Compenso pratiche antincendio: come calcolare la tariffa
Quanto costa ottenere le pratiche antincendio per la tua attività? Perché sono fondamentali per la sicurezza?
La sicurezza antincendio è una priorità assoluta nel mondo dell’ingegneria civile. La prevenzione degli incendi e la protezione delle strutture sono fondamentali per garantire la sicurezza di persone e beni. In questo articolo trattiamo il delicato e complesso argomento del compenso delle pratiche antincendio. Capiamo perché è un aspetto così importante per le aziende. Scopriremo anche i costi associati a queste pratiche e come puoi calcolare il costo in autonomia per la tua specifica attività.
Cosa sono le pratiche antincendio?
Prima di immergerci nel vivo dell’articolo ed analizzare l’aspetto del compenso, soffermiamoci su cosa sono le pratiche antincendio. Esse rappresentano un insieme di procedure, misure e dispositivi finalizzati alla prevenzione, al controllo e alla gestione degli incendi all’interno di edifici e strutture. Appare evidente che si tratta di un aspetto cruciale per un edificio in quanto gli incendi possono causare danni catastrofici alle persone, alle proprietà e all’ambiente circostante. Approfondiamo ora il concetto di pratiche antincendio, le loro componenti e l’importanza cruciale che rivestono nelle costruzioni.
Da cosa sono composte le pratiche antincendio?
Le pratiche antincendio variano a seconda della categoria a cui appartiene l’attività commerciale.
Il D.P.R. 151/2001 anche noto come Regolamento di Prevenzione incendi ci dice quali attività sono soggette al controllo dei Vigili del Fuoco e come metterle a norma.
Questo decreto presidenziale categorizza le attività commerciali in tre classi distintive—Categoria A, B e C—considerando vari fattori come la scala dell’operazione, la natura e la quantità di materiali manipolati o immagazzinati, e il numero di individui coinvolti. Questa categorizzazione influenza poi il percorso burocratico che l’attività deve seguire per ottenere l’autorizzazione alla prevenzione incendi dai Vigili del Fuoco.
Per le attività classificate nella Categoria A, la procedura è relativamente snella. Una volta implementate tutte le misure antincendio prescritte dalle leggi vigenti, l’ente deve depositare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) Antincendio, completa del progetto di prevenzione incendi e di un’asseverazione da parte di un tecnico qualificato. I Vigili del Fuoco possono quindi procedere con controlli a campione e, se tutto è conforme, rilasciare un verbale che attesta la conformità delle misure adottate.
Le attività nelle Categorie B e C devono seguire una strada più rigorosa. Prima di iniziare qualsiasi lavoro di adeguamento, è necessario depositare un progetto di prevenzione incendi per una valutazione preliminare. Il funzionario dei Vigili del Fuoco ha 60 giorni per fornire un feedback e, eventualmente, prescrizioni aggiuntive. Una volta soddisfatte queste condizioni, la SCIA Antincendio può essere depositata.
Per la Categoria B, una visita di controllo è effettuata da un funzionario dei Vigili del Fuoco, mentre per la Categoria C, un sopralluogo è obbligatorio. Solo dopo questi controlli sarà possibile ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).
A seconda della tipologia di attività—come ospedali, scuole o imprese industriali—esistono specifiche linee guida tecniche o norme generali da seguire. Alcuni esempi includono il Nuovo Codice di Prevenzione Incendi D.M. 3/8/2015.
La documentazione necessaria a seconda della categoria di attività
Di seguito approfondiamo i documenti necessari in base alla categoria di attività:
- Categoria A: se l’attività rientra nella Categoria A, i documenti da presentare, in ordine cronologico, sono i seguenti:
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
- attestazione di rinnovo periodico della conformità antincendio
- Categorie B e C: per le attività di Categoria B e C, invece, i documenti richiesti sono:
- valutazione del progetto antincendio
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
- attestazione di rinnovo periodico della conformità antincendio
Valutazione del progetto antincendio
Questo documento è fondamentale per ottenere l’approvazione del vostro progetto antincendio dal Comando dei Vigili del Fuoco (VV.F.). Dovrete includere relazioni tecniche e schemi grafici. Dopo aver esaminato la vostra pratica, il Comando dei VV.F. potrà emettere un parere favorevole (eventualmente con alcune prescrizioni) o un parere negativo. Se il parere è negativo, sarà necessario rivedere e correggere il progetto.
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
La SCIA è il documento che dichiara la fine dei lavori di messa in sicurezza antincendio e l’inizio della vostra attività. Se la vostra attività rientra nelle Categorie B o C, è fondamentale che le strutture realizzate siano in linea con quanto approvato nella valutazione del progetto.
Attestazione di rinnovo periodico della conformità antincendio
Questo documento attesta che la vostra attività continua a mantenere standard di sicurezza antincendio elevati nel tempo.
Tempistica per la presentazione dei documenti
Le tempistiche per presentare la documentazione richiesta variano a seconda della pratica:
- valutazione del progetto antincendio: deve essere presentata prima di avviare qualsiasi lavoro. Se si prevedono modifiche significative a un’attività già esistente, questa pratica diventa altrettanto necessaria.
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): deve essere presentata quando si è pronti ad iniziare l’attività. Per le attività di Categoria A, la SCIA può essere presentata una volta che si è in conformità con tutte le normative applicabili.
- attestazione di rinnovo periodico della conformità antincendio: questa va rinnovata periodicamente, generalmente ogni 5 o 10 anni, a partire dalla data della SCIA.
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L’importanza delle pratiche antincendio
Le pratiche antincendio sono fondamentali per diverse ragioni:
- tutela dell’uomo: la sicurezza delle persone è la priorità assoluta. Le pratiche antincendio aiutano a ridurre il rischio di lesioni o perdite di vite umane in caso di incendio;
- protezione delle proprietà: gli incendi possono causare danni considerevoli alle strutture, alle attrezzature e alle risorse materiali. Le pratiche antincendio contribuiscono a minimizzare i danni;
- conformità alla normativa: spesso le normative locali e nazionali richiedono la presenza di sistemi antincendio in determinate tipologie di edifici. Non rispettare queste normative può comportare multe e sanzioni legali;
- continuità delle attività: per le aziende e le organizzazioni, la protezione antincendio garantisce la continuità delle attività anche dopo un incendio, riducendo il tempo di inattività;
- pubblica fiducia: la presenza di pratiche antincendio aumenta la fiducia del pubblico e dei clienti nelle strutture, dimostrando un impegno per la sicurezza.
