Azioni del vento sulle costruzioni, esempio pratico (guida PARTE 2)
Azioni del vento sulle costruzioni, esempio pratico di calcolo con l’applicazione delle norme tecniche per le costruzioni (guida PARTE 2)
Il vento genera sulle costruzioni azioni che variano nel tempo e nello spazio provocando degli effetti dinamici, quali pressioni e depressioni.
Lo scopo della progettazione strutturale è garantire la durata di una struttura per tutta la sua vita utile. È necessario dunque considerare anche come l’azione del vento può incidere su di essa. Il calcolo delle azioni del vento è un’operazione complessa, in quanto entrano in gioco vari parametri e numerosi aspetti teorici; inoltre, va realizzato attenendosi alle prescrizioni introdotte nelle NTC2018 e Circolare 2019. Per facilitarti il calcolo delle azioni del vento nel pieno rispetto delle norme, prova gratuitamente il software per il calcolo strutturale che ti consente di analizzare e calcolare i vari fattori strutturali ai sensi delle normative tecniche in vigore.
Analizziamo il calcolo delle azioni del vento sulle strutture con un esempio pratico.
Esempio pratico di calcolo dell’azione del vento sulle costruzioni
Si prenda ad esempio una semplice struttura, sita nel Comune di Montella, nella provincia di Avellino, in zona priva di ostacoli, con un’altezza in gronda z=4,50 m a livello del solaio di sottotetto, con copertura a due falde simmetriche con una pendenza del 30%.
Il sito dove sorge la costruzione ha un’altitudine as= 600 m s.l.m. e dista dalla costa più di 30 km.
Calcoliamo la pressione del vento, ipotizzandolo agente nelle direzioni X e Y.
Analizziamo l’azione su tutte le 6 facce della struttura (4 pareti e 2 falde).

