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Bonus ristrutturazione balconi

Bonus ristrutturazione balconi: cos’è, come funziona, come accedere e quando scade

Per ristrutturare il balcone è possibile usufruire di un’agevolazione finanziaria apposita inserita all’interno dell’ampia categoria conosciuta come bonus ristrutturazione.

Il bonus ristrutturazione balconi si può rilevare davvero utile quando, ad esempio, questi risultino rovinati a causa di infiltrazioni e agenti atmosferici. O anche quando si vuol procedere alla sostituzione di parapetti e ringhiere. O addirittura per realizzare il balcone da zero.

In quanto inquadrato nel bonus ristrutturazione, il bonus ristrutturazione balconi ha scadenza nel 2024 e l’attuale misura della detrazione d’imposta è del 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di € 96.000 di importo totale.

Anche per questo bonus è possibile fruire della detrazione d’imposta, o si può optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito d’imposta.

Vediamo come funziona e quali sono le procedure per ottenerlo.

Prima di entrare nello specifico dell’agevolazione, ti consiglio uno strumento utile per seguire correttamente tutte le nuove regole sui bonus edilizia:

Come funziona il bonus balconi?

Come detto, il bonus balconi consiste in una detrazione del 50% delle spese sostenute per realizzare o ristrutturare il balcone.

La detrazione si può richiedere al momento della trasmissione della dichiarazione dei redditi alle Entrate. Il rimborso avviene tramite 10 rate di pari importo, che vengono rilasciate a partire dall’anno successivo a quello in cui sono dichiarate le spese.

Se un contribuente effettua i lavori nel 2022 e li dichiara nel 2023, potrà fruire del rimborso dal 2024. Ricordiamo che si può fruire del bonus fino alla propria capienza fiscale.

Ricordiamo che è anche possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura.

Come accedere al bonus ristrutturazione balconi 2022?

Per usufruire del bonus ristrutturazione balconi è necessario che il pagamento dei lavori sia effettuato mediante bonifico parlante postale o bancario, sul quale risultano essere indicati:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis TUIR)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • numero e data della fattura.

Effettuate le opere e relativi pagamenti, occorre aver cura della documentazione da presentare al professionista abilitato od al CAF in sede di dichiarazione dei redditi.

Più precisamente è obbligatorio conservare:

  • ricevuta del bonifico
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni e materiali, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Bonus balconi 2022: quali sono gli interventi ammessi

Le opere ammesse al bonus ristrutturazioni:

  • realizzazione di un balcone
  • rifacimento del balcone avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione
  • trasformazione da balcone a veranda.

La normativa della detrazione si modifica nel caso del condominio.

In questa situazione infatti, qualunque intervento sul balcone, sia ordinario che straordinario, fa scattare il diritto alla detrazione.

In proposito è utile ricordare che il testo unico sull’edilizia (dpr 380/01) definisce manutenzione ordinaria i lavori volti alla riparazione, al rinnovamento e alla sostituzione delle finiture esterne degli edifici, purché ne siano conservati i caratteri originari.

Rientrano perciò in questa categoria gli interventi su ringhiere o parapetti dei balconi, così come il rifacimento della pavimentazione e il ripristino di tinteggiatura, intonaci e rivestimenti delle facciate con materiali aventi le stesse caratteristiche di quelli precedenti.

Questi interventi di manutenzione ordinaria non necessitano di permessi di ristrutturazione come ad esempio CILA e SCIA.

Al contrario, gli interventi di ristrutturazione o rifacimento parziale del balcone che introducono elementi di novità rispetto alla struttura preesistente vanno considerati manutenzione straordinaria.

Ristrutturazione balconi, il bonus facciate

Per ristrutturare i balconi è possibile valutare anche il bonus facciate – detrazione fiscale del 60% su tutti i lavori effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio, cioè sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno). Per approfondire ti consiglio di leggere anche l’articolo: bonus facciate, tutto quello che devi sapere.

Infatti il rifacimento dei balconi è sempre ammissibile alla detrazione se fa parte di una ristrutturazione più vasta, ad esempio il rifacimento facciata dell’edificio.

Tuttavia, per accedere al bonus facciate, l’edificio deve trovarsi in zona A o B.

Il bonus facciate, come chiarito dall’Agenzia delle Entrare: “spetta anche per le spese sostenute per il rifacimento della copertura del piano di calpestio del balcone e per la sostituzione dei pannelli in vetro che costituiscono le pareti perimetrali del balcone, trattandosi di elementi costitutivi del balcone stesso”.

Sono inoltre ammessi a detrazione la tinteggiatura dell’intelaiatura metallica che sostiene i pannelli in vetro, la tinteggiatura e stuccatura della parete inferiore del balcone ed anche i costi di progettazione, perizie e sopralluoghi dei tecnici.

Bonus balconi: beneficiari

Per i lavori di ristrutturazione dei balconi le detrazioni non sono solo per i proprietari di casa. Infatti anche le attività con una sede commerciale o produttiva possono beneficiarne.

 

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