Contributi a fondo perduto per l’efficientamento energetico delle Pmi in Campania
In arrivo oltre 7 miliardi per il bando efficientamento energetico imprese con progetti effettuati previa diagnosi energetica. Le domande entro il 14 luglio 2017
Con decreto dirigenziale (decreto n. 2 del 29/05/2017) la Regione Campania ha approvato l’Avviso pubblico per l’efficientamento energetico delle imprese. Il piano, cofinanziato dal Mise e da fondi POR FESR, rappresenta una novità per la Campania: alle diagnosi energetiche si associa l’efficientamento delle imprese.
In pratica, è prevista la concessione di agevolazioni a progetti di efficientamento energetico effettuati da Pmi previa diagnosi energetica.
Il contributo in conto capitale a fondo perduto è concesso, nella forma di sovvenzione, per sostenere progetti di efficientamento energetico effettuati da Pmi previa diagnosi energetica.
Avviso pubblico
L’avviso disciplina la concessione di contributi per la realizzazione di Piani di investimento aziendali per l’efficientamento energetico a favore di Pmi.
Interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili a contributo, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, sono i piani di investimento
aziendali costituiti dalle seguenti azioni:
- realizzazione di diagnosi energetica finalizzata alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile (attuata in conformità ai criteri di cui all’Allegato 2 al dlgs 102/2014)
- attuazione di un intervento di efficientamento energetico identificato dalla diagnosi energetica, con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni, costituito da uno o più delle seguenti attività e su una o più delle sedi operative:
- installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione
- attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria
- attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0)
- attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale
- sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza
- attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo
attività di ottimizzazione tecnologica, miglioramento delle centraline e cabine elettriche e installazione di sistemi di controllo e regolazione capaci di ridurre l’incidenza energetica sul processo produttivo dell’impresa
- adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE)
Il Piano di investimento deve essere costituito obbligatoriamente almeno dai primi due; il terzo è facoltativo.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria disponibile per la realizzazioni dei suddetti interventi selezionati in base all’avviso pubblico è pari a 7.149.200,00 euro.
Soggetti richiedenti
Possono presentare domanda le Pmi con sede legale e/o unità operativa nella regione Campania.
I soggetti richiedenti possono presentare una sola domanda di contributo.
Contributo concedibile
L’intensità massima di aiuto concedibile è pari al 50% dei costi ammissibili del Piano di investimento aziendale. Sono ammissibili esclusivamente i Piani di investimento aziendale con un importo uguale o superiore a 50.000 euro.
In particolare, il contributo massimo che potrà essere riconosciuto sarà pari al:
- 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica (relativa ad una o più sedi
operative fino a un massimo di dieci) fino a un contributo massimo complessivo di 5.000 euro - 50% delle spese ammissibili dell’intervento di efficientamento energetico (relativo a
una o più delle attività previste e a una o più delle sedi) fino a un contributo massimo
complessivo di 100.000 euro - 50% delle spese ammissibili per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 fino
a un contributo massimo complessivo di 10.000 euro
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese, documentate e quietanzate, sostenute per:
- redazione della diagnosi energetica e per i servizi esterni di consulenza per l’ottenimento della certificazione ISO 50001
- spese per le attività dell’intervento di efficientamento energetico:
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese di installazione e di eventuali sistemi di monitoraggio del risparmio conseguibile
- opere murarie limitatamente a quelle strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento di efficientamento energetico come indicate nella diagnosi
- spese per progettazione, direzione lavori e collaudo, nel limite del 5% dell’intervento di efficientamento ed a condizione che il consulente svolga un’attività professionale e sia iscritto all’Albo
- spese per l’adozione di un SGE:
- prestazioni di consulenza (D.lgs. n.102/2014), inclusa la formazione al personale
- acquisto di software e di dispositivi per la raccolta, la misurazione e l’analisi di dati allo scopo di monitorare e migliorare la prestazione
- certificazione di conformità alla norma ISO 50001
Fasi della procedura e termini
Le fasi della procedura per l’accesso al contributo sono:
- fase I – Manifestazione di interesse ed ammissione alla II Fase
- fase II – Presentazione della domanda di contributo, del piano di investimento aziendale e ammissione a finanziamento.
Nella prima fase le aziende manifestano interesse a realizzare un Piano di investimento aziendale per una o più sedi operative (fino a 10) esclusivamente secondo il modello in allegato all’Avviso.
I richiedenti procedono all’invio del modulo e dei relativi allegati, entro e non oltre le ore 18.00 del 14 luglio 2017, salvo proroghe.
Clicca qui per scaricare l’avviso pubblico

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