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Calcolo parcella antincendio: le linee guida dell’ordine
Solo dopo aver spiegato cosa sono e perché sono importanti le pratiche antincendio, possiamo passare ad analizzare l’aspetto del calcolo parcella antincendio. Per capire appieno il concetto, bisogna necessariamente far riferimento alle linee guida per le prestazioni di ingegneria antincendio formulate dal gruppo di lavoro GTT.4 del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, derivate da uno studio prodotto dalla Consulta Regionale degli Ordini Ingegneri della Lombardia.
Le linee guida in oggetto sono utili sia per i professionisti che per i committenti dato che quantificano i parametri corrispondenti all’impegno del professionista, specificando le prestazioni di ingegneria antincendio richieste dal committente al professionista.
Il valore di riferimento, come definito nelle linee guida, rappresenta il numero di ore equivalenti necessarie per svolgere le attività professionali legate alla sicurezza antincendio. È importante sottolineare che questo valore comprende sia gli oneri legati alla responsabilità del professionista che gli oneri accessori e le spese aggiuntive.
Una delle caratteristiche fondamentali delle linee guida è la possibilità di modulare i parametri in base al costo orario della prestazione. Ciò significa che è possibile aumentare o ridurre i valori di riferimento in funzione del costo orario specifico di un determinato progetto o servizio. Questa flessibilità consente una valutazione più precisa dell’impegno professionale.
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Prestazioni sicurezza antincendio: le 3 fasi
Le prestazioni di sicurezza antincendio vengono suddivise in 3 fasi:
- fase 1: l’ingegnere sviluppa un piano completo per prevenire gli incendi nelle strutture. Questo piano identifica le misure necessarie per garantire la sicurezza antincendio e può variare in base alle caratteristiche specifiche dell’opera;
- fase 2: la seconda fase riguarda l’assistenza alla direzione lavori e l’adempimento dei requisiti per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività ai fini Antincendio (SCIA). Questo processo è cruciale per garantire la conformità alle normative antincendio durante la fase di costruzione e inizio dell’attività;
- fase 3: la terza fase riguarda gli adempimenti necessari per ottenere l’Attestazione di Rinnovo Periodico di Conformità Antincendio. In conformità alle normative vigenti.
La linea guida per le prestazioni di ingegneria antincendio è un utile riferimento per il professionista antincendio, che potrà in ogni caso adottare discrezionalmente altre forme di stima.
Parametri identificativi dell’opera
L’impegno professionale per la progettazione antincendio è determinato da una serie di parametri identificativi dell’opera, tra cui:
- (G) parametro caratteristico dell’attività, riflette la complessità e le dimensioni dell’opera, influenzando l’impegno professionale richiesto ;
- (A) disponibilità o meno di una specifica norma di riferimento;
- (D) eventuale richiesta di deroga (D.P.R. 151/2011): la necessità di richiedere deroga può comportare un impegno professionale aggiuntivo;
- (I) approccio progettuale: l’approccio progettuale scelto, prescrittivo o prestazionale, può influenzare l’impegno professionale richiesto.
Secondo il dpr 151/2011 artt. 3,7,8,9, la progettazione antincendio può essere divisa in:
- attività preliminare;
- attività di progettazione: finalizzata al parere di conformità antincendio e/o alla dimostrazione della correttezza delle scelte progettuali e del rispetto delle normative vigenti. In questa fase vengono prodotti una serie di documenti definiti nell’allegato I del dm 7 agosto 2012.
Come si calcola l’impegno professionale?
Ad ogni fase sopra citata corrisponde una rispettiva modalità di calcolo dell’onorario professionale.
Fase 1: prevenzione incendi
L’impegno professionale necessario per l’espletamento della progettazione di ogni attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco, come definito dall’allegato I del dpr 151/2011, è dato da una formula ben precisa:
hi= Gi· Ai ·Di ·Ii
Dove Gi e Ai sono i parametri identificativi dell’opera, ∙ Ii sono parametri significativi della prestazione professionale. Il valore di riferimento per la prestazione complessiva della fase 1 è la somma degli impegni professionali delle singole attività soggette al controllo.
Fase 2: assistenza direzione lavori e SCIA
La seconda fase è costituita dalle prestazioni elencate nella tabella 2.1. riportata nelle linee guida con riferimento al dpr 151/2011 ed al dm 07/08/2012. L’assistenza alla direzione lavori e gli adempimenti per la SCIA ai fini antincendio sono indicati da un valore di riferimento determinato tramite coefficienti correlati alle specifiche prestazioni riportate nella tabella 2.1, formulati sulla base del parametro di riferimento e/o sul numero di elementi presi in considerazione. Compilare la SCIA è propedeutico, quindi, per la fase successiva oltre a costituire uno dei principali adempimenti amministrativi da fare sia per iniziare, sia per modificare o anche per chiudere un’attività. Per compilare facilmente e senza errori la tua SCIA Antincendio, ti consiglio un software progettazione antincendio. Ti fornisco, inoltre, un modello SCIA antincendio elaborato con il software.
