CAM per verde pubblico: tutte le novità sul piano del verde
Ecco le novità sui nuovi criteri ambientali minimi per il verde pubblico. Cos’è il piano del verde, cosa contiene e quali sono gli obiettivi
I criteri ambientali minimi sono dei requisiti ambientali volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore lungo l’intero ciclo di vita dell’opera. Il dm 23 giugno 2022 stabilisce per i piani di manutenzione delle opere pubbliche nuovi criteri ambientali minimi e l’obbligo per il progettista di archiviare la documentazione tecnica riguardante l’edificio nella sua rappresentazione BIM, così da ottimizzare la gestione dell’opera e gli interventi di manutenzione.
Nello specifico, il provvedimento prevede che tra i documenti da elaborare e archiviare ci sia anche il piano di gestione e irrigazione del verde (o piano del verde) che ha lo scopo di salvaguardare il verde urbano e di programmare l’attività manutentiva con una visione strategica di medio-lungo periodo. Per elaborare il documento puoi utilizzare un software piano di manutenzione sempre aggiornato a tutte le nuove indicazioni normative.
Per rispondere, invece, ai criteri di archiviazione e condivisione, ti suggerisco di utilizzare un software archiviazione piano di manutenzione dotato di una piattaforma cloud e di un apposito template con cui puoi archiviare e raccogliere in un fascicolo digitale tutta la documentazione relativa al piano di manutenzione dell’opera; utilizzando il software puoi sfruttare anche una pratica check-list per la verifica del raggiungimento dei livelli prestazionali ambientali previsti dai CAM 2022.
Cosa sono i criteri ambientali minimi
I criteri ambientali minimi, obbligatori per legge in tutti gli appalti pubblici (come previsto dal dlgs n. 50/2016 che ne ha reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti), sono fondamentali per lo sviluppo economico orientato verso la sostenibilità. Si tratta di requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti ad individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenendo conto della disponibilità di mercato.
CAM verde pubblico: cosa sono
Il decreto sui CAM verde pubblico aggiorna le norme per lo sviluppo sostenibile degli appalti verdi e riguarda specificamente l’affidamento del “Servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente, servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico (revisione del precedente CAM-DM 13 dicembre 2013)”.
I CAM sul verde pubblico riguardano:
- il servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente;
- il servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico;
- la fornitura di prodotti per la gestione del verde.
Pur non contemplando tutte le diverse attività che possono essere oggetto delle gare d’appalto relative al verde pubblico, il decreto dà indicazioni circa quelle principali che devono essere svolte per la sua gestione, in tutte le tipologie di gare di appalto, anche in quelle che riguardano solo l’affidamento di singoli servizi.
CAM verde pubblico, quali sono gli obiettivi
I criteri ambientali minimi verde pubblico hanno l’obiettivo di incrementare e valorizzare il patrimonio del verde pubblico, in considerazione dei noti ed importanti benefici che ne conseguono sulla salute umana e sull’ambiente.
Si tratta di un approccio sistematico, integrato ed innovativo alla gestione del verde, inteso sia come manutenzione dell’esistente e sua valorizzazione, sia come realizzazione del nuovo, con una visione proiettata sul lungo termine; il tutto tenendo conto delle indicazioni che nel corso degli anni sono emerse dalle norme e dai piani elaborati, sia dal Parlamento, sia da vari organismi istituzionali ed enti di ricerca.
Infatti i CAM, oltre agli obiettivi specifici, perseguono gli obiettivi ambientali strategici definiti all’interno del piano quali:
- efficienza e risparmio nell’uso delle risorse;
- riduzione dell’uso di sostanze pericolose;
- riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti.
Affinché gli obiettivi ambientali promossi dai criteri ambientali minimi siano raggiunti e i benefici derivanti dal patrimonio verde siano massimizzati, è essenziale che le stazioni appaltanti (in particolare le amministrazioni comunali) siano in possesso e applichino concretamente strumenti di gestione del verde pubblico come:
- il censimento del verde;
- il piano del verde;
- il regolamento del verde pubblico e privato;
- il bilancio arboreo.
Questi strumenti rappresentano la base per una corretta gestione sostenibile del verde urbano.
Censimento del verde
L’attività di censimento prevede una ricerca e differenziazione minuziosa di tutti gli elementi del verde volta ad una completa tracciabilità e gestione delle aree. Per i Comuni superiori ai 25 000 abitanti (e dal 2021 con popolazione superiore ai 15.000 abitanti) si procede a censire anche le alberature.
In particolare, il censimento del verde rappresenta lo strumento fondamentale per la corretta pianificazione di nuove aree verdi, per la programmazione del servizio di manutenzione del verde, per la progettazione degli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente e per la stima degli investimenti economici necessari al mantenimento e potenziamento della funzionalità del patrimonio verde.
Questo strumento deve essere supportato dalla costituzione di una banca dati di conoscenze e informazioni (geo referenziate), senza la quale risulterebbe difficile predisporre interventi efficaci di pianificazione e gestione del verde urbano. Per attuare una pianificazione strategica del verde urbano in un’ottica di riqualificazione territoriale e di miglioramento della gestione è necessario partire, quindi, dalla valutazione del patrimonio pubblico esistente, del contesto e delle risorse presenti sul territorio, proseguendo poi con la redazione del piano del verde.
Che cos’è il piano del verde?
Il piano del verde rappresenta lo strumento integrativo della pianificazione urbanistica generale che, in base alle esigenze specifiche del territorio, stabilisce:
- gli obiettivi previsti in termini di miglioramento dei servizi ecosistemici;
- gli interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano a lungo termine;
- le risorse economiche da impegnare;
- le modalità di monitoraggio degli obiettivi raggiunti (previsti dal piano stesso) e coinvolgimento delle comunità locali.
Per comprendere meglio il piano del verde, ti consiglio di approfondire piano di gestione e irrigazione delle aree verdi.
Come creare il piano di gestione e irrigazione delle aree verdi
Il piano di gestione e irrigazione delle aree verdi è un documento di previsione e programmazione delle attività annuali di controllo e di gestione del verde pubblico, espressamente previsto dai CAM edilizia 2022. Per creare il piano di gestione e irrigazione del verde puoi utilizzare un software piano di manutenzione che risponde con precisione alle nuove disposizioni.
Il dm 23 giugno 2022, oltre a stabilire nuovi criteri ambientali minimi per i piani di manutenzione delle opere pubbliche, prevede anche l’obbligo di archiviazione nella loro rappresentazione BIM; con il software archiviazione piano di manutenzione hai a disposizione uno spazio cloud e un apposito template per archiviare in un fascicolo digitale tutta la documentazione tecnica sulla manutenzione e coordinarla con il modello BIM in formato IFC.

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