Esempio di una semplice struttura
Azioni del vento: velocità di riferimento vb
La località è situata in Zona 3.
Zona | Descrizione | v(b,0) (m/s) | a0 (m) | ka (1/s) |
1 | Valle d’ Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia (eccetto la provincia di Trieste) | 25 | 1000 | 0,010 |
2 | Emilia Romagna | 25 | 750 | 0,015 |
3 | Toscana, Marche, Umbria. Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria (eccetto la provincia di Reggio C.) | 27 | 500 | 0,020 |
4 | Sicilia e provincia di Reggio Calabria | 28 | 500 | 0,020 |
5 | Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo Teulada con l’isola di Maddalena) | 28 | 750 | 0,015 |
6 | Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo Teulada con l’isola di Maddalena) | 28 | 500 | 0,020 |
7 | Liguria | 28 | 1000 | 0,015 |
8 | Provincia di Trieste | 30 | 1500 | 0,010 |
9 | Isole (con l’eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto | 31 | 500 | 0,020 |
Dalla tabella fornita dalla normativa ricaviamo:
Vb,0 = 27 m/s
a0 = 500 m
Ka = 0,020 s-1
Si ha quindi:
vb = vb,0 + ka · (as – a0) per a0<as≤ 1500 m
vb= 27 +0,020 · (600-500) = 29 m/s
Azioni del vento: pressione cinetica di riferimento qb
La pressione cinetica di riferimento qb (in N/m²) è data dall’espressione:
qb = ½ r · v2b
dove r è la densità dell’aria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/m³.
Per cui si ottiene:
qb = ½ · 1,25 · 841 = 525,65 N/m2
Azioni del vento: classe di rugosità del terreno
In base alle caratteristiche urbanistiche della località viene assegnata la classe di rugosità D:
Classe di rugosità del terreno | Descrizione |
A | Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui altezza media superi i 15 m |
B | Aree urbane (non di classe A), suburbane, industriali e boschive |
C | Aree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni, …); aree con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D |
D | Aree prive di ostacoli (aperta campagna, aeroporti, aree agricole, pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi, …) |
L’ assegnazione della classe di rugosità non dipende dalla conformazione orografica e topografica del terreno. Affinché una costruzione possa dirsi ubicata in classe A o B è necessario che la situazione che contraddistingue la classe permanga intorno alla costruzione per non meno di 1 km e comunque non meno di 20 volte l’altezza della costruzione. Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosità, a meno di analisi dettagliate, verrà assegnata la classe più sfavorevole. |
Azioni del vento: categoria di esposizione
In funzione della zona di appartenenza del sito (Zona 3), della classe di rugosità (Classe D), dell’altimetria (600 m s.l.m.) e della distanza dalla costa (> 30 km), possiamo ricavare la categoria di esposizione.
Nella tabella seguente si riportano i parametri per la definizione del coefficiente di esposizione:
ZONE 1, 2, 3, 4, 5 | ||||||
lato mare fino a 2 km dalla costa | entro 10 km dalla costa | tra 11 e 40 km dalla costa | oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 500 m | oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 750 m | oltre 40 Km dalla costa e altitudine oltre 750 m | |
A | – | IV | IV | V | V | V |
B | – | III | III | IV | IV | IV |
C | – | * | III | III | IV | IV |
D | I | II | II | II | III | ** |
* Categoria II in zona 1, 2, 3, 4; Categoria III in zona 5 ** Categoria III in zona 2, 3, 4, 5; Categoria IV in zona 1 |
La categoria di esposizione che si ottiene è la Categoria III.
Azioni del vento: coefficiente di topografia ct
Si assume ct= 1.
Azioni del vento: coefficiente di esposizione ce
In funzione della categoria di esposizione appena definita (Categoria III), la tabella presente in normativa fornisce i seguenti parametri:
kr= 0,20
z0 = 0,10 m
zmin = 5,00 m
Categoria di esposizione del sito | Kr | Z0 (m) | Zmin (m) |
I | 0,17 | 0,01 | 2 |
II | 0,19 | 0,05 | 4 |
III | 0,20 | 0,10 | 5 |
IV | 0,22 | 0,30 | 8 |
V | 0,23 | 0,70 | 12 |
Calcoliamo il coefficiente di esposizione per l’altezza in gronda (z= 4,50 m) e per l’altezza al colmo del tetto (z = 6,00) m.
L’altezza di gronda z = 4,50 m è minore di zmin(5,00 m), quindi il coefficiente di esposizione si ottiene dal diagramma presente in normativa.

Calcolo del coefficiente di esposizione in funzione della quota z = 4,50 m.
Conoscendo il valore dell’altezza z=4,50 m e la Categoria di esposizione (III), si ottiene un valore di:
ce (z) = ce (zmin) = 1,7 per z < zmin
L’altezza di colmo, invece, z = 6,00 m risulta maggiore di zmin, quindi il coefficiente di esposizione si determina tramite la formula:
ce (z) = kr2 · ct · ln (z/z0) · [7 + ct · ln (z/z0)] per z >zmin
per cui:
ce (6,00 m) = 0,202 · 1 · ln (6,00/0,10) · [7 + 1 · ln (6,00/0,10)] = 1,82
In definitiva risultano:
ce (4,50 m) = 1,7
ce (6,00 m) = 1,82
Azioni del vento: coefficiente dinamico cd
Si assume:
cd = 1.
Azioni del vento: coefficiente di forma cp
Nel nostro esempio per la definizione dei coefficienti di forma interni ed esterni, sfruttiamo le seguenti ipotesi:
- angolo di inclinazione α < 20°
- superficie delle aperture inferiore a 1/3 di quella totale
Pertanto, i coefficienti di forma risultano i seguenti:

