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Azione del vento sulle costruzioni: esempio pratico secondo le NTC 2018

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L’azione del vento genera sulle strutture effetti il cui calcolo è complesso. Ecco un esempio pratico applicando i criteri delle NTC 2018

La determinazione dei carichi del vento sulle costruzioni richiede calcoli complicati in cui vanno considerati vari parametri/caratteristiche (tipologia di struttura, altimetria, distanza dalla costa) e definiti numerosi coefficienti.

Sbagliare la valutazione di un solo coefficiente può compromettere l’intera procedura di calcolo e, di conseguenza, potrebbe pregiudicare l’integrità della struttura e dei suoi singoli elementi costruttivi in futuro.

Per applicare le pressioni del vento sulle strutture, puoi usare questo specifico software di calcolo strutturale che ti consente di determinare le pressioni e caricarle sulle strutture con pochi e semplici passaggi. Puoi provarlo gratis.

Vediamo un esempio reale di come agisce il vento nelle direzioni X e Y di una struttura, calcolando passo dopo passo tutti i coefficienti richiesti dalle norme tecniche per le costruzioni vigenti.

Esempio calcolo azione del vento NTC 2018

Dopo aver fornito una guida al calcolo dell’azione del vento, si presenta di seguito un esempio del calcolo dell’azione del vento su una struttura sita nel Comune di Montella, nella provincia di Avellino, rispettando i criteri indicati dalle NTC 2018.

Nello specifico, la struttura è situata in una zona priva di ostacoli, con un’altezza in gronda z=4,50 m a livello del solaio di sottotetto, con copertura a due falde simmetriche con una pendenza del 30%.

Il sito dove sorge la costruzione ha un’altitudine as= 600 m s.l.m. e dista dalla costa più di 30 km.

Su tale struttura vediamo come la pressione del vento agisce nelle direzioni X e Y, analizzando l’azione del vento su tutte le 6 facce della struttura, vale a dire 4 pareti e 2 falde.

Azione del vento esempio: rappresentazione della pianta di una struttura

Azione del vento esempio: rappresentazione della pianta di una struttura

Velocità base di riferimento vb e velocità di riferimento vr

Come abbiamo detto in precedenza, la struttura è situata a Montella, comune nella provincia di Avellino. Si è dunque in Campania, località che rientra in Zona 3 nella classificazione prevista dalla normativa.

Alla Zona 3 corrispondono i seguenti valori dei parametri vb,0, a0, ks come mostrato anche in tabella:

  • Vb,0 = 27 m/s;
  • a0 = 500 m;
  • ks = 0,37.
ZonaDescrizionevb,0[m/s]a0 [m]ks
1Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con l’eccezione della provincia di Trieste)2510000,40
2Emilia Romagna257500,45
3Toscana, Marche, Umbria. Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria (esclusa la provincia di Reggio Calabria)275000,37
4Sicilia e provincia di Reggio Calabria285000,36
5Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo Teulada con l’isola di Maddalena)287500,40
6Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo Teulada con l’isola di Maddalena)285000,36
7Liguria2810000,54
8Provincia di Trieste3015000,50
9Isole (con l’eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto315000,32

Considerando che a0 < as ≤ 1500m la formula per il coefficiente di altitudine viene fornito dalla relazione:

ca=1+ks∙(as/a0 -1)

e dunque il calcolo della velocità base di riferimento risulta:

vb=vb0∙(1+ks∙(as/a0 -1))

vb=27∙(1+0.37∙(600/500-1))=29 m/s

Noto il valore della velocità base di riferimento è possibile ricavare la velocità di riferimento dalla relazione:

vr=vb∙cr

Dove cr è il coefficiente di ritorno, funzione del periodo di ritorno di progetto TR.

