Bonus vacanze: aggiornata la guida delle Entrate
Fino al 31 dicembre 2021 si può spendere il “tax credit” anche presso le agenzie di viaggio e i tour operator per i servizi resi in Italia
L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida con le istruzioni per richiedere e utilizzare il bonus vacanze, previsto dal decreto Rilancio e prorogato dalla legge milleproroghe per tutto il 2021.
Ricordiamo che il bonus spetta nella misura massima di 500 euro, da utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi
L’aggiornamento della guida
L’ulteriore novità, introdotta con il decreto “Sostegni-bis” (Dl n. 73/2021), è la possibilità di spendere il bonus non solo nelle strutture che svolgono attività turistico ricettiva, agriturismi e bed & breakfast abilitati a livello nazionale e regionale, ma anche per il pagamento di “pacchetti” offerti da agenzie di viaggi e tour operator. L’unico vincolo è che il servizio acquistato sia reso all’interno del territorio nazionale, come previsto dal decreto Rilancio.
Il vademecum ricorda che il bonus, richiesto entro il 31 dicembre 2020, può essere utilizzato, una sola volta, tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da un solo fornitore e vanno documentate da fattura o documento commerciale o, per il solo anno 2020, da scontrino/ricevuta fiscale, nei quali sia indicato il codice fiscale del componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus vacanze.
Il calendario del bonus
Il Bonus vacanze può essere richiesto e utilizzato sul territorio nazionale dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 da uno dei componenti del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto che lo richiede.
Il bonus può raggiungere un importo massimo di:
- 500 euro nel caso delle famiglie composte da almeno 3 persone;
- 300 euro per le famiglie composte da 2 persone;
- 150 euro in caso di nuclei familiari composti da una sola persona.
Il perimetro dell’agevolazione
Per fruire del bonus le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una sola struttura ricettiva e vanno documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus.
Ricordiamo che l’agevolazione, rivolta ai nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 40.000 euro, è destinata al pagamento di servizi offerti in Italia da:
- imprese turistico-ricettive;
- agriturismi;
- bed&breakfast;
- pacchetti offerti da agenzie di viaggi e tour operator.
L’app IO per richiedere e attivare il bonus
Per richiedere l’agevolazione, il cittadino deve installare ed effettuare l’accesso a IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA S.p.A.
Una volta entrati nell’app, a cui si accede mediante l’identità digitale SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0), il contribuente potrà richiedere il bonus dopo aver verificato di averne diritto (se ha, cioè, una Dichiarazione sostitutiva unica – DSU – in corso di validità, da cui risulti un indicatore ISEE sotto la soglia di 40.000 euro).
In caso positivo otterrà un codice univoco e un QR-code che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. Per poter accedere al bonus è quindi importante:
- assicurarsi di avere presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE;
- dotarsi di una identità digitale SPID, se non si è già in possesso di una Carta d’Identità Elettronica abilitata per l’accesso all’app IO (versione CIE 3.0);
- installare sul proprio smartphone l’app dei servizi pubblici.
Come si utilizza
Il bonus viene utilizzato in due forme:
- l’80% dell’agevolazione, infatti, viene attribuita ad uno qualunque dei componenti della famiglia sotto forma di sconto diretto, al momento del pagamento del servizio turistico presso la struttura ricettiva prescelta;
- il restante 20% sarà portato in detrazione dalle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, dallo stesso soggetto che ha utilizzato lo sconto e che quindi dovrà essere l’intestatario della fattura, del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore del servizio turistico.
Il codice univoco per spendere il bonus
Al momento del pagamento dell’importo dovuto, da effettuare esclusivamente presso la struttura turistica, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco generato dall’app IO o esibire il relativo QR-code.
Oltre al codice, il Bonus visualizzato nell’app include anche il riepilogo dei seguenti dati: l’importo dello sconto e quello del beneficio fiscale, l’elenco di tutti i componenti del nucleo familiare a cui è attribuito il Bonus e il periodo entro cui è possibile utilizzarlo.
Per riscuotere il Bonus, la struttura ricettiva dovrà verificarne la validità inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto in una procedura web dedicata, disponibile nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In caso di esito positivo del riscontro, il fornitore può confermare a sistema l’applicazione dello sconto e da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata.
Il recupero dello sconto per la struttura turistico-ricettiva
Il fornitore recupera lo sconto effettuato sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato, a partire dal giorno lavorativo successivo alla conferma dello sconto, in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo oppure potrà essere ceduto a terzi, anche diversi dai propri fornitori, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.
Clicca qui per scaricare la guida sul bonus vacanze

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