coefficienti di forma interni ed esterni
Avendo definito tutti i vari coefficienti e la pressione cinetica di riferimento, possiamo quindi calcolare l’azione del vento in direzione x e y sulle 6 facce della nostra struttura.
Per la direzione del vento abbiamo introdotto un sistema di riferimento convenzionale, per cui si intende nella vista in pianta:
- direzione del vento positiva lungo x verso destra
- direzione del vento positiva lungo y verso l’alto
Essendo la struttura simmetrica lungo x e y, si riporta lo sviluppo dei soli casi del vento positivo lungo x e lungo y.
Nella sintesi numerica e grafica dei risultati, si riporteranno invece tutti i valori.
Per i segni di pressioni e depressioni si farà riferimento alla convenzione prevista dalla norma:
- i valori positivi (in rosso) sono relativi a pressioni
- i valori negativi (in celeste) sono relativi a depressioni
Calcolo pressione del vento in direzione x+
Analizziamo separatamente le 6 superfici.
Superficie 1 (parete sopravento)

vento lungo x-superficie 1
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi
dove:
- cpe= +0,8
- cpi = ± 0,2
Occorre sempre prendere la combinazione più gravosa, che in tal caso è quella con cpi positivo = +0,2; quindi si ha:
cp= cpe + cpi =+0,8+ 0,2 =+ 1,0
Si calcola poi la pressione del vento secondo la seguente espressione:
P = qb · ce · cp · cd
A quota z = 4,50 m:
P(sup. 1) = 525,65 · 1,7 · (+ 1,0) · 1 = + 893,61 N/m2
Superficie 2 (parete sottovento)

vento lungo x – superficie 2
In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 ±0,2
la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:
cp = -0,4 -0,2 = -0,6
A questo punto possiamo ipotizzare di suddividere la superficie 2 in 2 parti:
- superficie 2a, su cui ipotizziamo agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
- superficie 2b, su cui ipotizziamo una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m
Si ha dunque:
P(sup. 2a) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
P(sup. 2b) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Superficie 3 (parete sottovento)

vento lungo x – superficie 3
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 ±0,2
Prendendo la combinazione più gravosa, si ha:
cp = -0,4 -0,2 = -0,6
A quota z = 4,50 m, si ottiene
P(sup. 3) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
Superficie 4 (parete sopravento)

vento lungo x – superficie 4
In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari (considerando la combinazione più gravosa):
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
Come già fatto per la superficie 2, suddividiamo la superficie 4 in 2 parti:
- superficie 4a, su cui ipotizziamo agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
- superficie 4b, su cui ipotizziamo una pressione costante pari a quella relativa a z = 6 m
Si ha dunque:
P(sup. 4a) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
P(sup. 4b) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Superficie 5 (falda sopravento)

vento lungo x-superficie 5
In questo caso l’angolo di inclinazione della falda è < di 20° per cui cpe = -0,4 .
Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a :
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
Ipotizziamo di assegnare una pressione costante a tutta la falda, pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m:
P(sup. 5) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Superficie 6 (falda sottovento)

vento lungo x-superficie 6
Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
Assegniamo una pressione costante a tutta la superficie 6 pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m:
P(sup. 6) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Calcolo pressione del vento in direzione y+
Superficie 1 (parete sottovento)

vento lungo y-superficie 1
In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:
cp = -0,4 -0,2 = -0,6
A quota z = 4,50 m, si ottiene:
P(sup. 1) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
Superficie 2 (parete sottovento)

vento lungo y-superficie 2
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 ±0,2
la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:
cp = -0,4 -0,2 = -0,6
A questo punto possiamo ipotizzare di suddividere la superficie 2 in 2 parti:
- superficie 2a, su cui ipotizziamo agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
- superficie 2b, su cui ipotizziamo una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m
Si ha dunque:
P(sup. 2a) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
P(sup. 2b) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Superficie 3 (parete sottovento)

vento lungo y-superficie 3
In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:
cp = -0,4 -0,2 = -0,6
A quota z = 4,50 m, si ottiene:
P(sup. 1) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2
Superficie 4 (parete sopravento)

