Bilancio 2017, l’analisi e le proposte dell’Agenzia delle Entrate in 7 punti
Bilancio 2017, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate dispone in 7 punti le proprie osservazioni sul disegno di legge attualmente in discussione
Il disegno di legge Bilancio 2017 è attualmente in lavorazione presso la Commissione Bilancio. Entro il 27 novembre il testo dovrebbe essere licenziato dalla Camera.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, è intervenuta presso la Camera dei deputati, prendendo in esame le misure previste dal ddl e formulando anche alcune osservazioni.
I punti trattai sono 7:
- credito d’imposta ricerca e sviluppo
- l’IRI
- il nuovo regime di cassa per i contribuenti in contabilità semplificata
- la nuova disciplina relativa alla maggiorazione della deduzione di ammortamenti
- cessione del credito corrispondente alla detrazione per lavori condominiali
- premi di risultato e welfare aziendale
- regime opzionale per le persone fisiche che si trasferiscono in Italia
Di seguito riportiamo una sintesi dell’intervento della Orlandi, rinviando all’allegato per un approfondimento sull’audizione.
Bilancio 2017, credito d’imposta ricerca e sviluppo
La norma contenuta nel ddl riconosce il credito d’imposta nella misura unica del 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati nei 3 periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Inoltre ne dispone la proroga di un anno (fino al periodo in corso al 31 dicembre 2020).
Bilancio 2017, l’IRI (imposta sul reddito d’impresa)
Si tratta di un regime impositivo opzionale per le imprese individuali e le società di persone commerciali in contabilità ordinaria. È stato, inoltre, regolamentato il regime transitorio delle perdite maturate nel regime IRI e non utilizzate prima della uscita dallo stesso.
L’opzione consente di avere maggiore trasparenza fiscale per le società a ristretta base societaria.
Viene, inoltre prevista la possibilità di optare per il regime IRI per le seguenti società a responsabilità limitata:
- il cui volume di ricavi non supera le soglie previste per l’applicazione degli studi di settore
- con una compagine sociale composta esclusivamente da persone fisiche:
- in numero non superiore a 10
- in numero non superiore a 20, nel caso di società cooperativa
Bilancio 2017, il nuovo regime di cassa per i contribuenti in contabilità semplificata
Le modifiche introdotte determinano, quindi, una revisione delle regole di tassazione applicabili ai fini delle imposte sui redditi e ai fini IRAP, nell’ottica di agevolare e semplificare i criteri di determinazione del reddito delle piccole imprese.
Bilancio 2017, la nuova disciplina relativa alla maggiorazione della deduzione di ammortamenti
Il disegno di legge di bilancio 2017 prevede la “proroga” e il “rafforzamento” della disciplina relativa alla maggiorazione della deduzione di ammortamenti.
È ora possibile fruire del super ammortamento dei beni in esame acquistati dai contribuenti interessati entro il 31 dicembre 2017, o fino al 30 giugno 2018 a condizione che entro il 31 dicembre 2017 l’ordine risulti accettato dal venditore e siano stati pagati acconti pari ad almeno il 20%.
Bilancio 2017, cessione del credito corrispondente alla detrazione per lavori condominiali
Il testo prevede agevolazioni fiscali previste per i seguenti lavori:
- riqualificazione energetica
- ristrutturazione edilizia
- interventi antisismici
La norma fissa il tetto di spesa per gli interventi rivolti al risparmio energetico in misura non superiore a 40.000 euro di spesa, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
“Sul punto – osserva il direttore delle Entrate – la norma non appare inequivocabile, per cui, al fine di fugare ogni possibile dubbio in sede interpretativa, sarebbe utile che la norma, così come dispone per gli interventi di adeguamento antisismico, limiti espressamente il nuovo parametro di commisurazione della agevolazione ai soli interventi di riqualificazione che danno diritto ad una maggior percentuale di detrazione.”
Agli interventi antisismici spetta su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio. In questo caso la formulazione della norma è invece chiara nel riferire tale parametro di commisurazione della detrazione ai soli interventi più significativi.
I soggetti beneficiari possono optare per la cessione della detrazione fiscale, sotto forma di credito di imposta.
Il credito può essere utilizzato dal soggetto cessionario (impresa o fornitori).
In particolare sarebbe opportuno – suggerisce il direttore dell’Agenzia delle Entrate – che la legge stabilisse chiaramente se il cessionario può utilizzare il credito d’imposta in 5 o 10 rate, così come previsto per la detrazione d’imposta, o se può utilizzarlo in un’unica soluzione. La precedente norma che prevedeva la cessione della detrazione sotto forma di credito d’imposta chiariva tale aspetto nella relazione tecnica, nel senso di prevedere la fruibilità del credito in dieci anni, e a tale criterio la Agenzia si è adeguata in sede di redazione del proprio Provvedimento. Trattandosi tuttavia di un aspetto ha un indubbio impatto non solo in termini finanziari ma anche in termini di “appetibilità” della misura, potrebbe essere opportuna una specifica disposizione di legge.”
Bilancio 2017, premi di risultato e welfare aziendale
L’intervento previsto a partire dal 2017 è rivolto:
- ad ampliare la platea dei lavoratori che possono fruire del regime di favore ed elevare l’entità dei premi agevolabili
- a valorizzare il ricorso al welfare aziendale
Il disegno di legge di bilancio favorisce la diffusione dei piani di welfare aziendale.
Il ddl prevede la possibilità per il lavoratore di richiedere i seguenti benefit:
- utilizzo di autovetture aziendali
- locazione di fabbricati
- concessione di prestiti a tassi agevolati
Bilancio 2017, regime opzionale per le persone fisiche che si trasferiscono in Italia
L’opzione può essere esercitata dalle seguenti persone fisiche che:
- trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia
- non siano state ivi residenti per un periodo almeno pari a 9 periodi d’imposta nel corso dei 10 precedenti
Inoltre per i redditi prodotti all’estero si applica un’imposta sostitutiva dell’Irpef pari a euro 100.000. Tale imposta diventa euro 25.000 per ogni familiare che trasferisce la residenza in Italia ed esercita la medesima opzione.
Audizione Direttore Agenzia delle Entrate del 7 Novembre 2016
Clicca qui per scaricare la bozza del ddl di bilancio

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