Home » Notizie » Bonus edilizi » Cessione del credito: cos’è, come funziona e quali banche?

Cessione del credito

Cessione del credito: cos’è, come funziona e quali banche?

Tempo di lettura stimato: 6 minuti

La cessione del credito è un accordo tramite cui il cedente trasferisce al cessionario il suo credito verso un debitore. Scopri come funziona e quali banche accettano la cessione del credito

La cessione del credito, inserita nel decreto rilancio del 2020, è l’istituto giuridico che prevede la cessione del credito d’imposta derivante dalle detrazioni fiscali a soggetti terzi come intermediari finanziari, banche e ditte appaltatrici. Si tratta di un accordo attraverso cui puoi trasferire il diritto su un credito di diversa natura a un terzo, autorizzandolo a riscuotere la somma nei confronti del debitore. Nel corso del tempo la normativa sulla cessione del credito ha subito svariate modifiche che bisogna considerare necessariamente per poter continuare a godere dei benefici fiscali previsti. Per gestire le pratiche in maniera corretta senza il rischio di commettere errori che possano seriamente pregiudicare le agevolazioni puoi usare il software che ti guida “step by step” ai controlli per il visto di conformità e per la cessione del credito.

Cessione del credito cos’è

Come abbiamo detto, la cessione del credito è un accordo contrattuale attraverso il quale si trasferisce il diritto di credito di un soggetto (definito cedente) ad un acquirente terzo (il cessionario) che lo acquista ad un determinato prezzo, per poi procedere alla riscossione nei confronti del debitore (il ceduto).

Dunque, i soggetti interessati nella cessione del credito sono:

  • il ceduto è il debitore, ossia colui al quale il cessionario chiederà di saldare il credito acquisito;
  • il cedente è colui che ha il diritto su un credito;
  • il cessionario è colui che acquisisce il credito e lo gestisce (solitamente si tratta di una banca).

Cessione del credito: tipologie

La cessione del credito può essere di 2 tipi:

  • cessione pro soluto: si verifica quando il creditore che cede il credito garantisce al cessionario soltanto la sua esistenza, senza dare garanzie relative al fatto che il debitore ne provveda effettivamente al pagamento. In questo caso, quindi, il rischio dell’inadempimento passa al cessionario;
  • cessione pro solvendo: si verifica quando il creditore cedente deve garantire l’esistenza del credito ceduto ma anche la solvibilità del debitore. Se il debitore ceduto non provvede al pagamento, il cessionario ha diritto di rivalersi sul cedente.

Come funziona la cessione del credito?

La cessione dei crediti consiste nella possibilità in capo al beneficiario di una detrazione fiscale di cedere, dietro opportuno corrispettivo, il credito maturato a seguito del sostenimento di una spesa per lavori edilizi agevolati. In sostanza, il contribuente sostiene una spesa per lavori edilizi e matura un credito Irpef (o Ires in alcuni casi), in una percentuale prestabilita rispetto alla spesa sostenuta.

Il contribuente può utilizzare il credito in maniera diretta, compensando le proprie imposte nei confronti del fisco oppure può scegliere di cedere il suo credito a una terza persona. In questo caso, il contribuente è detto cedente e il soggetto che riceve il credito è detto cessionario.

L’art. 121 dl 34/2020 ha dato la possibilità di cedere il credito a chiunque, anche alle banche o agli istituti di credito. Inizialmente era possibile procedere ad un numero illimitato di cessioni; successivamente, a seguito del dl antifrodi del novembre 2021 e della legge di Bilancio 2022, il numero di cessioni è stato fortemente ridimensionato e sono subentrate anche cessioni qualificate.

Chi effettua la cessione del credito?

Come abbiamo appena descritto nei paragrafi precedenti, la cessione del credito così come per lo sconto in fattura sono disciplinate dall’art. 121 del dl 34/2020, meglio conosciuto come decreto rilancio.

Tuttavia, dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tale articolo è stato soggetto a numerose modifiche. Si è passati da una cessione libera nei confronti di più cessionari a una cessione limitata fino a un massimo di 5, fino ad arrivare al blocco sostanziale di tale meccanismo dovuto dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dl 11/2023.

In sostanza, è possibile utilizzare della cessione del credito e dello sconto in fattura solo se entro la data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (16 febbraio 2023) del decreto blocca cessioni risultino presentate la CILA-S e la delibera assembleare. In caso contrario sarà possibile optare solo per la detrazione diretta. Infine, la Legge 38/2023 di conversione del dl 11/2023 ha previsto che tale limitazione non venisse applicata al bonus barriere architettoniche.  

Cessione del credito: responsabilità solidale

Si parla di responsabilità solidale quando più soggetti risultano debitori nei confronti di un creditore, che può esigere l’intero pagamento sia da qualsiasi debitore, indifferentemente e secondo la propria volontà. La legge 38/2023 di conversione del dl 11/2023 introduce una serie di documenti per l’esonero della responsabilità dei cessionari. In particolare, l’art. 1 comma 1 lett. b) prevede che il concorso nella violazione e la conseguente responsabilità in solido sono in ogni caso escluse per i cessionari che siano in possesso dei seguenti 11 documenti:

I soggetti cessionari dei crediti d’imposta e delle detrazioni per interventi edilizi possono utilizzare la piattaforma dell’Agenzia delle entrate. Devono accedere tramite area autenticata del sito e nello specifico accedere alla “piattaforma cessione crediti”. In questa sezione dedicata possono visualizzare i crediti ricevuti, accettarli o rifiutarli ed effettuare le operazioni consentite dalle disposizioni vigenti. Accedere alla piattaforma è semplice, basta autenticarsi e seguire il percorso “Servizi – Agevolazioni” e cliccare sul collegamento Piattaforma Cessione Crediti.

Superbonus, SuperSismabonus 110%, ecobonus, bonus ristrutturazione, bonus colonnine elettrice e fotovoltaico sono tutte iniziative in cui è prevista la cessione del credito. Tuttavia, se da un lato la legge lo prevede, dall’altro, per richiederlo, è necessaria una banca che lo accetti.

Attualmente sono diversi gli istituti di credito che, anche dopo le limitazioni poste a febbraio 2023 con il decreto blocca cessioni, hanno deciso di mantenere tra i loro servizi anche quelli della cessione del credito o di riattivarlo. Ecco quali sono:

  • BPER Banca: il valore stanziato ammonta a 630 milioni di euro destinato al processo di recupero dei crediti fiscali associati al Superbonus e ad altre iniziative di riqualificazione energetica;
  • Intesa Sanpaolo: dopo una fase di sospensione dovuta al completamento delle pratiche dell’anno precedente, la piattaforma Deloitte è stata nuovamente aperta per le richieste. Attualmente, sono disponibili due opzioni: cessione del credito (in relazione all’avanzamento dei lavori edili) e liquidità (per il completamento delle attività edilizie). I crediti d’imposta accettati riguardano il superbonus, l’ecobonus al 65% e il bonus ristrutturazioni;
  • Poste Italiane (da ottobre 2023): è attivo per i beneficiari originari del credito d’imposta (noti come prime cessioni) e si riferisce alle quote annuali a partire dal 2024 per crediti maturati nel 2023 o rate residue di spese sostenute in anni precedenti. L’importo massimo cedibile è di 50.000 euro per cliente con un limite complessivo di 150.000 euro, considerando tutte le cessioni effettuate con Poste Italiane a partire dal settembre 2020;
  • Sparkasse: accetta la cessione del credito stanziando oltre 20 milioni di euro a maggio per finanziare crediti d’imposta maturati attraverso il Superbonus e altri incentivi edilizi. È possibile aderire alla cessione del credito per importi da 10.000€ a 500.000€, previa condizione di essere correntisti con una storia creditizia consolidata presso la banca;
  • Unicredit: ha comunicato anticipatamente ai suoi correntisti l’apertura per il 2023 della cessione del credito attraverso la società EBS Finance. Questa iniziativa consente di recuperare gli investimenti e i crediti fiscali legati a lavori già eseguiti. La cessione del credito è disponibile per i clienti che hanno crediti da sconto in fattura, spese del 2022 e investimenti tra 10.000 euro e 600.000 euro, inclusi superbonus, bonus casa, eco-sismabonus e altre iniziative di riqualificazione energetica.

Cessione del credito: tutte le novità

Per rimanere sempre aggiornato sulla cessione del credito ti suggerisco di approfondire i seguenti argomenti:

usbim-superbonus
usbim-superbonus

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *