Come deve essere stipulato il contratto tra professionista e cliente? Come va determinato il corrispettivo? Le risposte del CNAPPC
Il Consiglio degli Architetti ha inviato ai Consigli provinciali una nota contenente chiarimenti sul contratto tra professionista e cliente.
La nuova Legge prevede che il compenso per la prestazione professionale sia pattuito tra professionista e cliente in base a libera contrattazione e che il professionista renda noto al cliente:
- il grado di complessità dell’incarico
- i costi da sostenere per espletare l’incarico
- gli estremi della polizza professionale di RC e relativi massimali
Il Consiglio degli Architetti ha inviato ai Consigli provinciali una nota contenente chiarimenti sul contratto tra professionista e cliente.
In particolare viene precisato che il contratto deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere redatto in forma scritta
- descrivere l’incarico professionale conferito
- attingere alle “ex-tariffe” solo come termine di valutazione
- essere rideterminato in caso di variante
- riportare l’importo del compenso determinato in base a parametri espliciti, quali:
- costo orario relativo alle prestazioni di rilievo
- costo orario relativo alla produzione grafica necessaria
- costo orario relativo alla definizione e stesura della progettazione
- costo orario relativo allo svolgimento della direzione e contabilizzazione di lavori
- costo a forfait da integrarsi con l’utile

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