vento lungo y-superficie 4
Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:
cp= cpe + cpi
dove:
- cpe= +0,8
- cpi = ± 0,2
Occorre sempre prendere la combinazione più gravosa, che in tal caso è quella con cpi positivo = +0,2; quindi si ha
cp= cpe + cpi =+0,8+ 0,2 =+ 1,0
Si calcola poi la pressione del vento secondo la seguente espressione:
P = qb · ce · cp · cd
Come già fatto per la superficie 2, suddividiamo la superficie 4 in 2 parti:
- superficie 4a, su cui ipotizziamo agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
- superficie 4b, su cui ipotizziamo una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m
Si ha dunque:
P(sup. 4a) = 525,65 · 1,7 · (+ 1,0) · 1 = + 893,61 N/m2
P(sup. 4b) = 525,65 · 1,82 · (+ 1,0) · 1 = + 956,68 N/m2
Superficie 5 (falda sottovento)

vento lungo y-superficie 5
In questo caso l’angolo di inclinazione della falda è < di 20° per cui cpe = -0,4 .
Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a :
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
Ipotizziamo di assegnare una pressione costante a tutta la falda, pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m
P(sup. 5) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Superficie 6 (falda sottovento)

vento lungo y-superficie 6
In questo caso l’angolo di inclinazione della falda è < di 20° per cui cpe = -0,4 .
Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a :
cp= cpe + cpi = -0,4 -0,2 = – 0,6
Ipotizziamo di assegnare una pressione costante a tutta la falda, pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m
P(sup. 6) = 525,65 · 1,82 · (-0,6) · 1 = – 574,01 N/m2
Tabella di sintesi dei risultati
Possiamo sintetizzare i risultati ottenuti nella seguente tabella.
Direzione vento (+) | Superficie n. | z (m) | cpe | cpi | P (N/mq) |
X
| 1 | 4,50 | + 0,8 | + 0,2 | + 893,61 |
2a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
2b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
3 | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
5 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
6 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
Y | 1 | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 |
2a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
2b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
3 | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4a | 4,50 | +0,8 | + 0,2 | +893,61 | |
4b | 6,00 | +0,8 | + 0,2 | +956,68 | |
5 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
6 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 |
Direzione vento (-) | Superficie n. | z (m) | cpe | cpi | P (N/mq) |
X
| 1 | 4,50 | -0,4 | -0,2 | -536,16 |
2a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
2b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
3 | 4,50 | +0,8 | + 0,2 | +893,61 | |
4a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
5 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
6 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
Y | 1 | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 |
2a | 4,50 | +0,8 | + 0,2 | +893,61 | |
2b | 6,00 | +0,8 | + 0,2 | +956,68 | |
3 | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4a | 4,50 | -0,4 | – 0,2 | -536,16 | |
4b | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
5 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 | |
6 | 6,00 | -0,4 | – 0,2 | -574,01 |
Sintesi dei risultati: diagrammi delle pressioni
Possiamo sintetizzare i risultati delle pressioni e depressioni ottenute sulle varie facce, con i seguenti diagrammi qualitativi.
Si utilizza la seguente convenzione grafica:
- le azioni di pressione sono rappresentate da frecce di colore rosso o da cerchi contenenti una “x” (che rappresenta la freccia entrante nello schermo)
- le azioni di depressione sono rappresentate da frecce di colore blu o da cerchi contenenti un punto (che rappresenta la freccia uscente dallo schermo)
Vento in direzione x+

