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Da ENEA il nuovo Vademecum sul caro energia

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Alfonso Roma
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Pubblicato il vademecum ENEA contenente indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas

Inflazione, caro energia e caro bollette stanno mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Sulla base di ciò il MiMS ha emanato un nuovo decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione, alimentati a gas e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati da applicare per la stagione invernale 2022-23.

Nel decreto il MiMS ha incaricato l’ENEA alla redazione e alla pubblicazione di un nuovo Vademecum con tutte le indicazioni necessarie per impostare i gradi del riscaldamento e la regolazione della temperatura di mandata di caldaia a gas. Prima di parlare delle indicazioni presenti all’interno del documento, ti consiglio uno strumento completo e versatile che consenta la progettazione tecnica ed economica di qualsiasi tipo di impianto fotovoltaico connesso alle rete elettrica: scegli il software fotovoltaico più utilizzato e completo, nonché facile da usare in ogni situazione e per ogni esigenza.

Vademecum

Il documento è stato creato in modo da agevolare il cittadino nella messa in opera del decreto pubblicato dal MiMS (dm 383/2022). Il vademecum contiene indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento: regolazione di mandate delle caldaie a gas, gestione delle valvole termostatiche e modalità per il ricambio d’aria negli ambienti climatizzati. Il presente documento contiene 34 pagine suddivise in 11 paragrafi così strutturati:

  1. Prescrizioni per la stagione invernale 2022-2023;
  2. Cosa deve fare il cittadino?;
    1. I principali sistemi di regolazione dell’impianto di riscaldamento;
    2. Impianto di riscaldamento autonomo o centralizzato?;
    3. Impianto autonomo: quale tipologia di regolazione?;
    4. Impianto centralizzato: quale tipologia di regolazione?;
  3. Indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti;
  4. Modificare le date d’avvio e spegnimento dell’impianto;
  5. Modificare gli orari di accensione;
  6. Regolare la temperatura di mandata dell’acqua;
    1. Gestione manuale;
    2. Regolazione con controllo remoto;
    3. Regolazione automatica con sonda esterna;
  7. Impostare la temperatura interna a massimo 19°C;
    1. Regolazione per zona/abitazione tramite (crono)termostato;
    2. Regolazione per singolo ambiente: valvole termostatiche;
  8. Impianti non provvisti di sistemi di termoregolazione;
    1. Gestione del profilo orario di accensione;
    2. Regolazione della temperatura;
  9. Attenzione ai comportamenti quotidiani;
  10. La gestione dei ricambi d’aria;
    1. Ricambi d’aria: quando e per quanto tempo?;
    2. Ventilazione meccanica controllata (VMC);
  11. Conclusioni.

Infine la direttrice dell’Enea Ilaria Bertini,  spiega che il documento è stato suddiviso in 2 parti: la prima parte del manuale richiama le prescrizioni legislative dettate dal ministero e va ad illustrare i principali sistemi di gestione degli impianti di riscaldamento di tipo domestico. Mentre la seconda parte, fornisce indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti nelle abitazioni, in base ai dispositivi installati.

Vediamo insieme le principali novità presenti nel documento.

Stagione invernale 2022-23

Il dm 383/2022 prevede che l’attivazione degli impianti di riscaldamento alimentati da gas metano sia ridotta di 15 giorni complessivi. Sulla base di ciò il periodo di accensione dell’impianto di riscaldamento dovrà subire le seguenti modifiche:

l’accensione dovrà essere posticipata di 8 giorni;

lo spegnimento verrà essere anticipata di 7 giorni.

Come è noto, il dpr 412/1993 (la norma sugli impianti termici degli edifici ai fini del risparmio energetico) ha suddiviso il territorio nazionale in 6 zone climatiche in funzione dei gradi-giorno, indipendentemente dalla ubicazione geografica, quali:

  • zona A: comuni che presentano un numero di gradi-giorno non superiore a 600 (es. Lampedusa, Porto Empedocle, ecc.);
  • zona B: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 600 e non superiore a 900 (es. Agrigento, Reggio Calabria, ecc.);
  • zona C: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 900 e non superiore a 1.400 (es. Napoli, Imperia, Taranto, ecc.);
  • zona D: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 1.400 e non superiore a 2.100 (es. Firenze, Foggia, Roma, ecc.);
  • zona E: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100 e non superiore a 3.000 (es. Aosta, Torino, Milano, ecc.);
  • zona F: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 3.000 (es. Belluno, Cuneo, ecc.).

Con le nuove disposizione avremo:

  • zona A: 5 ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
  • zona B: 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
  • zona C: 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
  • zona D: 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
  • zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
  • zona F: nessuna limitazione.

Esclusione

Le disposizioni relative alla riduzione del periodo di accensione, spegnimento e alla riduzione giornaliera di un’ora non si applicheranno alle seguenti strutture:

  • edifici adibiti a ospedali né case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani né alle strutture protette per l’assistenza ed a strutture affidate ai servizi sociali;
  • sede delle rappresentanze diplomatiche che non siano ubicate in stabili condominiali;
  • scuole, asili;
  • piscine, saune e assimilabili;
  • edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.

Mentre le limitazioni alla sola durata giornaliera di attivazione non verranno applicate ai seguenti casi:

  • edifici adibiti a uffici e assimilabili né ad edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili;
  • impianti termici al servizio di uno o più edifici dotati di circuito primario;
  • impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate dotate di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna;
  • edifici pubblici e privati che rispettino l’obbligo di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili.

Riduzione di temperatura

Il decreto prevede una riduzione generalizzata di 1°C rispetto a quanto indicato nell‘art. 3 del dpr 74/2013 (18°C, con due di tolleranza). Dunque per la stagione invernale 2022-23, la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare non deve superare i seguenti gradi:

  • 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19°C +2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici, compresi quelli residenziali.

Inoltre anche in questo caso il decreto ritiene opportuno non applicare le suddette limitazioni alle seguenti strutture:

  • edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura o assimilabili;
  • edifici adibiti a piscine, saune o assimilabili;
  • edifici di attività industriali, artigianali;
  • edifici pubblici o privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili.

Seconda parte del documento

Come abbiamo già preannunciato, la seconda parte del documento fornisce tutte le indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti nelle abitazioni, in base ai dispositivi installati. Sulla base di ciò l’ENEA ha realizzato vari esempi pratici presenti in gran parte delle abitazioni, costituiti da vari elementi fondamentali, quali:

  • caldaia;
  • tubazione acqua;
  • terminali;
  • termostato;
  • cronotermostato;
  • valvola termostatica.
  • ecc.

Comportamenti quotidiani e al ricambio d’aria

Il Vademecum in esame dedica un paragrafo ai comportamenti quotidiani dei singoli cittadini. Difatti i comportamenti sbagliati rischiano di creare inutili dispersioni di calore e di ridurre l’inefficienza degli impianti di riscaldamento. Sulla base di ciò vengono riportati alcuni semplici accorgimenti, quali:

  • schermare le finestre durante la notte;
  • non asciugare i panni sui termosifoni;
  • evitare di posizionare oggetti davanti ai termosifoni  per non ostacolare il riscaldamento degli ambienti;
  • attenzione al rumore dei termosifoni;
  • attenzione ai ricambi d’aria.

Obiettivo

Il documento ha l’obiettivo di trasmettere le corrette indicazioni per una corretta impostazione della temperature di riscaldamento, incluse le regolarizzazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche e sulle modalità e il tempo necessario per garantire il ricambio d’aria negli ambienti climatizzati.

Infine ti allego il Vademecum pubblicato dall’ENEA

 

Alfonso Roma

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