Fase 3: attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio
Sempre in riferimento al dpr 151/2011 ( artt.5 e 6) e al dm. 07/08/2012 la fase 3 è costituita da specifiche prestazioni riportate nella Tabella 3.1 delle linee guida. La determinazione del valore di riferimento necessario all’espletamento delle prestazioni della Fase 3 viene calcolato con una formula specifica:
HF3 = 8 + [(5 * nrei) + 10 * (nest + nirai + nefc)]
Per la determinazione dell’impegno professionale relativo alle prestazioni in materia di sicurezza antincendio, il gruppo di lavoro GTT.4 del CNI ha formulato la presente linea guida, liberamente derivata da uno studio prodotto dalla Consulta Regionale degli Ordini Ingegneri della Lombardia (CROIL). Il valore di riferimento calcolato con la presente linea guida può corrispondere al numero di ore equivalenti necessario per l’espletamento delle attività professionali; tale valore di riferimento è comprensivo sia degli oneri connessi all’assunzione della responsabilità del professionista, sia degli oneri accessori e delle spese. La modulazione (maggiorazione o riduzione) dei parametri ricavati dalla presente linea guida potrà essere demandata alla stima del costo orario della prestazione. La presente linea guida comprende le prestazioni che possono essere conferite ad un ingegnere nella disciplina della sicurezza antincendio, suddividendole in tre fasi: FASE 1 Progetto di Prevenzione Incendi FASE 2 Assistenza alla direzione lavori e adempimenti per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività ai fini Antincendio (SCIA) FASE 3 Adempimenti per l’Attestazione di Rinnovo Periodico di Conformità Antincendio La presente linea guida, utilizzabile sia dai committenti che dai professionisti, quantifica i parametri corrispondenti all’impegno professionale e specifica le prestazioni di ingegneria antincendio che il committente può richiedere al professionista. La presente linea guida è quindi da intendersi come utile riferimento per il professionista antincendio, che potrà comunque adottare altre forme di stima discrezionale. LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.2 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx FASE 1 – PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI L’impegno professionale per la progettazione antincendio è espresso da un valore di riferimento (come definito in premessa) determinato in funzione delle caratteristiche dell’opera, quali: 1. (G) parametro caratteristico dell’attività; 2. (A) disponibilità o meno di una specifica norma di riferimento; 3. (D) eventuale richiesta di Deroga (D.P.R. 151/2011); 4. (I) approccio progettuale prescrittivo o prestazionale (D.M. 09/05/2007). In merito a quest’ultimo punto, facendo riferimento al D.P.R. 151/2011, ed in particolare agli artt. 3, 7, 8, 9 e 10 del D.M. 07/08/2012, la progettazione antincendio è suddivisibile in “attività preliminare” ed “attività di progettazione” vera e propria; ciascuna attività comprende specifiche prestazioni che richiedono un diverso impegno professionale, come dettagliato in Tabella 1.1. Per “attività di progettazione” si intende l’attività progettuale finalizzata all’ottenimento del parere di conformità antincendio e/o alla dimostrazione della correttezza delle scelte progettuali e della loro rispondenza alla normativa vigente. La progettazione antincendio comporta la produzione di idonea documentazione, come definito nell’allegato I al D.M. 07/08/2012. L’impegno professionale (hi) necessario per l’espletamento della progettazione di ciascuna attività soggetta al controllo da parte dei Vigili del Fuoco (Allegato 1 al D.P.R. 151/2011) è espresso dal prodotto dei parametri identificativi dell’opera (G, A) e dei restanti parametri significativi della prestazione professionale: ℎ = . ∙ ∙ Di conseguenza il valore di riferimento (HF1) per la prestazione complessiva di Fase 1 è dato dalla somma degli impegni professionali delle singole attività soggette al controllo: 1 = (10 + ∑ℎ ) LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.3 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Tabella 1.1 – Elenco prestazioni di progettazione. Fase 1.1 – Attività preliminari Colloqui e incontri con il Committente per definire gli obiettivi degli interventi e/o Enti competenti. Verifica dell’ubicazione dell’insediamento in considerazione delle attività circostanti o limitrofe. Acquisizione ed analisi di elaborati grafici esistenti (planimetrie, sezioni, prospetti) di eventuali precedenti progetti anche di tipo impiantistico, anche per la verifica di vincoli esistenti. Individuazione e accordi con altre figure tecniche professionali che partecipano alla progettazione e definizione delle rispettive competenze e prestazioni. Sopralluoghi di verifica della situazione esistente. Relazione sullo stato di fatto. Individuazione delle attività rientranti nell’allegato 1 del D.P.R. 151/2011 ed individuazione di normative, leggi e regole tecniche che riguardano le singole attività individuate. Stima sommaria degli interventi necessari per gli adeguamenti di Prevenzione Incendi. Fase 1.2 – Attività di progettazione Progetto di Prevenzione Incendi da sottoporre alla valutazione da parte del Comando VVF, eventualmente anche mediante richiesta di Nulla Osta di Fattibilità e/o di istanza di Deroga, con riferimento agli art. 3, 7 e 8 del D.P.R. 151/2011, per le attività di Categoria B o C o direttamente da allegare alla S.C.I.A. per le attività di Categoria A. La documentazione progettuale minima è indicata nell’allegato I al D.M. 7.8.2012. Nel caso in cui l’incarico fosse limitato alla sola Fase 1.1, l’impegno del professionista è stimato nel 30% di quello complessivo della Fase 1. Gli elaborati che il professionista è tenuto a fornire in Fase 1 non costituiscono il progetto esecutivo delle singole opere antincendio, ma devono consentire l’esatta identificazione e collocazione delle stesse; la Fase 1 è propedeutica alla successiva progettazione esecutiva (esclusa dalle prestazioni calcolate nella presente linea guida). Nella presente linea guida non sono stimate le attività accessorie, da stimare a discrezione, tra cui i rilievi e relativa restituzione grafica. LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.4 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Determinazione del parametro/valore caratteristico dell’attività Gi La Tabella 1.2 riporta, per ciascuna attività elencata nell’allegato 1 del D.P.R. 151/2011, i parametri da inserire nella formula per il calcolo del valore caratteristico dell’attività Gi: = [ × ] 0,5 × × dove: Seq è il parametro principale che caratterizza l’attività, come rilevabile nella colonna “unità di misura” della Tabella 1.2; quando il parametro principale Seq corrisponde alla superficie coperta dell’attività, sono indicati anche i parametri “Limite” ed “Eccedenza” da inserire nella formula: Seq = [Limite + (superficie attività – Limite) x (% Eccedenza)] Se la dimensione o consistenza dell’attività è inferiore al valore limite indicato in Tabella 1.2, per il calcolo del valore caratteristico G, si adotta il valore reale. Il tutto come illustrato negli esempi riportati dopo la Tabella 1.2. K è il fattore di correzione per la i-esima attività. X e Y sono parametri aggiuntivi per la caratterizzazione della difficoltà della prestazione; quando non indicati, essi assumono il valore 1. I Parametri per la determinazione del valore caratteristico dell’attività Gi per ciascuna attività soggetta sono riportati in allegato A. Tipologia Un.Mis K Limite Ecc. Tipologia Valore Tipologia Valore Stabilimento [Superficie] m² 6 1000 20% Infiammabile 2 Direttiva Seveso 3 Solo Deposito [Quantità] Nm³ 100 Comburente 1 Non Direttiva Seveso 1 Ciclo [Superficie] m² 6 1000 20% Infiammabile 2 Direttiva Seveso 3 Solo Deposito [Quantità] Nm³ 4 Comburente 1 Non Direttiva Seveso 1 Solo Deposito 1 Direttiva Seveso 3 Deposito e rivendita 1,2 Non Direttiva Seveso 1 Solo Deposito 1 Direttiva Seveso 3 Deposito e rivendita 1,2 Non Direttiva Seveso 1 Direttiva Seveso 3 Non Direttiva Seveso 1 6 Reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione e dei relativi impianti con pressione di esercizio non superiore a 0,5 Mpa 7 Centrali di produzione di idrocarburi liquidi e gassosi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili, di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n. 886 ed al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624 8 Oleodotti con diametro superiore a 100 mm 9 Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5 addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio Postazioni n 1000 10 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano, liquidi infiammabili e/o combustibili con punto di infiammabilità fino a 125 °C, con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 1 m3 11 Stabilimenti ed impianti per la preparazione di oli lubrificanti, oli diatermici e simili, con punto di infiammabilità superiore a 125 °C, con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 5 m3 Infiammabile 1,5 Solo deposito 1 Combustibile 1 Dep. + rivendita 1,5 Colonnine n 100 Infiammabile 1,5 Solo Liquidi 1 Serbatoio Mobile Fino a9m³ n 30 Combustibile 1 Liquidi e Gas 1,5 Infiammabile 1,5 Solo deposito 1 Combustibile 1 Dep. + rivendita 1,5 16 Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di oli e grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in deposito superiori a 0,5 m3 17 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive modificazioni ed integrazioni Libera vendita 1 Non Libera vend. 2 19 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze instabili che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o non di catalizzatori ivi compresi i perossidi organici 20 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati di ammonio, di metalli alcalini e alcolino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi inorganici 21 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze soggette all’accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili 22 Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con concentrazione superiore al 60% di perossido di idrogeno 23 Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o sesquisolfuro di fosforo 24 Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo; depositi di zolfo con potenzialità superiore a 10.000 kg Superficie m² 8 5000 10% Potenzialità[t] Q X =(2Q-10)/Q) 25 Fabbriche di fiammiferi; depositi di fiammiferi con quantitativi in massa superiori a 500 kg Superficie m² 8 5000 10% massa [kg] Q X =(2Q-500)/Q) 26 Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio, elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio Deposito solamente 0,6 Dep. + mulino 1 29 Stabilimenti ove si producono surrogati del caff 30 Zuccherifici e raffinerie dello zucchero 31 Pastifici e/o riserie con produzione giornaliera superiore a 50.000 kg Superficie? m² 6 2000 10% massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) 32 Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con processi di essiccazione con oltre 100 addetti o con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 50.000 kg Superficie? m² 6 2000 10% massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) Deposito di carta 1 Deposito e stabilimento 1,5 Depositi/archivi 1 Biblioteche 2 Solo deposito 1 Deposito e Impianto 1,3 ALLEGATO A – Parametri per la determinazione del valore caratteristico dell’attività Gi per ciascuna attività soggetta Descrizione Attività Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità giornaliera superiore a 20.000 kg; Depositi di cereali e di altre macinazioni con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg Impianti per l’essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere con oltre 25 addetti o con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a 50.000 kg Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l’industria della carta, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, impiegano e/o detengono carte fotografiche, calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole cinematografiche, radiografiche e fotografiche con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a 5.000 kg Officine o laboratori per la verniciatura con vernici infiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti. Q.tà vernici giornaliera [kg] Q X =(2Q-20)/Q) Depositi e/o rivendite di alcoli con concentrazione superiore al 60% in volume di capacità geometrica superiore a 1 m3 Esercizi di minuta vendita e/o depositi di sostanze esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive modificazioni ed integrazioni. Esercizi di vendita di artifici pirotecnici declassificati in “libera vendita” con quantitativi complessivi in vendita e/o deposito superiori a 500 kg, comprensivi degli imballaggi; Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) Superficie m² 4 2000 Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o oli lubrificanti, diatermici, di qualsiasi derivazione, di capacità geometrica complessiva superiore a 1 m3 Impianti fissi di distribuzione carburanti per l’autotrazione, la nautica e l’aeronautica; contenitori – distributori rimovibili di carburanti liquidi: Impianti di distribuzione carburanti liquidi; Impianti fissi di distribuzione carburanti gassosi e di tipo misto (liquidi e gassosi). 