Criteri ambientali minimi

Criteri ambientali minimi (CAM edilizia)

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I criteri ambientali minimi (CAM edilizia) sono requisiti volti a individuare la migliore soluzione progettuale, il prodotto o il servizio sotto il profilo ambientale. Ecco l’elenco completo

I criteri ambientali minimi (CAM edilizia) sono dei requisiti ambientali volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore lungo l’intero ciclo di vita (dalla composizione dei materiali fino alle modalità di utilizzo e smaltimento o riciclo).

I CAM sono regolamentati dall’art. 18 della legge 28 dicembre 2015 n. 221 e, successivamente, dall’art. 34 del dlgs 50/2016 che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.

L’applicazione dei criteri ambientali minimi consente alle stazioni appaltanti la valorizzazione della qualità ambientale e sociale delle attività messe a gara, la razionalizzazione dei propri consumi e la riduzione della spesa collegata.

Per una corretta applicazione dei CAM può tornarti utile un software capitolati speciali d’appalto con una banca dati di modelli e documentazioni sempre aggiornati al codice appalti (dlgs 50/2016) e ai nuovi criteri ambientali minimi che ti consente di stare sicuro e di non rischiare di commettere errori.

I criteri ambientali minimi cosa sono e a cosa servono?

I criteri ambientali minimi sono dei requisiti ambientali ed ecologici, definiti dal Ministero dell’Ambiente, volti a indirizzare le scelte della Pubblica Amministrazione, premiando quei prodotti, servizi e lavori a più elevato valore di sostenibilità.

Ogni CAM è indirizzato verso una specifica categoria merceologica, ma esiste una struttura di base comune; per ogni categoria vengono riportate le normative di riferimento ambientale, vengono fornite tutte le indicazioni sulle procedure di esecuzione delle gare di appalto e viene descritto l’approccio da seguire per la definizione di ciascun criterio ambientale minimo.

L’adozione dei criteri ambientali minimi serve a garantire serve a garantire il rispetto degli obiettivi stabiliti dal PAN GPP (Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione) e promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili allo scopo di ridurre:

  • gli impatti ambientali;
  • diffondere l’occupazione verde;
  • sviluppare il Green Public Procurement (GPP), appalto pubblico verde.

Cos’è il Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN GPP)?

Il PAN GPP è un piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione e regola le modalità di aggiudicazione degli appalti secondo, appunto, i principi di sostenibilità dei criteri ambientali minimi. Esso prevede l’adozione dei criteri ambientali minimi con lo scopo di conseguire obiettivi ambientali strategici come:

  • l’efficienza e il risparmio di risorse naturali;
  • la riduzione dei rifiuti prodotti e della loro pericolosità;
  • la riduzione dell’emissione di sostanze pericolose.

Cos’è il Green Public Procurement (GPP)?

GPP, acronimo di Green Public Procurement (appalti pubblici verdi), è un metodo attraverso cui la PA analizza e decide di acquistare prodotti e servizi che hanno un ridotto impatto ambientale, rispetto ad altri prodotti e servizi senza caratteristiche di sostenibilità. In sostanza si tratta di preferire l’acquisto di prodotti sostenibili.

Nello specifico, la commissione Europea definisce il GPP come: “l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.

CAM edilizia: quali sono i criteri ambientali minimi nell’AEC

I CAM edilizia si applicano alle gare per l’affidamento della progettazione e dei lavori di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione urbanistica ed edilizia, sostituzione, restauro, manutenzione di opere, manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria.

Per interventi di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici e per la gestione dei cantieri, le stazioni appaltanti a prescindere dall’importo dell’affidamento, sono tenute ad adottare i criteri ambientali minimi per le procedure di affidamento aventi come oggetto le categorie di lavori previsti dall’allegato II del dm 11 ottobre 2017.

