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Agevolazione prima casa: più tempo per trasferire la residenza

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Entrate: sospesi dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020 i termini degli adempimenti per mantenere l’agevolazione prima casa

L’Agenzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti circa l’agevolazione prima casa in riferimento al preciso momento che il nostro Paese sta vivendo a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

In particolare, sulla rivista telematica FiscoOggi viene formulata la seguente domanda da parte di un contribuente:

Per avere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, è vero che ci sarà più tempo per trasferire la residenza nel comune in cui si trova l’abitazione?

I chiarimenti delle Entrate

Tenuto conto della situazione in Italia rispetto al Coronavirus e delle difficoltà che le persone hanno nello spostarsi per la conclusione delle compravendite immobiliari, ai sensi dell’art. 24 del dl n. 23/2020 viene disposta la sospensione dei termini previsti dalla normativa sull’agevolazione “prima casa”.

Sospensione dei termini

Nel dettaglio, sono stati sospesi dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020 i termini entro i quali effettuare gli adempimenti necessari per mantenere i benefici prima casa o per usufruire del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa; i termini riprenderanno a decorrere dal 1° gennaio 2020.

E’ stato sospeso quindi il termine dei 18 mesi dall’acquisto della prima casa entro il quale il contribuente deve trasferire la residenza nel comune in cui si trova l’abitazione; analogamente, è stato sospeso il termine di un anno entro cui il contribuente che ha ceduto l’immobile acquistato con i benefici “prima casa”, nei 5 anni successivi alla stipula dell’atto, deve procedere all’acquisto di un altro immobile da destinare a propria abitazione principale.

Beneficio prima casa

L’agevolazione prima casa consente di avere, appunto, delle agevolazioni per chi vuole acquistare l’abitazione principale: pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto in presenza di determinate condizioni.

Nel dettaglio:

  • per chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) è prevista la riduzione dell’imposta di registro al 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile;
  • le imposte ipotecaria e catastale ognuna nella misura fissa di 50 euro;
  • per chi acquista direttamente dall’impresa costruttrice (con vendita soggetta a Iva) si ha riduzione dell’Iva dal 10% al 4%;
  • pagamento nella misura fissa di 200 euro per ciascuna imposta di registro, catastale e ipotecaria;
  • per acquisti per successioni o donazioni: si applicano imposta ipotecaria e catastale in misura fissa, ovvero 200 euro;
  • credito d’imposta: il bonus prima casa per i soggetti che vendono e riacquistano casa entro 12 mesi usufruendo delle agevolazioni, prevede la possibilità di sottrarre l’imposta da pagare con quella già pagata per l’acquisto della precedente abitazione.

I requisiti

I requisti che il richiedente dell’agevolazione deve avere, sono:

  • non possedere abitazioni in tutto il territorio nazionale per i quali si è fruito delle agevolazioni, oppure venderle entro 1 anno;
  • non essere proprietario di abitazione nello stesso Comune in cui si richiedono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa;
  • essere residente nel Comune in cui si acquista casa o vi stabilisca la residenza entro 18 mesi dall’acquisto agevolato o dimostri che la propria sede di lavoro è situata nel suddetto Comune;
  • non essere titolare di diritto d’uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nello stesso Comune in cui si richiede l’agevolazione sull’acquisto della prima casa.

 

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factus

 

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