Come mantenere l’agevolazione prima casa in caso di cambio di residenza
Il cambio di residenza all’interno dello stesso Comune non determina la decadenza dell’agevolazione prima casa. Requisiti ed agevolazioni
Nel 2015 ho acquistato un appartamento con i benefici “prima casa”, trasferendovi la residenza. Per motivi personali, ora devo trasferirla in un altro appartamento nello stesso comune. Perderò i benefici?
Questo il quesito posto da un contribuente sulla rivista telematica FiscoOggi dell’Agenzia delle Entrate.
Facendo riferimento al dpr 131/1986 (articolo 1, parte I, nota II-bis), il Fisco chiarisce che tra le condizioni necessarie per poter usufruire dell’agevolazione prima casa è che l’acquirente deve avere o deve stabilire entro 18 mesi dall’acquisto la propria residenza nel territorio del Comune in cui è ubicato l’immobile.
Tuttavia, può succedere di dover cambiare la residenza: ad esempio è necessario trasferirsi in un altro appartamento nello stesso Comune, in tal caso l’agevolazione prima casa non decade.
Requisiti ed agevolazioni prima casa
Quando si parla di “benefici prima casa” si intendono una serie di agevolazioni fiscali finalizzate a favorire l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale. Di seguito tutti i requisiti e le agevolazioni previste per chi compra l’abitazione principale.
Benefici
Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare con i benefici prima casa sono:
- imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (invece che 9%)
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro; imposta catastale fissa di 50 euro
Se, invece, si acquista da un’impresa con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare con i benefici prima casa sono:
- Iva ridotta al 4% (invece che 10%)
- imposta di registro fissa di 200 euro
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro
- imposta catastale fissa di 200 euro
Requisiti
L’agevolazione si applica quando:
- il fabbricato che si acquista appartiene a determinate categorie catastali:
- A/2 (abitazioni di tipo civile)
- A/3 (abitazioni di tipo economico);
- A/4 (abitazioni di tipo popolare
- A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
- A/6 (abitazioni di tipo rurale)
- A/7 (abitazioni in villini)
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi)
- il fabbricato si trova nel comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora
- l’acquirente rispetta determinati requisiti (non essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa)
Conseguentemente, le agevolazioni prima casa non sono ammesse, invece, per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali:
- A/1 (abitazioni di tipo signorile)
- A/8 (abitazioni in ville)
- A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici)
Ricordiamo, infine, che dal 1° gennaio 2016 tali agevolazioni sono riconosciute anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
In allegato la guida dell’Agenzia delle Entrate che illustra cosa fare quando si compra casa per poter usufruire delle agevolazioni legate alla prima abitazione; contiene chiarimenti su: imposta di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto sia tra privati sia tra imprese e privati.
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Clicca qui per scaricare la guida delle Entrate

Se mia moglie intende acquistare una piccola abitazione nella sua città d’origine, nella quale trasferirà la propria residenza (per assistenza dei genitori anziani e per vicinanza ai figli e nipoti), mentre il sottoscritto mantiene residenza, lavoro e benefici prima casa nella casa di cui è proprietario già da prima del matrimonio, la stessa può godere delle agevolazioni per la prima casa?
Per usufruire del beneficio prima casa in casa di nuovo acquisto occorre soddisfare i seguenti requisiti:
-l’immobile non deve essere accatastato A/1, A/8, A/9;
– l’immobile deve essere ubicato nel Comune di residenza della parte acquirente; se al momento del rogito la parte acquirente non risiede nel Comune ove è ubicato il bene, deve impegnarsi a stabilire la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto
– l’acquirente deve dichiarare nell’atto di compravendita di non essere titolare esclusivo (o in comunione con il coniuge) dei diritti di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione di altra casa nel Comune ove è ubicato l’immobile per il quale si chiedono le agevolazioni prima casa
– l’acquirente deve dichiarare nell’atto di non essere titolare, neppure pro quota (e neanche in regime di comunione legale) su tutto il territorio nazionale del diritto di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà di altra casa d’abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa
Salve, dovrei vendere la mia prima casa a maggio 2019 acquistata a luglio 2015 per acquistarne una da ristrutturare.
Il beneficio di prima casa può essere valido? se si per quanti anni sulla nuova casa ci sarà il vincolo di prima casa? per intenderci, essendo passati quasi 5 anni dalla prima, dovrò comunque attende altri 5 anni per vendere la nuova casa o il tempo restante del primo vincolo e cioe’ 14 mesi?
Ciao Niko,
ti ricordo che dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali (agevolazione “prima casa”) sono stati estesi anche al contribuente che è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a
condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
Pertanto, nell’atto di acquisto del nuovo immobile in regime agevolato (compravendita, atto di donazione o dichiarazione di successione) deve risultare l’impegno a vendere l’immobile già posseduto entro un anno. Se questo non avviene, si perdono le agevolazioni usufruite per l’acquisto del nuovo immobile e, oltre alla maggiori imposte e ai relativi interessi, si dovrà pagare una sanzione del 30%.
Per ulteriori approfondimenti puoi consultare la guida “GUIDA PER L’ACQUISTO DELLA CASA: le imposte e le agevolazioni fiscali” dell’Agenzia delle Entrate.
Acquisterò a maggio prima casa in un comune diverso dal’attuale. Cambierò la residenza nel nuovo comune, per quanto dovrò mantenerla nello stesso per mantenere il diritto alle agevolazioni?
Ciao Tobia,
la legge al riguarda non fornisce chiarimenti,
poiché ci sono diversi ed opposte interpretazioni
ti consiglieri di rivolgerti al tuo commercialista o all’Agenzia delle Entrate.
Salve. I miei genitori mi hanno donato nel 2016 un immobile a cui ho applicato il regime di prima casa (con relative agevolazioni), trasferendone la residenza.
Ora, per motivi di lavoro, vorrei acquistare un appartamento in un altro Comune (non sono ancora passati i 5 anni).
Vorrei chiedere se posso usufruire dei benefici prima casa (imposta di registro/catastale) anche per questo immobile (spostando la residenza) così da poter anche detrarre dalle tasse gli interessi passivi per l’accensione del mutuo. Purtroppo però il bene donato dove ho ora la residenza non posso venderlo perché ci vivono i miei genitori (ed io con loro).
Posso “trasferire” le agevolazioni prima casa sul nuovo acquisto?
Grazie mille
Ciao Emanuele,
è possibile “spostare” l’agevolazione prima casa, da un immobile ad un altro, ma entrambi devono essere necessariamente nello stesso Comune. Altrimenti il beneficio decade.
Nel tuo caso specifico inoltre non è possibile “trasferire” le agevolazioni in quanto non puoi vendere l’abitazione dove vivono i tuoi genitori.
Ti consiglio comunque di consultare il tuo commercialista e poi chiedere direttamente ad un ufficio delle Entrate. Solo loro, analizzando il caso nel dettaglio, potranno consigliarti al meglio.
Inoltre per maggiori delucidazioni puoi consultare un nostro articolo di riferimento sul tema al seguente link.
Salve,
Ho acquistato una prima casa in luglio 2018 dove attualmente ho la residenza. Adesso devo cambiare residenza e trasferirla in un altro comune/regione per alcune settimane, dopo di che potrei ritrasferirla nuovamente in quella attuale….perderei il diritto prima casa?
Grazie
Saluti
Gabriele
Ciao Gabriele,
in base a quanto hai descritto, sì dovresti perdere il diritto prima casa.
Al riguardo ti consigliamo la lettura di un nostro articolo di approfondimento sul tema.
Mia figlia, col Piano Casa, ha ottenuto dal Comune il permesso di ristrutturazione e ampliamento della sua Prima casa, da lei abitata da molti anni.
Nel momento in cui ha fatto il contratto con la ditta per l’inizio dei lavori, non potendo abitarvi (oltre ad altro, fogne fuori uso e diverse condotte dell’acqua rotte con i lavori di fondazioni ecc.) ha cambiato residenza presso la nostra abitazione di noi genitori, fino alla fine dei lavori.
Può usufruire delle agevolazioni IVA 4% ed altro per i lavori nella sua prima casa?
Ciao Tommaso,
uno dei requisiti per accedere alle agevolazioni prima casa, e quindi anche dell’IVA al 4%, è che “l’immobile deve essere ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisca, entro 18 mesi dall’acquisto, la propria residenza”.
Pertanto se (ri)sposta la residenza nell’immobile, entro 18 mesi, può sicuramente beneficiare dell’IVA al 4%.
Al riguardo ti consiglio la lettura di un nostro articolo di approfondimento in cui viene chiarita la differenza tra prima casa ed abitazione principale.
Buongiorno,
ho comprato 3 anni fa un appartamento beneficiando del bonus prima casa, da allora vi risiedo. Ora sono sposata in regime di separazione dei beni, mio marito può acquistare un appartamento e beneficiare del bonus prima casa? Io posso prendere residenza nella sua nuova casa (comune differente) e affittare la mia senza perdere i requisiti di prima casa?
Grazie
Giulia
Ciao Giulia,
per beneficiare delle agevolazioni prima casa un requisito previsto dalla normativa vigente prevede de che:
“l’immobile deve essere ubicato nel territorio del comune in cui egli ha la residenza oppure dove si impegna a stabilire entro 18 mesi, dalla data di apertura della successione, la propria residenza, oppure dove svolge la propria attività”.
Se siete in regime di separazione patrimoniale tuo marito può acquistare un immobile (che sarebbe di sua proprietà esclusiva) e, spostandovi la residenza, beneficiare dell’agevolazione prima (non avendone mai usufruito).
Per quanto riguarda la tua pozione la norma non prevede un “tempo” massimo in cui mantenere la residenza nell’immobile oggetto di agevolazione. Il mio consiglio in ogni caso è quello di mantenere la residenza nell’immobile fin quando si gode dell’agevolazione prima casa, qualora non fosse possibile, ti consiglierei di chiedere direttamente un parere all’ufficio delle Entrate della tua zona prima di spostare la residenza.
Buongiorno,
ho acquistato casa a fine febbraio, ma a causa di ritardi nella ristrutturazione determinati dall’emergenza coronavirus per qualche mese ancora non mi sarà possibile trasferirvi la residenza. Nel frattempo, essendo in scadenza il contratto di affitto della mia attuale abitazione, pensavo di prendere temporaneamente la residenza presso casa dei miei genitori (che vivono in un comune diverso dal mio) per poi trasferirla nella casa nuova a fine estate, una volta ultimati i lavori. Mi è possibile farlo senza perdere le agevolazioni per la prima casa?
Grazie
Stella
Ciao Stella,
dato che nella fase emergenziale alcune vincoli e scadenze relativi alla prima casa sono stati prorogati io credo che potrebbe farlo.
Tuttavia le consiglio di chiedere all’Agenzia delle Entrate perché al momento non vi sono circolari esplicative in materia.
Buongiorno, ho acquistato la casa 2 anni e mezzo fa, ora avrei necessità di spostare il domicilio in un altra città lasciando invariata la residenza, è possibile farlo senza perdere le agevolazioni sulla prima casa? grazie
Ciao Matteo,
sì il domicilio non influisce sull’agevolazione.