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Bonus ristoranti 2022: al via le domande dal 22 novembre

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Francesca Ressa
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Contributi a fondo perduto per ristoranti, bar, piscine e catering: ecco le istruzioni ed il modello per la presentazione della domanda

Sta per partire il bonus ristoranti 2022, dopo la pubblicazione del decreto attuativo dell’incentivo istituito dalla Legge di Bilancio 2022, al fine di sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.

I titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e di organizzazione di cerimonie che nel 2021 hanno registrato una riduzione dei ricavi di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019 possono richiedere i contributi destinati a questi settori in difficoltà, previsti dal decreto Sostegni bis (dl n. 73/2021). Si tratta di un contributo a fondo perduto, pari al massimo al 70% delle spese totali ammissibili e fino a 30.000 euro per ogni singola impresa.

A tal riguardo l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento del 18 novembre 2022 che detta le regole per la presentazione della domanda.

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Bonus ristoranti 2022, cos’è

L’articolo 1, comma 2-bis, del decreto legge n. 73/2021, ha previsto l’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti in alcuni settori economici (ristorazione, bar e altri settori in difficoltà) particolarmente danneggiati dall’emergenza da Covid-19. Si tratta delle imprese operanti nei seguenti settori:

  • ristorazione,
  • gelaterie e pasticcerie,
  • bar,
  • catering e organizzazione di feste e cerimonie,
  • piscine.

Successivamente, il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 dicembre 2021 ha individuato i soggetti beneficiari del fondo e la modalità di determinazione dell’ammontare dell’aiuto.

Le risorse finanziarie stanziate ammontano a 40 milioni di euro.

Al termine della presentazione delle istanze, viene effettuata la ripartizione delle risorse finanziarie tra i soggetti in possesso dei requisiti e che hanno validamente presentato l’istanza, con la seguente modalità:

  • il 70% delle risorse finanziarie, in egual misura tra tutti i beneficiari;
  • in aggiunta, il 20% delle risorse finanziarie, in egual misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400.000 euro;
  • in aggiunta, il 10% delle risorse finanziarie, in egual misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1.000.000 di euro.

Il contributo è riconosciuto nei limiti della capienza residua del massimale di aiuto; è erogato mediante accredito sul conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al richiedente.

Provvedimento AE 18 novembre 2022, le istruzioni

Il provvedimento di novembre contiene le istruzioni per il riconoscimento del contributo a fondo perduto e l’approvazione del modello Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà (scaricabile in allegato).

Chi può accedere al bonus

Possono richiedere il contribuito le imprese che rispettano i seguenti requisiti:

  • esercitano come attività prevalente una di quelle individuate dai codici ATECO 2007:
    • 56.10 (ristoranti),
    • 56.30 (bar),
    • 93.11.2 (gestione di piscine),
    • 56.21 (catering per eventi),
    • 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie);
  • hanno subito nell’anno 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019 (per le imprese costituite nel corso del 2020 la riduzione da dover considerare, del 40%, è determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 rispetto all’ammontare medio mensile dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita Iva);
  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda e devono avere sede legale o operativa ubicata in Italia.

Calcolo ed erogazione del contributo

Il bonus è pari al massimo al 70% delle spese totali ammissibili e fino a 30.000 euro per ogni singola impresa; trascorso il termine per la presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate suddividerà i finanziamenti disponibili per il contributo stabiliti dal dl n. 73/2021.

L’importo del contributo per ciascuna impresa sarà determinato in base all’ammontare di aiuti in regime “de minimis” riportato nella domanda.

Il contributo sarà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nell’istanza.

Spese ammissibili al contributo

Tra le spese ammesse al contributo si ha:

  • l’acquisto di macchinari professionali;
  • l’acquisto di beni strumentali all’attività dell’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali.

In particolare, i beni devono essere:

  • acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa;
  • mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.

I pagamenti, inoltre, devono essere effettuati esclusivamente attraverso conti correnti dedicati, che siano intestati all’impresa, e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento.

Modalità e termini di trasmissione della domanda

Per compilare la domanda è possibile utilizzare il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

L’invio della domanda deve avvenire tramite i canali telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia e può essere trasmessa, a cura del richiedente o di un intermediario delegato, alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale “Fatture e corrispettivi” o sulla base di specifica delega.

La finestra temporale prevista per l’invio è a partire dal 22 novembre al 6 dicembre 2022; in caso di errore, è possibile presentare nello stesso periodo una nuova richiesta, in sostituzione di quella precedentemente inviata.

Contenuti del modello di istanza

L’impresa deve allegare all’istanza:

  • copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali;
  • documentazione atta ad attestare la piena tracciabilità delle spese sostenute dall’impresa (ordinativi di pagamento ed estratti conto);
  • relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.

 

In allegato il provvedimento ed il modello di istanza.

 

Francesca Ressa

Francesca lavora in ACCA dal 2008. Si è occupata nel corso degli anni di aspetti tecnici e commerciali. E’ autrice di BibLus dal 2012, seguendo tematiche legate alla sicurezza cantieri e opere edili.

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