In mancanza di specifiche e adeguate indagini statistiche, il coefficiente di ritorno è fornito dalla relazione:

cr=0.75√(1-0.2∙ln (1-1/TR ))

Ove non specificato diversamente, si assumerà TR=50 anni, a cui corrisponde cr=1.

cr=0.75√(1-0.2∙ln (1-1/50))=1

Applicando la relazione fornita dalla normativa, la velocità di riferimento risulta coincidente con la velocità base di riferimento.

vr=vb=29 m/s

Pressione cinetica di riferimento qr

Altro fattore da valutare per il calcolo dell’azione del vento è la pressione cinetica di riferimento qr la quale, espressa in N/m², è data dall’espressione:

qr = ½ ρ · v2r

dove ρ è la densità dell’aria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/m³.

Per cui si ottiene:

qr = ½ · 1,25 · 841 = 525,65 N/m2

Coefficiente di esposizione

Per ottenere il coefficiente di esposizione è necessario considerare:

  • zona di appartenenza;
  • classe di rugosità;
  • altimetria;
  • distanza dalla costa.

In base alle caratteristiche urbanistiche della località, vale a dire zona priva di ostacoli, viene assegnata la classe di rugosità D come emerge dalla seguente tabella presente nelle NTC 2018.

Classe di rugosità del terrenoDescrizione
AAree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui altezza media superi i 15 m
BAree urbane (non di classe A), suburbane, industriali e boschive
CAree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni, …); aree con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D
Da) Mare e relativa fascia costiera (entro 2 km dalla costa);

b) Lago (con larghezza massima pari ad almeno 1 km) e relativa fascia costiera (entro 1 km dalla costa);

c) Aree prive di ostacoli o con al più rari ostacoli isolati (aperta campagna, aeroporti, aree agricole, pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate)

L’assegnazione della classe di rugosità non dipende dalla conformazione orografica e topografica del terreno.

Si può assumere che il sito appartenga alla Classe A o B, purché la costruzione si trovi nell’area relativa per non meno di 1 km e comunque per non meno di 20 volte l’altezza della costruzione, per tutti i settori di provenienza del vento ampi almeno 30°. Si deve assumere che il sito appartenga alla Classe D, qualora la costruzione sorga nelle aree indicate con le lettere a) o b), oppure entro un raggio di 1 km da essa vi sia un settore ampio 30°, dove il 90% del terreno sia del tipo indicato con la lettera c). Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosità, si deve assegnare la classe più sfavorevole (l’azione del vento è in genere minima in Classe A e massima in Classe D).

In funzione della zona di appartenenza del sito (Zona 3), della classe di rugosità (Classe D), dell’altimetria (600 m s.l.m.) e della distanza dalla costa (> 30 km), risulta che la categoria di esposizione è la Categoria III, come mostrato dal seguente schema grafico.

Esempio di definizione delle categorie di esposizione

Esempio di definizione delle categorie di esposizione

In funzione della categoria di esposizione appena definita, la tabella presente in normativa fornisce i seguenti parametri kr, z0, zmin:

  • kr= 0,20;
  • z0= 0,10 m;
  • zmin= 5,00 m.
Categoria di esposizione del sitoKrz0[m]zmin[m]
I0,170,012
II0,190,054
III0,200,105
IV0,220,308
V0,230,7012

Si assume come coefficiente di topografia ct= 1.

Conoscendo l’altezza z sul suolo del punto considerato, la topografia del terreno e la categoria di esposizione, è possibile calcolare il coefficiente di esposizione. Nello specifico, si calcolerà un coefficiente di esposizione per l’altezza in gronda (z= 4,50 m) e per l’altezza al colmo del tetto (z = 6,00 m).

L’altezza di gronda z = 4,50 m è minore di zmin 5,00 m, quindi si ottiene il coefficiente di esposizione dal seguente diagramma presente in normativa.

 

Andamento del coefficiente di esposizione in funzione della quota z.

Calcolo del coefficiente di esposizione in funzione della quota z = 4,50 m.

