Ancoraggi, dall’Inail la nuova guida per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili
Quaderni Inail 2018: le indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso, lo smontaggio e la manutenzione degli ancoraggi
L’Inail ha pubblicato la collana Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili, aggiornata a settembre 2018 al fine di fornire utili informazioni per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali dei lavoratori sui cantieri edili.
Le pubblicazioni forniscono infatti, anche attraverso immagini, informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida; rappresentano, quindi, un utile strumento di informazione e formazione dei lavoratori nonché di miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
Ecco gli argomenti trattati:
- Ancoraggi
- Parapetti provvisori
- Ponteggi fissi
- Reti di sicurezza
- Scale portatili
- Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto
- Sistemi di protezione individuale dalle cadute
- Trabattelli
- Casseforme
Partiamo dagli ancoraggi.
Ancoraggi
Cosa sono e a cosa servono
Per ancoraggio si intende l’insieme di tre elementi: la struttura di supporto (materiale base), l’ancorante e l’elemento da fissare.
Gli ancoraggi sono destinati al fissaggio; vengono utilizzati per collegare i dispositivi di protezione, individuale e collettiva, e le attrezzature di lavoro di cui si vuole garantire la stabilità e il vincolo alla struttura di supporto. Tali sistemi possono essere fissati alla struttura in modo non permanente o permanente.
Inoltre, vengono impiegati anche nei sistemi di accesso alle coperture e possono essere sempre di tipo non permanente o permanente.
Documenti di riferimento
Una delle parti aggiornate nella versione del 2108 è quella relativa ai documenti di riferimento, in particolare:
- Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio
- Circolare n. 3 del 13 febbraio 2015 – Dispositivi di ancoraggio
Tipologia di ancoraggi
Gli ancoraggi si suddividono in base a:
- tipologia dei dispositivi di ancoraggio in base alla UNI 11578 o alla UNI EN 795
- tipologia dei punti di ancoraggio secondo le UNI EN 516 o UNI EN 517
- tipologia degli ancoraggi per ponteggi e circolari ministeriali 85/78, 44/90, 132/91
- tipologia degli ancoranti metallici/chimici per utilizzo su calcestruzzo secondo le ETAG 001
- ancoraggi non rientranti nelle precedenti tipologie
In particolare, si segnala che i dispositivi di ancoraggio nella UNI 11578 o nella UNI EN 795 equivalgono agli elementi da fissare e sono progettati esclusivamente per l’uso con i DPI contro le cadute dall’alto. Nel dettaglio, la UNI 11578 riguarda i dispositivi di ancoraggio permanenti mentre la UNI EN 795, relativamente al contesto del presente quaderno, quelli non permanenti: i primi sono prodotti da costruzione i secondi sono DPI.
Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
La guida si sofferma poi sulla scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio.
In particolare, per quanto riguarda la scelta dell’ancoraggio da adottare in una specifica realizzazione, l’Inail chiarisce che questa dipende dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi.
Prima di effettuare l’operazione di montaggio dell’ancoraggio è necessario verificare:
- l’idoneità della struttura di ancoraggio (tipologia del materiale base, dimensioni, spessore)
- l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di montaggio per l’uso previsto
Prima dello smontaggio, invece:
- le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità)
- le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.)
- l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di smontaggio
Infine, dopo lo smontaggio dell’ancoraggio è necessario verificare:
- l’integrità di tutti i componenti
- l’assenza di danni ai materiali tessili
- l’assenza di danni ai materiali metallici
- l’assenza di deformazioni o ammaccature
- la corretta movimentazione delle parti mobili
- l’efficacia dei dispositivi di blocco e sblocco
Indicazioni essenziali di manutenzione
In riferimento alla manutenzione dell’ancoraggio, nella guida viene innanzitutto precisato che essa deve essere effettuata da parte di personale qualificato.
Inoltre, è necessario prevedere:
- la verifica dello stato superficiale
- la verifica dell’usura
- la verifica di deformazioni
- la verifica dei danni dovuti alla corrosione
- la verifica dello stato della fune
- la verifica del tensionamento della fune
- la verifica dello stato dei dadi e dei bulloni
- la verifica del serraggio dei dadi e dei bulloni
- la verifica degli eventuali dissesti dell’insieme ancorante-struttura di supporto
- l’ingrassatura di eventuali parti mobili
Chiudono la pubblicazione le FAQ (Frequently asked questions) ed i riferimenti nel dlgs 81/2008.
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Complimenti ottimo lavoro