Il dm individua gli elementi applicabili alla progettazione e ai lavori di ristrutturazione, alla nuova costruzione e agli edifici o gruppi di edifici pubblici tenendo conto le 5 fasi delle procedure di gara:

  • oggetto dell’appalto;
  • selezione dei candidati: sono requisiti di qualificazione atti a verificare la capacità tecnica del candidato e tali da garantire l’esecuzione dell’appalto nel totale rispetto dell’ambiente;
  • specifiche tecniche: così come definite dall’art. 68 del dlgs 50/2016, che stabiliscono le caratteristiche previste per lavori, servizi o forniture. Tali caratteristiche possono riferirsi allo specifico processo o metodo di produzione o prestazione dei lavori, delle forniture o dei servizi, o a uno specifico processo per un’altra fase del loro ciclo di vita;
  • criteri premianti: requisiti volti a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle garantite dalle specifiche tecniche, ai quali attribuire un punteggio tecnico ai fini dell’aggiudicazione secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa;
  • clausole contrattuali: forniscono indicazioni per dare esecuzione all’affidamento o alla fornitura nel modo migliore dal punto di vista ambientale.

Come elaborare una relazione di verifica di ottemperanza ai nuovi CAM edilizia 2022

Il nuovo Decreto 23 giugno 2022, n. 256 prevede l’archiviazione della documentazione tecnica riguardante l’edificio, nella sua rappresentazione BIM, in formato aperto IFC openBIM. I nuovi CAM 2022 prevedono che sia garantita adeguata interoperabilità in linea con i formati digitali IFC (Industry Foundation Classes) necessari allo scambio dei dati e delle informazioni relative alla rappresentazione digitale del fabbricato.

Per redigere la relazione di verifica di ottemperanza ai nuovi CAM edilizia ti suggerisco di utilizzare il software piano di manutenzione che consente di archiviare la documentazione tecnica su un modello IFC in modo molto semplice, aggregando tutte le informazioni di anomalie, controlli ed interventi programmati ai singoli oggetti del modello IFC.

La produzione dell’archiviazione di dati e documenti viene automaticamente redatta dal software che rende le informazioni fruibili in modo strutturato al gestore dell’opera e nella sua rappresentazione BIM in formato aperto IFC, così come la normativa richiede.

I nuovi criteri ambientali minimi prevedono nuovi obblighi per il progettista e per il direttore incaricati di redigere il piano di manutenzione. Nello specifico devono:

  • redigere e aggiornare il piano di manutenzione generale (con i nuovi piani per qualità dell’aria, aree verdi e fine vita dell’opera);
  • consegnare la documentazione tecnica riguardante l’edificio archiviata e coordinata con il modello BIM in formato IFC.

Con il software piano di manutenzione, grazie alle sue nuove funzionalità in cloud, il progettista e il direttore possono assolvere a questi obblighi per l’archiviazione di documenti utili alla manutenzione e rendere tutta la documentazione richiesta dai criteri ambientali minimi accessibile al gestore dell’edificio.

Quali sono i settori in cui si applicano i CAM?

Di seguito ti propongo tutti i CAM in vigore; puoi scaricare il file completo in formato ZIP contenente tutti i decreti sotto riportati.

