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Piano Casa Marche: prorogato fino al 31 dicembre 2022

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Prorogato per tutto il 2022 il Piano Casa della Regione Marche con nuove misure per il riavvio delle attività edilizie

Con la legge regionale delle Marche n. 19 del 28 maggio 2020 (che modifica alla legge regionale 8 ottobre 2009, n. 22) è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 l’utilizzo del Piano Casa.

Novità della legge regionale n. 19/2020

La legge regionale n. 19/2020 oltre a prorogare l’utilizzo del Piano Casa, contiene una serie di misure per il riavvio delle attività edilizie, anche a seguito dell’emergenza COVID-19, che favoriscono:

  • interventi di ristrutturazione e riqualificazione;
  • interventi di efficientamento energetico;
  • interventi di miglioramento sismico e sicurezza.

In dettaglio sono previste delle novità che riguardano:

  • il cambio di destinazione d’uso;
  • la sanatoria e la doppia conformità;
  • gli edifici rurali danneggiati dal sisma.

Cambio di destinazione d’uso

La nuova norma favorisce il recupero e la riqualificazione edilizia consentendo il cambio di destinazione d’uso degli edifici non residenziali, ubicati in zone residenziali, che risultino inutilizzati dal 1° gennaio 2018.

Sanatoria e doppia conformità

La modifica apportata dalla legge regionale n. 19/2020 prevede che l’articolo 36 (accertamento di conformità) del dpr 380/2001 sia applicato agli interventi previsti dal Piano Casa Marche realizzati senza titolo edilizio o in difformità da esso.

La sanatoria si potrà quindi richiedere:

  • se si possiede un fabbricato esistente alla data di entrata in vigore del Piano Casa n. 22/2009;
  • se si è commesso un abuso dopo l’entrata in vigore di quest’ultimo.

In tal caso si potrà beneficiare dell’articolo 36 del TU che prevede la sanatoria se l’abuso edilizio è stato commesso in conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della sua realizzazione che nel momento della presentazione della domanda di sanatoria (doppia conformità).

Edifici rurali danneggiati dal sisma

La legge prevede inoltre per gli edifici rurali danneggiati dagli eventi sismici del 2016 che:

  • appartengono  a soggetti non aventi i requisiti di imprenditore agricolo principale (IAP);
  • per cui non sia possible la ricostruzione sull’area di sedime originaria;
  • ubicati in aree a pericolosità elevata o molto elevata individuate dai relativi strumenti di pianificazione o in aree dichiarate instabili;

possono essere delocalizzati purché corredati da uno studio specialistico geologico.

 

Per ulteriori approfondimenti sul Piano Casa leggi anche questo focus di BibLus.

 

Clicca qui per accedere al portale della Regione Marche e scaricare le norme relative al Piano Casa

 

edificius

 

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