 

Conoscendo il valore dell’altezza z=4,50 m e la Categoria di esposizione (III), si ottiene un valore di:

ce (z) = ce (zmin) = 1,7 per z < zmin

L’altezza di colmo, invece, z = 6,00 m risulta maggiore di zmin, quindi il coefficiente di esposizione ce si determina tramite la formula:

ce (z) = kr2 · ct · ln (z/z0) · [7 + ct · ln (z/z0)] per z >zmin

per cui:

ce (6,00 m) = 0,202 · 1 · ln (6,00/0,10) · [7 + 1 · ln (6,00/0,10)] = 1,82

In definitiva risultano:

  • ce (4,50 m) = 1,7
  • ce (6,00 m) = 1,82

Coefficiente dinamico cd

Si assume come coefficiente dinamico cd=1.

Coefficiente di pressione cp

Nel presente esempio per la definizione dei coefficienti di pressione interni ed esterni, si sfruttano le seguenti ipotesi:

  • angolo di inclinazione α = 17°;
  • superficie delle aperture, per singola faccia, risulta inferiore al 30% della superficie totale della faccia stessa e presenta una superficie dotata di un’area totale di apertura inferiore al doppio della somma delle aree delle aperture presenti sulle rimanenti superfici.

In funzione delle caratteristiche sopra definite e secondo quanto sancito dalla Circolare 2019 ntc, risultano dei coefficienti di pressione interna pari a:

cpi=+0,2
cpi=-0,3

 

Per quanto riguarda, invece, i coefficienti di pressione esterni essi saranno valutati sia per le pareti verticali che per la copertura impiegando le seguenti formule:

Pareti verticali – faccia sopravento:

per h/d ≤1 →cpe = 0,7+0,1∙h/d
per h/d > 1→ cpe = 0,8

Pareti verticali – faccia sottovento:

per h/d ≤ 1→ cpe = -0,3-0,2∙ h/d
per1 ≤ h/d ≤ 5→ cpe = -0,5-0,05∙ (h/d-1)

Pareti verticali – faccia laterale:

per h/d ≤ 0,5 → cpe =-0,5-0,8∙h/d
per h/d > 0,5 → cpe=-0,9

Falda sopravento – vento perpendicolare al colmo :

Valori negativi → per-15° ≤ α ≤ 30°→ cpe = -1,0+(α+15)/75
Valori positivi → per 0° ≤ α ≤ 45°→ cpe = α/75

Falda sottovento – vento perpendicolare al colmo :

per 15°≤ α ≤ 45°→ cpe = -0,6+(α-15)/100

Falda sopravento – vento parallelo al colmo:

per 0° ≤ α ≤ 30°→ cpe=-0,8-α/150

Falda sottovento – vento parallelo al colmo:

per 10° ≤ α→ cpe=-0,5

Azioni del vento: coefficiente dinamico cd

Si assume:

 cd = 1

Calcolo azione del vento esempio in direzione X e Y

Avendo definito tutti i vari coefficienti e la pressione cinetica di riferimento, è possibile calcolare l’azione del vento in direzione X e Y sulle 6 facce della struttura considerata.

Per la direzione del vento si introduce un sistema di riferimento convenzionale, per cui si intende nella vista in pianta di seguito riportata:

  • direzione del vento positiva lungo x verso destra;
  • direzione del vento positiva lungo y verso l’alto.

Essendo la struttura simmetrica lungo x e y, si riporta lo sviluppo dei soli casi del vento positivo lungo x e lungo y.

Esempio azione del vento in direzione x+

Si presenta di seguito l’analisi delle sei superfici:

  • superficie 1: parete sopravento;
  • superficie 2: parete laterale;
  • superficie 3: parete sottovento;
  • superficie 4: parete laterale;
  • superficie 5: falda sopravento;
  • superficie 6: falda sottovento.