10% Superficie m² 6 2000 10% 1000 10% Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Volume m³ 150 100 10% 6 Volume Superficie Superficie m² n 1000 m³ m² 8 150 100 10% Capacità m³ 300 200 10% X =(2Q-50)/Q) Superficie m² 6 1000 10% massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) Superficie m² 6 2000 10% massa [t] Q Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico 12 13 14 15 1000 30% massa [t] Q X =(2Q-20)/Q) Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico N. Attività Parametro Principale (SxK) 18 27 28 33 34 Cabine 35 3 4 5 Impianti di compressione o di decompressione dei gas infiammabili e/o comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di riduzione del gas naturale inseriti nelle reti di distribuzione con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipienti mobili: compressi con capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,75 m3; disciolti o liquefatti per quantitativi in massa complessivi superiori o uguali a 75 kg Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi: compressi per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0, 75 m3; disciolti o liquefatti per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,3 m3 Depositi di gas comburenti compressi e/o liquefatti in serbatoi fissi e/o recipienti mobili per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 3 m³ Parametro (X) Parametro (Y) 1 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili e/o comburenti con quantità globali in ciclo superiori a 25 Nm3/h 2 Superficie m² 6 200 10% Volume m³ 300 200 10% Tipologia Un.Mis K Limite Ecc. Tipologia Valore Tipologia Valore N. Attività Descrizione Attività Parametro Principale (SxK) Parametro (X) Parametro (Y) 36 Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero e di altri prodotti affini con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg con esclusione dei depositi all’aperto con distanze di sicurezza esterne superiori a 100 m Superficie m² 4 1000 10% massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) Solo deposito 1 Dep + Laboratorio 1,5 Solo deposito 1 Dep + Stabilimento 1,5 39 Stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici, con oltre 25 addetti Superficie m² 8 1000 10% Solo deposito 0,6 Dep + Stabilimento 1 41 Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive Superficie m² 6 2000 10% 42 Laboratori per la realizzazione di attrezzerie e scenografie, compresi i relativi depositi, di superficie complessiva superiore a 200 m2 Superficie m² 6 1000 10% Solo deposito 0,6 Dep + Stabilimento 1 Solo deposito 0,6 Dep + Stabilimento 1 45 Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano resine sintetiche e naturali, fitofarmaci, coloranti organici e intermedi e prodotti farmaceutici con l’impiego di solventi ed altri prodotti infiammabili Superficie m² 6 1000 10% 46 Depositi di fitofarmaci e/o di concimi chimici a base di nitrati e/o fosfati con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg Superficie m² 4 300 10% massa [t] Q X =(2Q-50)/Q) Solo deposito 0,6 Dep + impianto 1 48 Centrali termoelettriche, macchine elettriche fisse con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantitativi superiori a 1 m³ Potenza MW 30 Isolato o all’esterno 0,6 All’intero di edificio 1 50 Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade elettriche e simili, pile ed accumulatori elettrici e simili, con oltre 5 addetti Superficie m² 6 1000 10% 51 Stabilimenti siderurgici e per la produzione di altri metalli con oltre 5 addetti; attività comportanti lavorazioni a caldo di metalli con oltre 5 addetti ad esclusione dei laboratori artigiani di oreficeria ed argenteria fino a 25 addetti Superficie m² 6 1000 10% 52 Stabilimenti, con oltre 5 addetti, per la costruzione di aeromobili, veicoli a motore, materiale rotabile ferroviario e tramviario, carrozzerie e rimorchi per autoveicoli; cantieri navali con oltre 5 addetti Superficie m² 8 1000 10% Solo Veicoli a motore 1 Aeromobili o treni 0,6 54 Officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre 25 addetti Superficie m² 6 1000 10% 55 Attività di demolizioni di veicoli e simili con relativi depositi, di superficie superiore a 3000 m² Superficie m² 6 1000 10% 56 Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili con oltre 25 addetti Superficie m² 6 1000 10% 57 Cementifici con oltre 25 addetti Superficie m² 6 1000 10% Categoria B 1 Categoria A 1,5 59 Autorimesse adibite al ricovero di mezzi utilizzati per il trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive (art. 5 della legge 31 dicembre 1962, n. 1860, sostituito dall’art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1965, n. 1704; art. 21 del D.Lgs. 230/95) 60 Impianti di deposito delle materie nucleari ed attività assoggettate agli artt. 33 e 52 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. , con esclusione dei depositi in corso di spedizione 61 Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui radioattivi [art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860] 62 Impianti relativi all’impiego pacifico dell’energia nucleare ed attività che comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: impianti nucleari 63 Stabilimenti per la produzione, depositi di sapone, di candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per idrolisi, di glicerina Superficie m² 4 1000 10% massa [kg] Q X =(2Q-500)/Q) 64 Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione dati con oltre 25 addetti Superficie m² 6 300 10% 65 Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico Superficie m² 6 1000 40% Persone P X =(3P-200)/P) 66 Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico – alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; Strutture turistico-ricettive nell’aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone Superficie m² 6 1000 40% Posti Letto PL X =(2PL-25)/PL) 67 Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti Superficie m² 4 1000 10% Persone P X =(3P-200)/P) 68(*) Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m2 Sup. area tipo C e D1 m² 6 3000 40% Sx – aree tipo B e/o F X = (Sx x 7)^0,5 Sy – aree tipo D2 Y = (Sy x 8)^0,5 Vendita Ingrosso 0,8 Vendita Dettaglio 1 70 Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 m2 con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 kg Superficie m² 4 1000 10% massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) 71 Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti Superficie m² 6 1000 40% Persone P X =(3P-600)/P) Bibblioteche, musei e simili 1 Pratiche di cui al D.Lgs. 230/95 s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art. 27 del D.Lgs. 230/95 ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n. 1860) Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Da valutare a discrezione in funzione del caso specifico Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all’ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e depositi. