Dal C.S.L.P. le “Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale”
Recependo l’indirizzo delle nuove norme il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha emanato le “Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive”.
Il processo di revisione delle Norme Tecniche delle Costruzioni, iniziato nel lontano 2003 con l’Ordinanza 3274, e che sembrerebbe essere giunto al termine con l’emanazione del Decreto 14 gennaio 2008, ha posto sempre più l’accento sull’affidabilità dei materiali e dei relativi sistemi costruttivi.
Recependo l’indirizzo delle nuove norme il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha emanato le “Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive”.
Le linee guida sono nate con il dichiarato intento di evitare errori riconducibili a procedure improprie che possono pregiudicare le attese, in termini di resistenza e di durabilità, alla base del progetto nonché errori derivanti da inappropriata interpretazione dei risultati delle prove non distruttive.
Nella prima parte il documento illustra ed esamina l’insieme delle lavorazioni e dei processi finalizzati ad una corretta messa in opera intendendo con tale accezione l’insieme delle specifiche operazioni di movimentazione, getto, compattazione e stagionatura atte a realizzare un calcestruzzo strutturale con le caratteristiche di resistenza e di durabilità previste in progetto.
Nella seconda parte, sono illustrati i sistemi di valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera mediante prove non distruttive; valutazione effettuata sia con metodi diretti (carotaggio) che con metodi indiretti (metodo sclerometrico, metodo a ultrasuoni, metodo basato sulla forza di estrazione di inserti o pull-out e metodo basato sulla profondità di penetrazione di sonde).
Per ciascuno dei metodi indicati, inoltre, sono illustrati i relativi principi di funzionamento, la taratura della strumentazione utilizzata, le modalità di esecuzione delle prove, nonché l’idonea elaborazione delle misure, per la quale sono necessarie appropriate curve di correlazione.
Per tutti i metodi indiretti per la valutazione della resistenza meccanica in situ le linee guida evidenziano i limiti e le precauzioni nell’applicazione che, a volte, nell’uso corrente, viene affidata a generici grafici di correlazione forniti dal fabbricante a corredo delle apparecchiature di prova.
Recependo l’indirizzo delle nuove norme il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha emanato le “Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive”.
Le linee guida sono nate con il dichiarato intento di evitare errori riconducibili a procedure improprie che possono pregiudicare le attese, in termini di resistenza e di durabilità, alla base del progetto nonché errori derivanti da inappropriata interpretazione dei risultati delle prove non distruttive.
Nella prima parte il documento illustra ed esamina l’insieme delle lavorazioni e dei processi finalizzati ad una corretta messa in opera intendendo con tale accezione l’insieme delle specifiche operazioni di movimentazione, getto, compattazione e stagionatura atte a realizzare un calcestruzzo strutturale con le caratteristiche di resistenza e di durabilità previste in progetto.
Nella seconda parte, sono illustrati i sistemi di valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera mediante prove non distruttive; valutazione effettuata sia con metodi diretti (carotaggio) che con metodi indiretti (metodo sclerometrico, metodo a ultrasuoni, metodo basato sulla forza di estrazione di inserti o pull-out e metodo basato sulla profondità di penetrazione di sonde).
Per ciascuno dei metodi indicati, inoltre, sono illustrati i relativi principi di funzionamento, la taratura della strumentazione utilizzata, le modalità di esecuzione delle prove, nonché l’idonea elaborazione delle misure, per la quale sono necessarie appropriate curve di correlazione.
Per tutti i metodi indiretti per la valutazione della resistenza meccanica in situ le linee guida evidenziano i limiti e le precauzioni nell’applicazione che, a volte, nell’uso corrente, viene affidata a generici grafici di correlazione forniti dal fabbricante a corredo delle apparecchiature di prova.

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/dal-c-s-l-p-le-linee-guida-per-la-messa-in-opera-del-calcestruzzo-strutturale/
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