Superficie 1: parete sopravento

Esempio dell'azione del vento lungo x - parete sopravento

Esempio dell’azione del vento lungo x – parete sopravento

 

Il coefficiente di pressione nel caso di una parete sopravento sarà pari a:

cp= cpe + cpi

dove:

  • cpe= 0,7+0,1∙h/d=0,7+0,1∙4,5/10=0,75
  • -0,3 ≤ cpi≤ 0,2
Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x - parete sopravento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ parete sopravento

Occorre sempre prendere la combinazione più gravosa, che in tal caso è quella con cpi negativo = -0,3; essendo la convenzione del segno speculare a quella delle pressioni esterne, quindi sommando rispetto al medesimo sistema di riferimento i coefficienti di pressione si avrà:

cp= cpe + cpi =+0,75+ 0,3 =+ 1,05

Si calcola poi la pressione del vento secondo la seguente espressione:

P = qr · ce · cp · cd

A quota z = 4,50 m:

P(sup. 1) = 525,65 · 1,7 · (+ 1,05) · 1 = + 938,28 N/m2

Superficie 2: parete laterale

In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.

Esempio dell'azione del vento lungo x - parete laterale

Esempio dell’azione del vento lungo x – parete laterale – superficie 2

I coefficienti di pressione risultano invece:

cpe= -0,5-0,8∙h/d=-0,5-0,8∙4,5/10=-0,86

-0,3 ≤ cpi≤ 0,2

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ - parete laterale

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ – parete laterale – superficie 2

Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:

cp= cpe + cpi = -0,86 -0,2

la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:

c-0,86 -0,2 = -1,06

A questo punto si ipotizza di suddividere la superficie 2 in 2 parti:

  • superficie 2a, su cui si ipotizza agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
  • superficie 2b, su cui si ipotizza una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m

Si ha dunque:

P(sup. 2a) = 525,65 · 1,7 · (-1,06) · 1 = – 947,22 N/m2

P(sup. 2b) = 525,65 · 1,82 · (-1,06) · 1 = – 1014,10 N/m2

Superficie 3: parete sottovento

Esempio azione del vento lungo x - parete sottovento

Esempio azione del vento lungo x – parete sottovento

Il coefficiente di pressione nel caso di una parete sottovento sarà pari a:

  • cpe=
  • -0,3 ≤ cpi≤ 0,2
Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x - parete sottovento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ – parete sottovento

Prendendo la combinazione più gravosa, si ha:

c-0,40 -0,2 = -0,6

A quota z = 4,50 m, si ottiene

P(sup. 3) = 525,65 · 1,7 · (-0,6) · 1 = – 536,16 N/m2

Superficie 4: parete laterale

In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.

Esempio azione del vento lungo x - parete sottovento - superficie 4

Esempio azione del vento lungo x – parete sottovento – superficie 4

 

I coefficienti di pressione risultano invece:

  • cpe=
  • -0,3 ≤ cp i≤ 0,2
Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x - parete laterale - superficie 4

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ – parete laterale – superficie 4

Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:

cp= cpe + cpi = -0,86 -0,2

la combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:

c-0,86 -0,2 = -1,06

A questo punto si può ipotizzare di suddividere la superficie 2 in 2 parti:

  • superficie 4a, su cui si ipotizza agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m;
  • superficie 4b, su cui si ipotizza una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m.

Si ha dunque:

P(sup. 4a) = 525,65 · 1,7 · (-1,06) · 1 = – 947,22 N/m2

P(sup. 4b) = 525,65 · 1,82 · (-1,06) · 1 = – 1014,10 N/m2

Superficie 5: falda sopravento

In questo caso i coefficienti di pressione per valori di angolo di inclinazione positivi possono essere secondo normativa sia positivi che negativi.

vento lungo x-superficie 5

Esempio azione del vento lungo x – falda sopravento

 

Nello specifico per α = 17° risulta:

Valori negativi →cpe=-1,0+(α+15)/75=-1,0+(17+15)/75=-0,57
Valori positivi → per 0°≤α≤45°→cpe=α/75=17/75=0,23

Come è possibile notare sia dal grafico che segue che dai valori numerici il coefficiente di depressione risulta decisamente maggiore rispetto a quello di pressione e di conseguenza considerando il caso peggiore il coefficiente di pressione netta risulta:

cp= cpe + cpi = -0,57 – 0,2 = -0,77

Si ipotizza dunque di assegnare una pressione costante a tutta la falda, pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m:

