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Contributi a fondo perduto per i professionisti campani. È già possibile registrarsi

La Regione Campania mette a disposizione dei professionisti, privilegiando i giovani, contributi a fondo perduto per investimenti per innovazione tecnologica

Sul BURC (Bollettino Ufficiale Regione Campania) n. 8 del 23 gennaio 2017 è stato pubblicato il decreto dirigenziale n. 2 del 23 gennaio 2017, recante “Avviso per la concessione di contributi finalizzati al finanziamento di programmi di investimento presentati da liberi professionisti operanti sul territorio regionale“.

L’Avviso ha la finalità di sostenere i liberi professionisti campani, in forma singola e/o associata, nelle attività di innovazione tecnologica e digitale.

In particolare è previsto un contributo in conto capitale a fondo perduto, nella forma di sovvenzione.

Il Decreto Dirigenziale n. 2 del 23 gennaio 2017 Regione Campania mette a disposizione dei professionisti contributi a fondo perduto per sostenere i liberi professionisti, in forma singola e/o associata, per investimenti materiali e immateriali, prevalentemente per l’innovazione tecnologica e digitale con particolare riguardo alle tecnologie abilitanti.

Chi può presentare la domanda

Possono presentare la domanda di agevolazione i seguenti soggetti:

  1. liberi professionisti in forma singola che abbiano eletto a luogo di esercizio prevalente dell’attività professionale uno dei Comuni della Regione Campania
  2. aspiranti liberi professionisti in forma singola ossia persone fisiche, non ancora in possesso di una partita IVA. Tali soggetti sono tenuti, prima dell’adozione del provvedimento di concessione, ad:
    • aprire la partita IVA riferibile all’attività professionale oggetto del programma di investimento presentato
    • avviare tale attività professionale in un luogo di esercizio in Regione Campania
  3. associazioni tra professionisti mono e multi-disciplinari aventi il luogo principale di esercizio nel territorio della Regione Campania

Quali sono i requisiti

Alla data di presentazione della domanda è necessario i professionisti devono possedere i seguenti requisiti:

  1. situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi
  2. piena disponibilità dell’immobile oggetto dell’investimento (proprietà, locazione, uso, usufrutto, comodato, etc.)
  3. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse
  4. essere iscritti ad un albo/ordine professionale se tenuti per l’esercizio della propria attività professionale
  5. esercitare un’attività economica non esclusa ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013
  6. non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili; fonte burc
  7. non sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o divieto previste dall’articolo 67 del dlgs n. 159/2011
  8. essere in regola, ove applicabile, con la disciplina antiriciclaggio
  9. non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di cui al presente Avviso Pubblico, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, causati da circostanze aventi natura penale imputabili a
    comportamenti fraudolenti del soggetto richiedente
  10. non essere stati soggetti alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione
  11. non essere stati, in qualità di amministratori della Società muniti di poteri di rappresentanza, direttore tecnico o socio unico persona fisica, ovvero socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci, destinatari di condanna, anche di primo grado, per danno erariale, con particolare riferimento all’indebita percezione di contributi, finanziamenti e/o sovvenzioni pubbliche
  12. non essere stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale
  13. non trovarsi in alcuna delle condizioni di di cui all’art. 53, comma 16 ter del dlgs n. 165/2001 ss.mm.ii.
  14. non essere sottoposti a misure di prevenzione disposte dall’Autorità giudiziaria previste dalla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni, fatti salvi gli effetti della riabilitazione
  15. non versare in stato di interdizione legale o interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese ovvero di interdizione dai pubblici uffici perpetua o di durata superiore a tre anni, salvi gli effetti della riabilitazione

Come presentare la domanda

I soggetti proponenti sono tenuti a presentare, a pena di esclusione, la domanda in formato elettronico, accedendo all’apposita piattaforma.

Al riguardo, la Regione ha pubblicato un’apposita sezione per la registrazione dei soggetti interessati alla partecipazione al bando riservato ai liberi professionisti operanti sul territorio regionale.

È necessario cliccare su “Contributi a favore dei liberi professionisti operanti in Regione Campania” e registrarsi al bando.

La registrazione al bando è consentita fino alle 18:00 del 31 maggio 2017.

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Investimenti ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento finalizzati all’avvio e allo sviluppo di attività professionali da svolgere in luoghi di esercizio ubicati sul territorio della Regione Campania che presentino spese in attivi materiali e immateriali per l’innovazione tecnologica e digitale pari almeno al 70% del programma di investimento.

Sono ammissibili al contributo regionale i Programmi che comportino spese totali ammissibili uguali o superiori ad euro 5.000,00.

Sono in ogni caso esclusi:

  • gli investimenti meramente sostitutivi che non siano riconducibili ad un programma/progetto organico finalizzato ad introdurre innovazioni come sopra descritto
  • i cambiamenti o gli adeguamenti periodici o stagionali o altre simili attività di routine
  • gli investimenti necessari per l’adeguamento ad obblighi imposti dalla legge o da Regolamenti
  • i programmi di investimento le cui attività, oggetto di domanda di partecipazione all’Avviso, siano connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri
  • i programmi di investimento le cui attività, oggetto di domanda di partecipazione al Avviso, siano subordinate all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione

Contributo concedibile

Il contributo concedibile è pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili.

Si evidenzia che la somma dell’importo degli aiuti a titolo di “de minimis”, ottenuti nell’esercizio finanziario in cui è concessa l’agevolazione e nei due esercizi finanziari precedenti, non potrà in ogni caso eccedere il massimale degli aiuti de minimis per beneficiario, ovvero euro 200.000,00, o in alcuni casi (articolo 3 comma 3) euro 100.000,00.

Il contributo massimo concedibile non potrà superare euro 25.000,00.

Spese ammissibili

Sono ammissibili ad agevolazione le spese relative alle seguenti tipologie:

  1. spese connesse all’investimento materiale:
    • macchinari, impianti professionali, attrezzature ad alta tecnologia, impianti finalizzati allo sviluppo di modalità di gestione digitale della attività professionale, hardware, a servizio esclusivo della sede di svolgimento, ad eccezione di quei beni utilizzabili per esigenze funzionali dell’attività professionale all’esterno della sede amministrativa, per un importo massimo del 70% dell’investimento ammissibile;
    • arredi ed attrezzature varie (ivi compresi notebook e tablet) fino a un massimo del 20% dell’investimento ammissibile;
  2. spese connesse all’investimento immateriale:
    • acquisto di brevetti e licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate, connessi all’esercizio della professione. Tali spese sono ammissibili alle agevolazioni fino ad un massimo del 30% dell’investimento ammissibile;
    • programmi informatici funzionali all’esercizio dell’attività professionale. Rientrano in tali servizi, a titolo di esempio, le attività di progettazione di architetture telematiche, di hosting, di gestione data-base, ecc., a condizione che siano connessi al programma di investimento e funzionali all’attività professionale. Tali spese sono ammissibili alle agevolazioni fino ad un massimo del 50% dell’investimento ammissibile.

Per essere considerati costi ammissibili, i beni oggetto del contributo non possono essere ceduti, alienati o distolti dall’uso al quale sono stati destinati e devono essere conservati per un periodo di almeno cinque anni dalla conclusione dell’intervento, a pena di decadenza e consequenziale recupero del contributo concesso.

Non saranno ammesse in nessun caso:

  • le spese non effettuate nel periodo intercorrente fra la data di avvio e la conclusione degli interventi
  • le spese non intestate al soggetto beneficiario del contributo
  • le spese non comprovate da fatture o altri documenti equivalenti quietanzati
  • l’IVA, salvo i casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa vigente, le imposte, tasse, valori bollati, interessi debitori, perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari, ammende e penali
  • le spese relative all’acquisto di servizi di proprietà del soggetto richiedente o di parenti o affini entro il terzo grado del richiedente o da imprese partecipate dallo stesso richiedente o da parenti o affini entro il terzo grado del richiedente
  • le spese per acquisto di beni usati
  • le spese per acquisto di scorte, materiali di consumo, ricambi
  • le spese di manutenzione ordinaria
  •  le spese di viaggio (trasferte e alloggio)
  • le spese relative all’attività di rappresentanza
  • le spese di consulenza
  • le spese che si riferiscono ad opere murarie ed assimilate
  • le spese per acquisti non diretti (es. leasing)
  • le spese per l’acquisto di mezzi di trasporto
  • le spese per l’acquisto di apparecchiature portatili quali, smartphone e similari
  • le spese direttamente collegate ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione

 

Clicca qui per conoscere la pagina ACCA  dedicata al bando della regione Campania per la concessione di contributi ai liberi professionisti

Clicca qui per scaricare il testo del decreto dirigenziale 2/2017

 

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