  • ARREDI PER INTERNI
    • Fornitura e servizio di noleggio di arredi per interni (approvato con DM 11 gennaio 2017, in G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017);
    • Decreto correttivo (DM 3 luglio 2019, in G.U. n. 167 del 18 luglio 2019);
  • ARREDO URBANO
    • Acquisto di articoli per l’arredo urbano (approvato con DM 5 febbraio 2015, in G.U. n. 50 del 2 marzo 2015);
  • AUSILI PER L’INCONTINENZA
    • Forniture di ausili per l’incontinenza (approvato con DM 24 dicembre 2015, in G.U. n. 16 del 21 gennaio 2016);
  • CALZATURE DA LAVORO E ACCESSORI IN PELLE
    • Forniture di calzature da lavoro non DPI e DPI, articoli e accessori in pelle (approvato con DM 17 maggio 2018, in G.U. n. 125 del 31 maggio 2018);
  • CARTA
    • Acquisto di carta per copia e carta grafica (approvato con DM 4 aprile 2013, in G.U. n. 102 del 3 maggio 2013);
  • CARTUCCE
    • Forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro e per l’affidamento del servizio integrato di raccolta di cartucce esauste, preparazione per il riutilizzo e fornitura di cartucce di toner e a getto di inchiostro. (approvato con DM 17 ottobre 2019, in G.U. n. 261 del 7 novembre 2019);
    • Circolare esplicativa​;
  • EDILIZIA
    • i criteri ambientali minimi 2022, ossia “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi” sostituisce, a partire dal 4 dicembre 2022, il precedente decreto dell’11 ottobre 2017 “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”;
  • ILLUMINAZIONE PUBBLICA (fornitura e progettazione)
    • Acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica (approvato con DM 27 settembre 2017, in G.U. n 244 del 18 ottobre 2017);
  • ILLUMINAZIONE PUBBLICA (servizio)
    • Servizio di illuminazione pubblica (approvato con DM 28 marzo 2018, in GU n. 98 del 28 aprile 2018);
  • ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO PER EDIFICI
    • Affidamento servizi energetici per gli edifici, servizio di illuminazione e forza motrice, servizio di riscaldamento/raffrescamento (approvato con DM 7 marzo 2012, in G.U. n.74 del 28 marzo 2012);
  • LAVAGGIO INDUSTRIALE E NOLEGGIO DI TESSILI E MATERASSERIA
    • Affidamento del servizio di lavaggio industriale e noleggio di tessili e materasseria (approvato con DM 9 dicembre 2020  in GURI n. 2 del 4/01/2021);
  • RIFIUTI URBANI
    • Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani (approvato con DM 13 febbraio 2014, in G.U. n. 58 dell’11 marzo 2014);
  • RISTORAZIONE COLLETTIVA
    • Servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari (approvato con DM n. 65 del 10 marzo 2020, in G.U. n.90 del 4 aprile 2020);
    • • Relazione di accompagnamento;
  • SANIFICAZIONE
    • Affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti (approvato con DM 51 del 29 gennaio 2021 , in GURI n. 42 del 19 febbraio 2021),
    • Decreto Correttivo n. 24 settembre 2021 del Ministero della Transizione ecologica, recante Modifica del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 29 gennaio 2021, recante «Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti». Pubblicato in G.U.R.I. n. n. 236 del 2 ottobre 2021;
  • STAMPANTI
    • Affidamento del servizio di stampa gestita, affidamento del servizio di noleggio di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio e acquisto o il leasing di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio (approvato con DM 17 ottobre 2019, in G.U. n. 261 del 7 novembre 2019);
  • TESSILI
    • Forniture e noleggio di prodotti tessili, ivi inclusi mascherine filtranti, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (approvato con DM 30 giugno 2021, in G.U.R.I. n. 167 del 14 luglio 2021);
  • VEICOLI
    • Acquisto, leasing, locazione, noleggio di veicoli adibiti al trasporto su strada e per i servizi di trasporto pubblico terrestre, servizi speciali di trasporto passeggeri su strada (approvato con DM 17 giugno 2021, pubblicato in G.U.R.I. n. 157 del 2 luglio 2021);
  • VERDE PUBBLICO
    • Servizio di gestione del verde pubblico e fornitura prodotti per la cura del verde (approvato con DM n. 63 del 10 marzo 2020, in G.U. n.90 del 4 aprile 2020).

CAM edilizia e capitolati speciali d’appalto

Per la corretta redazione di un capitolato speciale d’appalto è necessario tenere conto dei criteri ambientali minimi previsti per l’ambito specifico di applicazione. Ti ricordo che è un’operazione di particolare importanza, secondo quanto stabilito dall’art. 34 del dlgs 50/2016, per questo motivo ti consiglio di affidarti a un software capitolati speciali d’appalto sempre aggiornato alle ultime normative.

Esempio CAM PriMus-C

Esempio CAM PriMus-C

 

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