P(sup. 5) = 525,65 · 1,82 · (-0,77) · 1 = -736,65 N/m2

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x - falda sopravento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ – falda sopravento

Superficie 6: falda sottovento

Esempio azione del vento lungo x - falda sottovento

Esempio azione del vento lungo x – falda sottovento

 

Il coefficiente di pressione sulla falda sottovento viene in questo caso ricavato come:

cpe=-0,6+(α-15)/100=-0,6+(17-15)/100=-0,58

Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a:

cp= cpe + cpi = -0,58 -0,2 = – 0,78

Si assegna una pressione costante a tutta la superficie 6 pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m:

P(sup. 6) = 525,65 · 1,82 · (-0,78) · 1 = – 746,21 N/m2

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x - falda sottovento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione x+ – falda sottovento

Esempio azione del vento in direzione y+

Di seguito si presenta il calcolo della pressione del vento in direzione y+ per tutte le superfici corrispondenti:

  • superficie 1: parete laterale;
  • superficie 2: parete sottovento;
  • superficie 3: parete laterale;
  • superficie 4: parete sopravento;
  • superficie 5: falda;
  • superficie 6: falda.

Superficie 1: parete laterale

In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.

vento lungo y-superficie 1

Esempio azione del vento lungo y – parete laterale – superficie 1

Il coefficiente di pressione esterno risulta in questo caso:

cpe=-0,9

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y - parete laterale

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y+ – parete laterale

La combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:

cp= cpe + cpi = -0,9 -0,2 = – 1,1

A quota z = 4,50 m, si ottiene:

P(sup. 1) = 525,65 · 1,7 · (-1,1) · 1 = – 983,00 N/m2

Superficie 2: parete sottovento

vento lungo y-superficie 2

Esempio azione del vento lungo y – parete sottovento

Il coefficiente di pressione in tal caso sarà pari a:

cpe=-0,5-0,05∙(h/d-1)=-0,5-0,05∙(4,5/3,5-1)=-0,51

Esempio-azione-del-vento-in-direzione-y+-parete-sottovento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y+ – parete sottovento

La combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:

c-0,51 -0,2 = -0,71

A questo punto si può ipotizzare di suddividere la superficie 2 in 2 parti:

  • superficie 2a, su cui si ipotizza agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
  • superficie 2b, su cui si ipotizza una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m

Si ha dunque:

P(sup. 2a) = 525,65 · 1,7 · (-0,71) · 1 = – 634,46 N/m2

P(sup. 2b) = 525,65 · 1,82 · (-0,71) · 1 = – 679,24 N/m2

Superficie 3: parete laterale

In questo caso la parete è orientata nella direzione del vento e le azioni di tipo tangenziale, essendo la costruzione di modesta dimensione, possono essere trascurate.

Esempio azione del vento lungo y - parete laterale - superficie 3

Esempio azione del vento lungo y – parete laterale – superficie 3

Il coefficiente di pressione esterno risulta in questo caso:

cpe=-0,9

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y - parete laterale - superficie 3

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y+ – parete laterale – superficie 3

La combinazione più gravosa è quella con segno negativo, quindi si ottiene:

cp= cpe + cpi = -0,9 -0,2 = – 1,1

A quota z = 4,50 m, si ottiene:

P(sup. 3) = 525,65 · 1,7 · (-1,1) · 1 = – 983,00 N/m2

Superficie 4: parete sopravento

 

Esempio azione del vento lungo y - parete sopravento

Esempio azione del vento lungo y – parete sopravento

Il coefficiente di pressione nel caso di una parete sopravento sarà pari a:

cp= cpe + cpi

dove:

  • cpe= +0,8
  • -0,3 ≤ cp i≤ 0,2
Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y - parete sopravento

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y+ – parete sopravento

Occorre sempre prendere la combinazione più gravosa, che in tal caso è quella con cpi negativo = -0,3; essendo la convenzione del segno speculare a quella delle pressioni esterne, quindi sommando rispetto al medesimo sistema di riferimento i coefficienti di pressione si avrà:

cp= cpe + cpi =+0,8+ 0,3 =+ 1,1

Si calcola poi la pressione del vento secondo la seguente espressione:

