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Assegno unico universale 2023: tutte le novità introdotte

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Alfonso Roma
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La legge di Bilancio 2023 ha confermato e rimodulato l’assegno unico universale 2023. Ecco le regole

La legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) ha rimodulato l’assegno unico universale (AUU), portando con sé importanti novità per i beneficiari.

L’agevolazione consiste in un sostegno economico a favore delle famiglie, attribuito per ogni figlio a carico, fino al compimento dei 21 anni di età e senza limiti per i figli disabili. Ricordiamo, inoltre, che tale misura è stata introdotta nel 2022 con la legge di Stabilità n. 234/2021. L’assegno è definito unico in quanto sostituisce tutte le misure compensative (detrazioni, assegno nucleo familiare, ecc.) previste in precedenza con un’unica misura, con l’obiettivo di semplificare e potenziare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità.

Assegno unico universale (AUU)

L’assegno unico universale costituisce un beneficio economico concesso su base mensile (per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e di febbraio dell’anno successivo) ai nuclei familiari sulla base della condizione economica equivalente (ISEE). Inoltre, è opportuno sottolineare che tale beneficio spetta anche in assenza di ISEE, sulla base dei dati dichiarati dal richiedente nel modello della domanda.

Le novità per il 2023

A partire dal primo gennaio del 2023 per i soggetti che godono di un ISEE pari o inferiore ai 40.000 euro, l’AUU  (assegno unico universale) presenterà una versione maggiorata secondo le seguenti regole:
  • aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo;
  • aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
  • aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce ISEE di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.

Assegno unico universale

Cos’è l’assegno unico universale e a chi spetta?

È un sostegno economico pensato per le famiglie con figli fino a 21 anni e senza limiti d’età per i figli disabili. Può essere richiesto dal settimo mese di gravidanza.

Spetta a tutti i cittadini italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea (o familiare) titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Inoltre, è necessario essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.

Chi deve presentare la domanda?

Possono presentare le domande i soggetti che non hanno mai ricevuto il beneficio e i vecchi beneficiari che presentano una condizione familiare diversa da quella dichiarata nell’anno precedente in particolare:

  • numero dei figli;
  • variazione o primo inserimento della condizione di disabilità;
  • dichiarazione relativa alla frequenza scolastica o corso di formazione per il figlio maggiorenne.

Inoltre, tale domanda deve essere presentata nuovamente anche in caso di separazione dei genitori e se le condizioni del patrimonio familiare sono diverse rispetto all’anno precedente.

Come richiedere l’assegno unico universale?

È possibile richiedere tale agevolazione nei seguenti modi:

  • il portale ufficiale dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
  • i servizi gratuiti offerti dai patronati;
  • i numeri verdi  presenti nella piattaforma dell’INPS.

Le domande possono essere presentate da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Una volta presentata la domanda, l’Assegno Unico Universale è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo e comunque entro 60 giorni dalla domanda. Nel caso di domande presentate entro il 30 giugno dell’anno in corso, l’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.

Infine ti consiglio un software per le parcelle in grado di calcolare il compenso giusto per ogni tua attività professionale.

In allegato il comunicato stampa dell’INPS.

 

 

 

Alfonso Roma

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