Diagrammi delle pressioni in direzione x positiva
Vento in direzione y+

Diagrammi delle pressioni in direzione y positiva
Vento in direzione x–

Diagrammi delle pressioni in direzione x negativa
Vento in direzione y–

Diagrammi delle pressioni in direzione y negativa
Per produrre il tuo calcolo delle azioni del vento, ti suggerisco di utilizzare il software calcolo strutturale, con il quale puoi determinare con la massima precisione i vari fattori e coefficienti nel pieno rispetto della normativa tecnica vigente.
TI ricordo, inoltre, di approfondire l’argomento, con esempi pratici nei seguenti articoli:
- calcolo del vento sulle costruzioni secondo le NTC 2008 (PARTE 1)
- calcolo delle azioni del vento con software di calcolo (PARTE 3)

ottimo
Secondo me è sbagliata l’interpretazione della distanza dei 30 km del sito d’interesse dalla costa quando si va a determinare la categoria di esposizione.
Secondo me bisogna considerare la tabella in questo modo: 1° colonna, “MARE 2 km”; 2° colonna “entro i 10 km dalla costa; 3° colonna “entro 40 km dalla costa” e non 30. Spero di essermi spiegato.
In caso vedete anche la CNR 207/2008. L’importante è capirsi.
Ciao Nicola.
Ho capito cosa intendi dire tu ma credo che stiamo parlando di due cose diverse..al di la che il tuo caso esposto non ricada in questa situazione. Forse mi sono spiegato male io. Ciò che intendevo dire è che secondo me le distanze a cui fanno riferimento le NTC sono distanze PARZIALI.
Quindi dalla costa ho una prima fascia che va da 0 a 10 km (distanza totale dalla costa 10 km), la seconda fascia che va da 10 a 30 km (distanza totale dalla costa 40 km), poi ok ci sono le altre colonne in cui non entra più in gioco la distanza ma l’altitudine (ad esempio per la zona 1,2,3,4 e 5 sono tre le colonne).
Quindi è giusta anche la frase nelle NTC in cui si dice “Nelle fasce entro i 40 km dalla costa delle zone 1, 2, 3, 4, 5 e 6, la categoria di esposizione è indipendente dall’altitudine del sito”.
Io dalla tua prima risposta avevo capito che interpretassi la normativa in questo modo:
dalla costa ho una prima fascia che va da 0 a 10 km (distanza totale dalla costa 10 km), la seconda fascia che va da 10 a 20 km (distanza totale dalla costa 30 km). Scusa se ti sto solo facendo confusione ma è una cosa che mi interessa.
Ok Jack, chiarissimo. Mi sono rivisto la norma. Ecco le mie deduzioni.
La situazione si risolve nel seguente modo, certamente più chiaro rispetto a quanto non lo sia la norma.
Colonna 1 -> fino a 2 km dalla costa, lato mare
Colonna 2 -> fino a 10 Km dalla costa, lato terra
Colonna 3 -> da 11 Km fino a 40 Km dalla costa, lato terra
Colonna 4 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 500 m
Colonna 5 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine tra 501 m e 750 m
Colonna 6 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine oltre 750 m
Ho già provveduto a descrivere le colonne in questo modo.
Fammi sapere cosa ne pensi.
Ciao e grazie per la precisazione.
Ok Jack, chiarissimo.
Ecco le mie deduzioni.
La situazione si risolve nel seguente modo, certamente più chiaro rispetto a quanto non lo sia la norma.
Colonna 1 -> fino a 2 km dalla costa, lato mare
Colonna 2 -> fino a 10 Km dalla costa, lato terra
Colonna 3 -> da 11 Km fino a 40 Km dalla costa, lato terra
Colonna 4 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 500 m
Colonna 5 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine tra 501 m e 750 m
Colonna 6 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine oltre 750 m
Ho già provveduto a descrivere le colonne in questo modo.
Fammi sapere cosa ne pensi.
Ciao e grazie per la precisazione.
Perfetto Nicola! Proprio quello che intendevo. Grazie a te della disponibilità!
Buongiorno a tutti,
avrei bisogno di chiedervi se Sant’Antioco, isola a circa 3 km dalla Sardegna (anche se in realtà collegata naturalmente tramite unica strada) in che zona e classe andrebbe considerata? grazie
Ciao Piero,
in base alla cartina con la classificazione delle varie zone contenuta nell’articolo di approfondimento di BibLus-net.
La zona da te citata ricade nell’area 6.
Grazie e buon lavoro