruzioni ottiene notevoli incentivi fiscali, non solo in materia di Superbonus, ma anche in materia di messa in sicurezza di tratti di strada, ponti e viadotti di competenza dei piccoli Comuni italiani. In particolare, l’art. 19 del dl 104/2023, istituisce fino al 2025 un fondo complessivo di 50 milioni di euro, suddivisi in 18 milioni di euro per il 2023, 20 milioni per il 2024 e 12 milioni per il 2025. Garantire la sicurezza dei tratti di strada, ponti e viadotti del tuo Comune è un’attività complessa che richiede investimenti adeguati ed una manutenzione regolare. L’implementazione di tecnologie avanzate e di un approccio multilivello possono migliorare la resistenza e la durata delle infrastrutture, per questo ti consiglio un software ispezione ponti, che ti possa aiutare a programmare ispezioni e manutenzioni.

Decreto asset piccoli Comuni

L’art. 19 del dl 104/2023 “Interventi per la messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza degli enti locali” contiene importanti novità per il settore delle costruzioni. In particolare, il decreto legge rinominato “fondo investimenti stradali nei piccoli Comuni” prevede un fondo complessivo di 50 milioni di euro suddivisi  in 3 tranche:

  • 18 milioni per il 2023;
  • 20 milioni per il 2024;
  • 12 milioni per il 2025.

Il decreto ha l’obiettivo di sostenere i piccoli Comuni italiani che hanno la necessità di realizzare interventi cruciali di messa in sicurezza e manutenzione delle strade comunali di importi non superiori a 150 mila euro, definite dall’art. 50 del dlgs 36/2023. L’art.  19 prevede l’affidamento diretto per i lavori di importo inferiore a 150.000 euro anche senza consultazione di più operatori economici:

  • affidamento diretto per lavori con importo inferiore a 150.000 euro senza consultazione di più operatori economici, purché i soggetti selezionati abbiano documentate esperienze pregresse idonee;
  • affidamento diretto dei servizi e forniture, incluso ingegneria, architettura e progettazione, con importo inferiore a 140.000 euro senza consultazione di più operatori economici, purché i soggetti selezionati abbiano documentate esperienze pregresse idonee;
  • procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno 5 operatori economici, per lavori con importo tra 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro;
  • procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno 10 operatori economici, individuati in base a indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici per lavori con importo superiore a 1 milione di euro fino alle soglie dell’articolo 14.
  • procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, per l’affidamento di servizi e forniture con importo pari o superiore a 140.000 euro fino alle soglie dell’articolo 14.

Inoltre il testo specifica che le stazioni appaltanti devono gestire gli elenchi e le indagini di mercato in conformità alle modalità indicate nell’allegato II.1 contenuto all’interno del dlgs 36/2023 e possono selezionare gli operatori per le procedure negoziate senza utilizzare il sorteggio, tranne in casi particolari e specificamente motivati.

Decreto asset piccoli Comuni: investimenti stradali

Esaminando l’articolo 19 comma 2 lettera del dl 104/2023 notiamo che non viene definito come criterio di partecipazione il numero di abitanti. Probabilmente tale decreto verrà attuato per i comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti. Tuttavia entro il 15 ottobre, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stabilirà i requisiti per accedere al Fondo e l’importo massimo del contributo. È importante notare che il costo degli interventi ammissibili non potrà superare i 150.000 euro per ciascun intervento e le risorse saranno destinate per la realizzazione di interventi urgenti di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza comunale, attraverso l’istituzione del “Fondo investimenti stradali nei piccoli Comuni”.

Il Conto alla rovescia per le comunità locali

I comuni che rientreranno nei criteri che verranno definiti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dovranno presentare apposita istanza di accesso al fondo “investimenti stradali piccoli Comuni” entro il 31 ottobre del 2023 e gli interventi inclusi nell’istanza devono essere identificati tramite il codice unico di progetto (CUP). Inoltre i comuni interessati, entro 90 giorni dalla data di concessione del finanziamento, dovranno stipulare i contratti per la realizzazione dei lavori, compresa la progettazione, e dovranno concludersi entro i successivi 120 giorni.

Priorità per gli Stati di emergenza 2023

È stata stabilita una priorità legata agli stati di emergenza del 2023, per i comuni che hanno dichiarato nel medesimo anno uno stato di emergenza, ai sensi del dlgs 1/2018 “codice della protezione civile” dimostrando l’impegno del governo verso le aree maggiormente bisognose di intervento.

Infine il Decreto “Asset e Investimenti” rappresenta un passo significativo verso un futuro più sicuro per le nostre infrastrutture locali. Continueremo a monitorare gli sviluppi e a fornire ulteriori dettagli su questa iniziativa che fa la differenza nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture.

 

usbim-ispezione-ponti
usbim-ispezione-ponti

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *