Bonus verde, cosa è agevolabile e cosa non lo è
Da Assofloro Lombardia le istruzioni d’uso sul bonus verde: chi può usufruirne, quali gli interventi agevolabili e non, come pagare e cosa scrivere in fattura
Al fine di fornire ai contribuenti i chiarimenti necessari alla corretta applicazione del bonus verde, Assofloro Lombardia ha presentato all’Agenzia delle Entrate un’istanza di consulenza giuridica.
In pratica, ha formalmente sottoposto alle Entrate una serie di quesiti accompagnati da una propria soluzione interpretativa, supportata dai professionisti. L’obiettivo è di consentire agli operatori di adeguare il proprio comportamento ed evitare contestazioni di carattere tributario.
Attraverso la risposta dell’Agenzia delle Entrate all’Istanza presentata, vengono fornite indicazioni operative sulle modalità di accesso e di utilizzo della detrazione, che costituiscono punto di riferimento ufficiale.
Indicazioni applicative Assofloro
Bonus verde
Istituito dalla legge di Bilancio 2018 (legge 205/2017), il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36%, a partire dal 1° gennaio 2018, delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018 circa gli interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, fino ad un limite massimo di 5.000 euro per unità immobiliare.
L’agevolazione è fruibile senza che sia collegata ad una ristrutturazione edilizia e senza alcun titolo abilitativo.
Chi può usufruire dell’agevolazione?
Beneficiari della detrazione sono tutti coloro, sia privati che condomini, che possiedono un’unità immobiliare ad uso abitativo (proprietari, nudi proprietari e titolari di altri diritti reali), nonché coloro che detengono l’unità immobiliare abitativa con un titolo idoneo (locazione e comodato).
Sono pertanto esclusi dall’agevolazione gli immobili di nuova costruzione, uffici, negozi, magazzini.
Nel caso di interventi su parti condominiali, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata versata al condominio entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Che cosa è agevolabile?
Sono agevolabili le spese riguardanti la sistemazione a verde, ex novo o di radicale rinnovamento, di:
- aree scoperte private di edifici esistenti;
- unità immobiliari;
- pertinenze o recinzioni;
- impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e giardini pensili;
- sistemazione di giardini di interesse storico.
Sono, inoltre, agevolabili anche le spese di progettazione e manutenzione relative all’esecuzione dei precedenti interventi.
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che gli interventi devono essere di natura straordinaria, con la conseguenza che sono agevolabili le opere che s’inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel rinnovamento dell’esistente, quindi anche la fornitura di piante e arbusti, anche in vasi mobili (se detta collocazione rientra in un intervento più ampio di sistemazione a verde di immobile residenziale).
Che cosa non è agevolabile?
Sono esclusi dalla detrazione:
- le spese per la manutenzione ordinaria annuale (esempio, potatura
siepe, rasatura prato, etc) di giardini preesistenti (sia privati che
condominiali) - i lavori eseguiti in economia e il semplice acquisto di
vasi per il balcone
Interventi che rientrano nell’agevolazione
- sistemazione del verde (giardini, giardini pensili, terrazzi e balconi (anche condominiali);
- installazione o rifacimento di impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- recupero del verde di giardini di interesse storico;
- fornitura di piante e arbusti e loro messa a dimora;
- riqualificazione di prati (con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro);
- spese di progettazione;
- lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e giardini.
Quali sono gli importi in gioco
- spese sostenute dal 41° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 (vale la data del bonifico o il pagamento entro il 31/12/2018);
- detrazione Irpef pari al 36%;
- limite massimo agevolabile 5.000 euro (compreso Iva);
- ripartizione della detrazione in 10 quote annuali costanti e di pari importo;
- cumulabile su più immobili (bonus cumulabile per interventi su diversi immobili di proprietà; il bonus può spettare anche più volte con distinti limiti di spesa).
Cosa indicare in fattura
Inserire nella fattura la seguente dicitura:
In ottemperanza alla Legge 205 del 2017 art.1 comma 12-15
Per la fruizione della detraibilità del 36%
Come procedere con i pagamenti
Per fruire del bonus è necessario eseguire i pagamenti con strumenti idonei a consentire la tracciabilità, come ad esempio:
- bonifico ordinario;
- assegni (bancari e/o postali);
- bancomat;
- carte di credito.
Alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Nel documento, inoltre, sono riportati alcuni importanti chiarimenti già forniti dall’Agenzia delle Entrate:
- nel caso di lavori eseguiti presso condomini, qualora rientrino nella detrazione fiscale si applica la ritenuta del 4%. Non si applica la ritenuta dell’8% da parte degli istituti di credito per i prestatori d’opera;
- si rendono applicabili le disposizioni indicate nell’art. 16-bis dpr 917/1986 (TUIR), le quali stabiliscono la riduzione del bonus al 50% per gli interventi realizzati su immobili utilizzati in modo promiscuo;
- nel caso di interventi sia su parti comuni che su parti private (anche dello stesso edificio), il bonus raddoppia, e ne spetta uno (di 5.000 euro) per il lavoro sul giardino privato e l’altro (per il medesimo importo) con riferimento alla quota di spesa imputabile per gli interventi sul giardino condominiale.
Clicca qui per scaricare le indicazioni operative Assofloro Lombardia

Sulle fatture per il Bonus Verde, è applicabile l’ IVA al 10% ?
L’Iva al 10% è applicabile in edilizia in caso di lavori di manutenzione (sia ordinaria che straordinaria), quando sono soddisfatte alcune condizioni. Prescinde dalla questione bonus verde. Se gli interventi sono configurabili come interventi edilizi di manutenzione, alla manodopera è applicabile Iva al 10% (per le forniture occorre tenere presente la questione dei beni significativi).