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico Edifici sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia, dello sparto e simili, lavorazione del sughero, con quantitativi in massa in lavorazione o in deposito superiori a 5.000 kg Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e rigenerazione della gomma e/o laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg; Depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili, con quantitativi in massa superiori a 10.000 kg Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, lavorano e/o detengono materie plastiche, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg massa [t] Q Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici isolati, con quantitativi in lavorazione e/o in deposito superiori a 10.000 kg; Depositi e/o rivendite di cavi elettrici isolati con quantitativi superiori a 10.000 kg massa [t] Q Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kW Officine per la riparazione di: veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e carrozzerie, di superficie coperta superiore a 300 m2; materiale rotabile tramviario e di aeromobili, di superficie coperta superiore a 1000 m2 Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a 5.000 kg Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e/o detengono fibre tessili e tessuti naturali e artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) Superficie m² 6 1000 30% Superficie m² 8 1000 30% Superficie m² 6 1000 10% Superficie m² 6 1000 10% Potenza kW 4 X =(2Q-10)/Q) massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) X =(2Q-5)/Q) Superficie m² 6 1000 10% Superficie m² 6 1000 10% Superficie m² 6 1000 10% 1000 10% 1000 Superficie m² 7 10% massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) Superficie m² 6 1000 10% massa [t] Q X =(2Q-5)/Q) Superficie m² 8 47 49 53 58 69 72 37 38 40 44 43 Tipologia Un.Mis K Limite Ecc. Tipologia Valore Tipologia Valore N. Attività Descrizione Attività Parametro Principale (SxK) Parametro (X) Parametro (Y) Altre attività soggette 0,3 Attività interne non soggette 1 Attività interne soggette 0,2 74 Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW Potenza kW 4 Automobili 1 Rotabili 0,6 76 Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari con oltre cinque addett Superficie m² 6 1000 10% 77 Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m Altezza m 6 60 30% Numero Scale SC X =(2SC-1)/SC) Superficie (per aerostazioni, stazioni ecc) m² 8 5000 40% Aerostazione 3 N. fermate metropolitane n 40000 Stazione Ferroviaria 1 79 Interporti con superficie superiore a 20.000 m² Superficie m² 4 20000 10% Autostradale 3 Ferroviaria 1 (*) Nota: per l’attività 68 i parametri X e Y si sommano e non si moltiplicano. Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva superiore a 300 m2; locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie superiore a 500 m2; depositi di mezzi rotabili al chiuso (treni, tram ecc.) di superficie superiore a 1000 m2 Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5000 m2; metropolitane in tutto o in parte sotterranee Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 2000 Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000 m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità Lunghezza m 100 Numero di Piani Interrati PI X =(2PI-1)/PI) Superficie m² 4 1500 10% Superficie m² 6 1000 40% p 73 75 78 80 LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.8 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Esempi di calcolo del parametro G con la Tabella 1.2 E1.1 Autorimessa da 4500 m² suddivisa in 2 piani interrati, adibita al ricovero di automobili Att. 75 – Parametro principale: Superficie; X: numero di piani interrati; Y: tipologia di mezzi ricoverati Seq = (1000 + 3500×40%) = 2400 Limite = 1000 m² – Eccedenza = 40% K = 6 X = (2PI-1)/PI = (2×2-1)/2 = 1,5 PI = 2 piani interrati Y = 1 ricovero di autoveicoli = [ × ] 0,5 × × = (2400 × 6) 0,5 × 1,5 × 1 = 180,0 E1.2 Ospedale da 7500 m² suddivisi in 5300 m² di aree tipo C o D1, 1200 m² di aree di tipo B o F e 1000 m² di aree di tipo D2. Att. 68 – Parametro principale: superficie aree C e/o D1; X: superficie aree B e/o F; Y: superficie aree D2 Seq = (3000 + 2300×40%) = 3.920 Limite = 3000 m² – Eccedenza = 40% K = 6 X = (Sx x 7)^0,5 = (1200 x 7)^0,5 = 91,6 superficie aree B e/o F Y = (Sy x 8)^0,5 = (1000 x 8)^0,5 = 89,4 superficie aree D2 = [ × ] 0,5 + + = (3920 × 6) 0,5 + 91,6 + 89,4 = 334,4 E1.3 Gruppo elettrogeno da 350 kW installato all’esterno in locale isolato Att. 49 – Parametro principale: potenza in kW; X: tipo di installazione; Y: non presente Seq = 350 kW K = 4 X = 0,6 installato in locale isolato Y = 1 parametro non definito = [ × ] 0,5 × × = (350 × 4) 0,5 × 0,6 = 22,4 LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.9 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Calcolo dell’impegno professionale per la progettazione – Fase 1 1 è il valore di riferimento per la prestazione complessiva di Fase 1; ℎ è il valore di riferimento relativo all’impegno professionale della i-esima attività; valore caratteristico dell’attività, che tiene conto della dimensione e/o complessità; valore relativo all’esistenza o meno di normativa specifica per la i-esima attività: = 1 se la i-esima attività è normata da regola tecnica prescrittiva; = 1,5 se la i-esima attività rientra nel campo di applicazione del Codice (D.M. 03/08/2015); valore relativo all’istanza di Deroga (DER) eventualmente richiesta per la i-esima attività: = 1 se per la i-esima attività non viene richiesta Deroga; = 1,5 se per la i-esima attività viene richiesta Deroga; valore relativo al tipo di approccio progettuale della i-esima attività, prescrittivo o prestazionale: se approccio prescrittivo o soluzione conforme: = 1; per ogni soluzione alternativa con approccio diverso da FSE: = 1 + ∙ 0,05; per ogni soluzione alternativa con approccio FSE: ∑( = ∙ ∙ ) = 1,4 per l’analisi e valutazione degli scenari; = (1 + 0,2 ∙ ) con T pari al numero di scenari esaminati; E= 1,2 per la stesura del SGSA. Nulla Osta di Fattibilità (NOF) La richiesta di Nulla Osta di Fattibilità (NOF), viene valutata come prestazione parziale del parametro/valore di riferimento per la prestazione totale (HF1): NOF = 0,3 HF1 LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.10 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Esempio di calcolo dell’impegno professionale per la progettazione – Fase 1 E1.4 Complesso ospedaliero costituito da: • struttura sanitaria, attività 68 (come esempio E1.2); • autorimessa, attività 75 (come esempio E1.1); • gruppo elettrogeno, attività 49 (come esempio E1.3). Struttura sanitaria ℎ = . ∙ ∙ dove: G = 334,4 ricavato nell’esempio E1.2; A = 1 progettazione strutture sanitarie regolata dal D.M. 18/09/2002; D = 1 non si presenta istanza di Deroga; I = 1 approccio prescrittivo. h = 334,4 x 1 x 1 x 1 = 334,4 Autorimessa G = 180,0 ricavato nell’esempio E1.1; A = 1,5 progettazione con RTV autorimesse del Codice (D.M. 03/08/2015); D = 1 non si presenta istanza di Deroga; I = 1 soluzione conforme. h = 180,0 x 1,5 x 1 x 1 = 270,0 Gruppo elettrogeno G = 22,4 ricavato nell’esempio E1.3; A = 1 progettazione con DM 13/07/2011; D = 1 non si presenta istanza di deroga; I = 1 approccio prescrittivo. h = 22,4 x 1 x 1 x 1 = 22,4 Impegno professionale per la progettazione del complesso ospedaliero Fase 1: 1 = (10 + ∑ℎ ) HF1 = 10 + (334,4 + 288,0 + 22,4) = 644,8 LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.11 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx FASE 2 – ASSISTENZA ALLA DIREZIONE LAVORI ED ADEMPIMENTI PER LA S.C.I.A. AI FINI ANTINCENDIO Con riferimento al D.P.R. 151/2011 ed al D.M. 07/08/2012, la Fase 2 è costituita dalle prestazioni elencate in Tabella 2.1. L’assistenza alla direzione lavori e gli adempimenti per la SCIA ai fini antincendio sono espressi da un valore di riferimento determinato tramite coefficienti correlati alle specifiche prestazioni riportate nella Tabella 2.1, formulati sulla base del parametro di riferimento e/o sul numero di elementi presi in considerazione. Incarico complessivo (Fase 1 e Fase 2) Per le attività di categoria B e C, nel caso venga affidato al professionista l’incarico complessivo, dalla progettazione di Fase 1 fino alla presentazione della SCIA, il valore di riferimento (HF2) è pari a: 2 = (10 + ∑ ) per le prestazioni B.1, B.2, B.3 e B.4 di cui alla Tabella 2.1. Resta escluso quanto previsto dalle prestazioni B.5.1 e B.5.2 relative alle modifiche in corso d’opera che non aggravano il rischio incendio. Nel caso di attività di categoria A l’impegno complessivo, che comprende anche gli elaborati progettuali da presentare contestualmente alla SCIA, è pari a: 2 = (10 + ∑1,8 × ) per le prestazioni della Fase 1, ad esclusione del NOF, e le B.1, B.2, B.3 e B.4 di cui alla tabella 2.1. Calcolo parametri Fase 2 Nel caso di incarico di sole prestazioni comprese nella Fase 2, il parametro (hj) necessario per l’espletamento di fasi di assistenza alla direzione lavori e di adempimenti per la SCIA ai fini antincendio è dato dalla somma dei valori riferiti alle prestazioni parziali (hkj ) indicati nella Tabella 2.1, come espresso dalla formula: ℎ = ∑ℎ Di conseguenza il valore di riferimento (HF2) per la prestazione totale di assistenza alla direzione lavori e SCIA ai fini antincendio è dato dalla somma degli impegni professionali delle singole attività soggette al controllo: 2 = (10 + ∑ℎ ) LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.12 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx Tabella 2.1 – Elenco prestazioni di Fase 2 (hkj) Gi è l’impegno professionale determinato per la Fase 1 ed n è il numero di elementi o impianti differenti da verificare e/o certificare, così come definiti nel modello PIN 2.2 e PIN 2.5 hkj Fase 2 0,5. B.1 Assistenza alla Direzione Lavori generale. Sopralluoghi da parte del professionista negli ambienti interessati per verificare quali delle opere indicate negli elaborati (tavole, relazioni tecniche, ecc.) diprogetto e, nel caso di attività di Categoria B e C anche nel parere espresso dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, siano da realizzarsi o da adeguarsi. Formulazione di un elenco delle opere di adeguamento antincendio con individuazione grafica dei singoli interventi e descrizione sintetica degli stessi. Assistenza al Direttore del Lavori Generale o Direzione Lavori opere antincendio per la corretta attuazione dell’opera progettata nello specifico campo di Prevenzione Incendi secondo l’individuazione di cui all’elenco opere di adeguamento antincendio (con esclusione di elementi portanti e/o separanti con specifica resistenza al fuoco) e sulla scorta di specifici progetti esecutivi degli stessi. Determinazione delle varianti non significative per la sicurezza antincendio, tali cioè da non comportare una ripresentazione del progetto di conformità al comando VV.F., necessarie per l’esecuzione degli interventi previsti nell’elenco e nei relativi progetti esecutivi specifici. Verifica delle singole opere di cui all’elenco con controllo della corrispondenza in opera rispetto sia ai progetti esecutivi specifici che agli elaborati allegati alla Richiesta di Valutazione Progetto e relative eventuali prescrizioni ed all’elenco opere di adeguamento antincendio secondo quanto richiesto dalle procedure di Segnalazione Certificata di Inizio Attività ai fini antincendio (con esclusione di elementi portanti e/o separanti con specifica resistenza al fuoco). Verifica corrispondenza in opera di elementi portanti e/o separanti resistenti al fuoco e/o materiali/prodotti per la reazione al fuoco. Esame in luogo dei singoli elementi con caratteristiche di resistenza al fuoco e con riferimento alle certificazioni di resistenza e relativa relazione valutativa, sulla scorta di dichiarazioni di corretta posa degli eventuali rivestimenti protettivi e sulle dichiarazioni della Direzione Lavori ed accertamento, tra gli elementi certificati e quelli posti in opera, per quanto attiene a: – numero e posizione elementi; – geometria degli elementi; – materiali costitutivi; – condizioni di carico e di vincolo; – caratteristiche e modalità di posa e di eventuali protettivi. Assistenza alla Direzione Lavori Generale per l’interpretazione e corretta esecuzione del progetto esecutivo della resistenza al fuoco di elementi portanti e separanti (qualora ciò non fosse previsto il professionista potrà, a suo giudizio, richiedere verifiche strumentali od avvalersi di dichiarazioni del Direttore Lavori) e compilazione modello ministeriale (mod. PIN 2.3 – DICH. PROD). B.2 Valutazione di resistenza al fuoco di elementi portanti e/o separanti. Individuazione planimetrica ed altimetrica dei singoli elementi e loro numerazione con riferimento a tavole generali di inquadramento dell’area e/o dei piani. Relazione valutativa della resistenza al fuoco dei singoli elementi con identificazione univoca rispetto alla numerazione adottata nella individuazione di cui sopra (la relazione deve riportare ogni dato necessario per la riproducibilità della valutazione) e compilazione dei modelli ministeriali (mod. PIN 2.2 – CERT. REI) completi dei necessari allegati. Descrizione tecnica esecutiva (progetto esecutivo) con i necessari elaborati grafici di supporto per l’esecuzione dell’opera secondo le modalità di valutazione della resistenza al fuoco; sono comprese le relazioni e dichiarazioni per la denuncia delle opere strutturali, se richiesto, solo per gli elementi calcolati con requisiti di resistenza al fuoco. 