Sicurezza

Demolizione opere abusive: nuovo elenco dei Comuni ammessi al contributo

Pubblicato da
Francesca Ressa
?Stampa l'articolo o salvalo in formato PDF (selezionando la stampante PDF del tuo sistema operativo)
Stampa articolo PDF

Demolizione opere abusive: in Gazzetta il nuovo elenco degli interventi assegnatari del contributo a seguito dell’integrazione documentale trasmessa

Ai sensi dell’art. 3, comma 5 del decreto interministeriale n. 254/2020, ai Comuni interessati vengono assegnati dei contributi ad integrazione delle risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di demolizione delle opere abusive, per un importo complessivo a euro 2.393.273,69. In particolare sono ammessi al contributo con riserva di integrazione documentale gli interventi per abbattere gli immobili abusivi, per un importo complessivo pari ad euro 1.169.575,54.

La sicurezza di chi lavora in un cantiere è un obbligo morale e di legge passibile di gravi sanzioni penali; in particolare, l’attività di demolizione in edilizia rappresenta una situazione di rischio particolarmente rilevante per gli addetti e le strutture limitrofe. Infatti, ai sensi del dlgs n. 81/2008 la demolizione delle strutture prevede obbligatoriamente la redazione di un “piano di demolizione” da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, da allegare al POS e nel quale devono essere definite il tipo di attrezzature utilizzate, le operazioni da effettuare, la loro sequenza e le conseguenti misure di prevenzione.

Per gestire le demolizioni in edilizia in modo consapevole e sicuro ti suggerisco il software per il piano demolizioni, in linea con il dlgs n. 81/2008, in grado di guidarti in maniera sicura nell’analisi e nelle scelte.

Fondo demolizione opere abusive

Il Fondo demolizione opere abusive consiste in un contributo concesso ai Comuni, a copertura del 50% del costo dell’intervento finalizzato alla demolizione delle opere abusive.

Spese ammissibili: quali sono

Nel finanziamento sono incluse:

  • le spese tecniche e amministrative;
  • le spese connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.

Il restante 50% è, invece, a carico del bilancio comunale.

Interventi prioritari

Al fine di assicurare che la demolizione riguardi gli interventi che maggiormente danneggiano il nostro territorio, il Fondo demolizioni, nel concedere il contributo, dà priorità agli abusi che riguardano edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 m³ insistenti sulle seguenti aree:

  • aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
  • aree a rischio idrogeologico;
  • aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D;
  • aree sottoposte a tutela;
  • aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette, appartenenti alla Rete natura 2000.

Tempi per la demolizione

Il decreto ministeriale prevede tempi stretti per l’abbattimento degli immobili abusivi; in particolare:

  • 12 mesi di tempo per affidare i lavori e stipulare il contratto con l’impresa che effettuerà la demolizione;
  • 24 mesi per la conclusione degli interventi di demolizione.

Decreto 22 novembre 2023: nuovo elenco dei Comuni ammessi al contributo

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 51 del 1° marzo 2023) del decreto del 29 novembre 2022 recante “Modifiche al decreto 16 settembre 2022 di assegnazione di contributi ai comuni per gli interventi di demolizione delle opere abusive” viene aggiornato l’elenco dei Comuni ammessi ai contributi per demolizione opere abusive a seguito di integrazione documentale.

Il nuovo provvedimento apporta, quindi, modifiche al decreto 16 settembre 2022, n. 285 sostituendo il precedente elenco degli interventi ammessi al contributo del Fondo demolizioni.

Le Regioni interessate sono:

  • Lombardia;
  • Sicilia;
  • Calabria;
  • Puglia;
  • Emilia Romagna.

In particolare, l’elenco B “interventi ammessi al contributo di cui alla legge 205/2017, art. 1, comma 26 – Fondo demolizioni con riserva di integrazione documentale”, allegato al decreto n. 285/2022, per un importo complessivo dei contributi pari ad euro 1.169.575,54, è sostituito dal nuovo elenco “Interventi ammessi al contributo a seguito di integrazione documentale di cui all’Elenco B del DM 285/2022 – legge 205/2017, art. 1, comma 26 – Fondo demolizioni“, allegato al presente decreto, per un importo complessivo dei contributi pari ad euro 936.334,30.

Il provvedimento si compone dei seguenti 2 articoli:

  • Articolo 1 – Dispone la sostituzione dell’elenco B sugli interventi ammessi al contributo del Fondo demolizioni con riserva di integrazione documentale (di cui al DM MIMS 285/2022) con l’elenco recante gli interventi ammessi al contributo al seguito di integrazione documentale contenuti nell’Allegato al nuovo decreto.
  • Articolo 2 – Prevede che gli oneri derivanti dall’articolo 1 siano posti a carico delle risorse previste per il Fondo finalizzato all’erogazione di contributi ai comuni per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive all’interno dello stato di previsione del MIT.

 

 

 

Francesca Ressa

Francesca lavora in ACCA dal 2008. Si è occupata nel corso degli anni di aspetti tecnici e commerciali. E’ autrice di BibLus dal 2012, seguendo tematiche legate alla sicurezza cantieri e opere edili.

Lascia un Commento

La tua email non sarà resa pubblica I campi segnati sono richiesti*

Condividi
Pubblicato da
Francesca Ressa

Articoli recenti

Attestato di prestazione energetica: come sarà il nuovo APE

Arriva il nuovo APE? Nuove modalità di calcolo del fabbisogno di energia, passaporto di ristrutturazione,…

1 Giugno 2023

Arriva il primo correttivo per il nuovo codice appalti

Il primo correttivo del codice appalti, dlgs 36/2023, è in gazzetta ufficiale e riguarda la…

1 Giugno 2023

Passaporto di ristrutturazione e registro digitale dell’edificio

Passaporto di ristrutturazione: cos'è e come funziona. Obbligo entro il 31 dicembre 2024 (altro…)

1 Giugno 2023

MePA: cosa cambia con l’entrata in vigore del nuovo codice appalti?

Al via dal 5 giugno la pubblicazione dei nuovi bandi MePA aggiornati al nuovo codice…

1 Giugno 2023

Art. 76 nuovo codice appalti, la procedura negoziata senza bando

L'art. 76 del dlgs 36/2023 disciplina la procedura negoziata senza bando. Cosa cambia rispetto al…

1 Giugno 2023

Calcolo parcella ingegneri, l’Anac fa chiarezza

Nel bando di gara il metodo di calcolo della parcella ingegneri deve essere chiaro: se…

1 Giugno 2023