P = qr · ce · cp · cd

Come già fatto per la superficie 2, si suddivide la superficie 4 in 2 parti:

  • superficie 4a, su cui si ipotizza agente una pressione costante pari a quella relativa a z = 4,50 m
  • superficie 4b, su cui si ipotizza una pressione costante pari a quella relativa a z = 6,00 m

Si ha dunque:

P(sup. 4a) = 525,65 · 1,7 · (+ 1,1) · 1 = + 982,96 N/m2

P(sup. 4b) = 525,65 · 1,82 · (+ 1,1) · 1 = + 1052,35 N/m2

Superficie 5 e superficie 6: falde sottovento

In questo caso l’angolo di inclinazione della falda è 0°≤α≤30°° ed inoltre la fascia sopravento di profondità pari al minimo tra b/2 ed h, dove b risulta essere la larghezza dell’edificio ortogonale alla direzione del vento, risulta essere pari a h=4,5m. Risulta, dunque, che la larghezza della fascia sopravento è maggiore della profondità dell’edificio (d=3,5m), di conseguenza la larghezza della fascia sopravento risulta essere contemplativa dell’intera copertura.

Esempio azione del vento lungo y - falda sottovento - superficie 5

Esempio azione del vento lungo y – falda sottovento – superficie 5

 

Esempio azione del vento lungo y - falda sottovento - superficie 6

Esempio azione del vento lungo y – falda sottovento – superficie 6

 

Il coefficiente di pressione sulla copertura sopravento risulta essere:

cpe=-0,8-α/150=-0,8-17/150=-0,91

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y - falde sottovento - superficie 5 e 6

Esempio azione del vento: coefficiente di pressione in direzione y+ – falde sottovento – superficie 5 e 6

dove:

  • cpe,A : coefficienti sulla parte sopravento;
  • cpe,B : coefficienti sulla parte restante (nella nel caso in specifico).

Il coefficiente di pressione nella combinazione più gravosa è pari a:

cp= cpe + cpi = -0,91 -0,2 = – 1,11

Ipotizziamo di assegnare una pressione costante a tutta la falda, pari a quella corrispondente alla quota z = 6,00 m

P(sup. 5) = 525,65 · 1,82 · (-1,11) · 1 = – 1062,00 N/m2

P(sup. 6) = 525,65 · 1,82 · (-1,11) · 1 = – 1062,00 N/m2

Azione del vento esempio: tabella riassuntiva dei risultati

Di seguito si riporta la tabella riassuntiva dei risultati dell’esempio dell’azione del vento sopra riportato.

Direzione vento (+)Superficie n.z (m)cpecpiP (N/mq)
X

 

14,50+ 0,75+ 0,3+ 938,28
2a4,50-0,86– 0,2– 947,22
2b6,00-0,86– 0,2– 1014,10
34,50-0,4– 0,2– 536,16
4a4,50-0,86– 0,2– 947,22
4b6,00-0,86– 0,2– 1014,10
56,00-0,57– 0,2-736,65
66,00-0,58– 0,2– 746,21
Y14,50-0,9– 0,2– 983,00
2a4,50-0,51– 0,2– 634,46
2b6,00-0,51– 0,2– 679,24
34,50-0,9– 0,2– 983,00
4a4,50+0,8+ 0,3+ 982,96
4b6,00+0,8+ 0,3+ 1052,35
56,00-0,91– 0,2– 1062,00
66,00-0,91– 0,2– 1062,00

Come abbiamo potuto vedere, la stima dell’azione del vento sulle strutture è un calcolo laborioso, entrano in gioco vari fattori prescritti dalla normativa vigente. Per facilitarti il calcolo, ti indico i passaggi da provare gratuitamente con il software di calcolo strutturale, aggiornato alle norme tecniche per le costruzioni:

  • attivare il calcolo dell’azione del vento;
  • calcolare e aggiornare automaticamente le pressioni al variare dei livelli;
  • considerare l’azione tangenziale del vento.
Azione del vento esempio con il software EdiLus