4 + 6,00 ∙ √ + 2*n B.2.1 Valutazione analitica di resistenza al fuoco di elementi portanti e/o separanti. (CERT REI da parte di professionista che abbia effettuato prestazioni ricomprese nel punto B.2). 10 + 10,00 ∙ B.2.2 Valutazione analitica di resistenza al fuoco di elementi portanti e/o separanti. (CERT REI da parte di professionista che NON abbia effettuato prestazioni ricomprese nel punto B.2). 4 + 3,00. √ + 2 ∗ B.2.3 Valutazione tabellare di resistenza al fuoco di elementi portanti e/o separanti. (CERT REI da parte di professionista che abbia effettuato prestazioni ricomprese nel punto B.2). 10 + 6,00 ∙ B.2.4 Valutazione tabellare di resistenza al fuoco di elementi portanti e/o separanti. (CERT REI da parte di professionista che NON abbia effettuato prestazioni LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.13 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx ricomprese nel punto B.2). Segue → hkj Fase 2 30,00 ∙ B.3 Certificazione di impianti (redazione del mod. PIN 2.5 – CERT. IMP. e relativi allegati) 0,75 ∙ B.4 Predisposizione Asseverazione e S.C.I.A. (categorie B e C). Allegazione e verifica della relazione tecnica e degli elaborati grafici di progetto, di cui all’Allegato I lettera B del Decreto del Ministero dell’Interno 7.8.2012 (per attività Categoria A). Raccolta e verifica delle dichiarazioni e/o certificazioni necessarie alla presentazione della S.C.I.A. Sopralluoghi ed Esame finale generale dell’attività in relazione alla documentazione raccolta. Asseverazione su modello ministeriale mod. PIN 2.1. Compilazione del modello ministeriale della S.C.I.A. e presentazione presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. 0,25 ∙ B.5.1 Dichiarazione di Non Aggravio di Rischio (D.M. 07/08/2012) compresa Asseverazione e SCIA relativa al NAR (da parte di professionista che NON abbia effettuato prestazioni ricomprese nel punto B.2). 0,15 ∙ B.5.2 Dichiarazione di Non Aggravio di Rischio (D.M. 07/08/2012) da allegare all’Asseverazione (da parte di professionista che abbia effettuato prestazioni ricomprese nel punto B.2). Nella presente linea guida NON sono comprese le attività accessorie, da stimare a discrezione, tra cui gli elaborati grafici delle vie di fuga e la redazione del piano di emergenza. LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.14 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx FASE 3 – ADEMPIMENTI PER LA RICHIESTA DI RINNOVO PERIODICO DI CONFORMITÀ ANTINCENDIO Facendo riferimento al D.P.R. 151/2011 ed in particolare agli artt.5 e 6, al D.M. 07/08/2012 la presente Fase 3 è costituita da specifiche prestazioni come riportate in Tabella 3.1. Tabella 3.1 – Elenco prestazioni Fase 3 Prestazioni 3.1 Predisposizione attestazione di Rinnovo Periodico di Conformità Antincendio previa acquisizione da parte del professionista, presso il Committente, della documentazione relativa all’attività (progetti, certificati, dichiarazioni, atti autorizzativi, ecc.) 3.2 Esecuzione di visite ricognitive, nel numero ritenuto necessario, con prove, controlli e quanto ritenuto opportuno per potersi ragionevolmente formare la convinzione della efficienza dei dispositivi, sistemi ed impianti finalizzati alla protezione attiva antincendio oggetto di asseverazione, espressamente menzionati nel C.P.I. e/o S.C.I.A. in fase di rinnovo. Si precisa che nella fase di accertamento dell’efficienza il professionista può richiedere ed acquisire, a suo giudizio, eventuali prove e controlli da altri effettuati. C.2.a Impianti di estinzione e controllo degli incendi (Idranti, naspi, sprinkler). C.2.b Impianti di rivelazione ed allarme incendio. C.2.c Sistemi di evacuazione del fumo e del calore. 3.3 Esecuzione di visite ricognitive, nel numero ritenuto necessario, con prove, controlli e quanto ritenuto opportuno per potersi ragionevolmente formare la convinzione della efficienza dei prodotti e sistemi per la protezione di parti o elementi portanti delle opere di costruzione, finalizzati ad assicurare la caratteristica di resistenza al fuoco, di seguito specificati, finalizzati alla protezione passiva di cui al punto A.3 dell’allegato al D.M. 16/2/2007. Si precisa che nella fase di accertamento dell’efficienza il professionista può richiedere ed acquisire, a suo giudizio, eventuali prove e controlli da altri effettuati. 3.4 Redazione della documentazione ai fini delle modifiche di cui all’art. 4, comma 8, del D.M. dell’Interno del 07/08/2012 per eventuali interventi di modifica rispetto al precedente CPI o SCIA. Nel caso in cui il professionista non ritenga efficienti e/o funzionali i suddetti sistemi, impianti e/o prodotti, rispetto alle SCIA/CPI, è tenuto a fornire al Committente relazione dettagliata delle manchevolezze o anomalie riscontrate. Il Committente potrà provvedere alle sistemazioni richieste e richiedere nuovamente al professionista l’esecuzione della verifica. Calcolo Parametri Fase 3 La determinazione del valore di riferimento necessario all’espletamento delle prestazioni della Fase 3 è calcolato con la seguente formula: 3 = 8 + [(5 ∗ ) + 10 ∗ ( + + )] LINEA GUIDA PRESTAZIONI INGEGNERIA ANTINCENDIO PAG.15 0.1-LINEA GUIDA PRESTAZIONI ANTINCENDIO_CNI_24_04-05-2021.docx dove: 3 è il valore di riferimento per l’espletamento delle prestazioni relative alla Fase 3; numero di sistemi e/o prodotti simili verificati – riferito a tipologie di Sistemi e Prodotti verificati per la protezione di parti o elementi portanti delle opere di costruzione, finalizzati ad assicurare la caratteristica di resistenza al fuoco; numero di impianti verificati strumentalmente – riferito alle varie tipologie di impianti di Controllo/Estinzione (Idranti, naspi, sprinkler, schiuma, ecc.) verificati per la protezione attiva antincendio; numero di impianti verificati strumentalmente (tipologia di dispositivi di rilevazione e/o edifici protetti) riferito alle varie tipologie di impianti di Rilevazione ed Allarme incendio verificati per la protezione attiva antincendio; numero di sistemi verificati strumentalmente (edifici protetti) riferito alle varie tipologie di sistemi di Evacuazione Fumo e Calore verificati per la protezione attiva antincendio.

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