Azione del vento esempio con il software EdiLus

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  1. jack
    jack dice:

    Secondo me è sbagliata l’interpretazione della distanza dei 30 km del sito d’interesse dalla costa quando si va a determinare la categoria di esposizione.
    Secondo me bisogna considerare la tabella in questo modo: 1° colonna, “MARE 2 km”; 2° colonna “entro i 10 km dalla costa; 3° colonna “entro 40 km dalla costa” e non 30. Spero di essermi spiegato.
    In caso vedete anche la CNR 207/2008. L’importante è capirsi.

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    • jack
      jack dice:

      Ciao Nicola.
      Ho capito cosa intendi dire tu ma credo che stiamo parlando di due cose diverse..al di la che il tuo caso esposto non ricada in questa situazione. Forse mi sono spiegato male io. Ciò che intendevo dire è che secondo me le distanze a cui fanno riferimento le NTC sono distanze PARZIALI.
      Quindi dalla costa ho una prima fascia che va da 0 a 10 km (distanza totale dalla costa 10 km), la seconda fascia che va da 10 a 30 km (distanza totale dalla costa 40 km), poi ok ci sono le altre colonne in cui non entra più in gioco la distanza ma l’altitudine (ad esempio per la zona 1,2,3,4 e 5 sono tre le colonne).
      Quindi è giusta anche la frase nelle NTC in cui si dice “Nelle fasce entro i 40 km dalla costa delle zone 1, 2, 3, 4, 5 e 6, la categoria di esposizione è indipendente dall’altitudine del sito”.
      Io dalla tua prima risposta avevo capito che interpretassi la normativa in questo modo:
      dalla costa ho una prima fascia che va da 0 a 10 km (distanza totale dalla costa 10 km), la seconda fascia che va da 10 a 20 km (distanza totale dalla costa 30 km). Scusa se ti sto solo facendo confusione ma è una cosa che mi interessa.

      Rispondi
      • Redazione di BibLus-net
        Redazione di BibLus-net dice:

        Ok Jack, chiarissimo. Mi sono rivisto la norma. Ecco le mie deduzioni.
        La situazione si risolve nel seguente modo, certamente più chiaro rispetto a quanto non lo sia la norma.

        Colonna 1 -> fino a 2 km dalla costa, lato mare
        Colonna 2 -> fino a 10 Km dalla costa, lato terra
        Colonna 3 -> da 11 Km fino a 40 Km dalla costa, lato terra
        Colonna 4 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 500 m
        Colonna 5 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine tra 501 m e 750 m
        Colonna 6 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine oltre 750 m

        Ho già provveduto a descrivere le colonne in questo modo.

        Fammi sapere cosa ne pensi.

        Ciao e grazie per la precisazione.

        Rispondi
  2. Redazione di BibLus-net
    Redazione di BibLus-net dice:

    Ok Jack, chiarissimo.
    Ecco le mie deduzioni.
    La situazione si risolve nel seguente modo, certamente più chiaro rispetto a quanto non lo sia la norma.
    Colonna 1 -> fino a 2 km dalla costa, lato mare
    Colonna 2 -> fino a 10 Km dalla costa, lato terra
    Colonna 3 -> da 11 Km fino a 40 Km dalla costa, lato terra
    Colonna 4 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine fino a 500 m
    Colonna 5 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine tra 501 m e 750 m
    Colonna 6 -> oltre 40 Km dalla costa e altitudine oltre 750 m

    Ho già provveduto a descrivere le colonne in questo modo.

    Fammi sapere cosa ne pensi.

    Ciao e grazie per la precisazione.

    Rispondi
  3. piero
    piero dice:

    Buongiorno a tutti,
    avrei bisogno di chiedervi se Sant’Antioco, isola a circa 3 km dalla Sardegna (anche se in realtà collegata naturalmente tramite unica strada) in che zona e classe andrebbe considerata? grazie

    Rispondi

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